ETA' ARCAICA - I DINASTIA

NARMER - MENES IL FONDATORE DELLA DINASTIA DEL KEMET, 3150 a.C.


Le testimonianze sulla prima dinastia faraonica si confondono con la leggenda. Sembra che l'Egitto fosse stato governato dalle divinità fino a quando un abile guerriero Narmer - Menes, intorno al 3150, unificò l'Alto e il Basso Egitto e diventò il primo sovrano del paese.

Narmer, secondo la tradizione, fondò, nella zona del Delta, la città dalle "bianche mura", Menfi, dove edificò il tempio di Ptah. Secondo la Pietra di Palermo, il più antico elenco di faraoni pervenuto, i sovrani cominciavano il regno, con un giro rituale attorno alle mura di Menfi, capitale del paese per tutto l'Antico Regno.

Secondo le fonti, Narmer fece anche edificare la mastaba, un monumento funerario che in seguito sarebbe stato sostituto dalle piramidi. Narmer fu un appassionato di medicina a tal punto che compilò diverse opere di anatomia.

Un documento di notevole interesse, riguardo l'esistenza di Narmer - Menes, è pervenuto fino ad oggi: una tavolozza cerimoniale in scisto.

Questa celebre tavolozza cerimoniale in scisto, oggi al Museo Egizio del Cairo, fu rinvenuta nel 1898 ad Ieracompolis, dall'archeologo Quibell. E' una delle più antiche testimonianze dell'arte egiziana, è importantissima, celebra l'unificazione tra l'Alto e il Basso Egitto, avvenuta intorno al 3100 a.C. ad opera del re Tinita Narmer.

La parte anteriore è suddivisa in livelli: nel primo ai lati c'è la dea Hathor, al centro un palazzo con all'interno il nome del sovrano; nel secondo ci sono il portatore di sandali, che solitamente annunciava il visir, il sovrano, preceduto dai portatori di stendardi, che rappresentano i nomoi, ed una figura femminile. Il corteo cammina verso i nemici decapitati.

Nella parte centrale ci sono due leonesse, trattenute da due persone. Nell'ultima scena c'è un toro che distrugge i nemici. Anche la parte posteriore è divisa in livelli: il primo è uguale a quello del lato anteriore. Nella parte centrale ci sono il portatore di sandali, il sovrano nell'atto di colpire un nemico, un falco e le piante di papiro. Nella parte più bassa ci sono i nemici sconfitti.

La bellezza del reperto indica, in primo luogo, l'avanzato sviluppo della lavorazione della pietra, eccezionale a quei tempi, in secondo luogo, appare chiaro che la dea Hathor ed il dio Horus, ricoprivano già, in quel perido, un ruolo significativo.

Dopo l'unificazione dell'Alto e del Basso Egitto si è soliti dividere la storia di questo antico popolo principalmente in tre periodi: Antico Regno, Medio Regno e Nuovo Regno. Questi tre periodi furono intervallati da tre fasi intermedie, contraddistinte da forti contrasti.

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