Il libro Presentazione Ugo Volli Piero Tauro Fotografie Contatti Copertina
La storica notte del Kathakali che ha fondato la formula di Oriente Occidente, il Giappone ancestrale della danza Buyo e del Teatro No, la scoperta di May B di Maguy Marin spettacolo simbolo del teatro-danza degli anni '80, il rigore minimalista di Lucinda Childs, la rivelazione della Nouvelle Danse francese, i ritmi tribali dell'African Ballet, la libertà spaziale ed espressiva di Merce Cunningham, la plasticità ieratica di Kazuo Ohno, i giochi divertiti di Alwin Nikolais, i riti laici di Pina Bausch, il Buto macerato di Ko Muroboshi e Carlotta Ikeda, le tenere follie di Gallotta, l'estasi mistica dei Dervisci di Konya, la danza di pace di Liat Dror e Nir Ben Gal, le videoscenografie di Fabrizio Plessi, le testimonianze profetiche di Jerzy Grotowsky, di Eugenio Barba, di Julian Beck e Judith Malina, le esplorazioni dell'Odin Teatret, la libertà creativa di Carolyn Carlson, le sonorità interiori di Keith Jarrett, la provocatoria essenzialità di Reinhild Hoffmann, la ricostruzione dei voli di farfalla di Loïe Fuller, il lacerante Otello di Johann Kresnik e Ismael Ivo, il fascino del sitar di Ravi Shankar, i poemi coreografici della Limón Dance Company, le maschere e i sogni della Bali di I Made Djimat, la fisicità dell'Esquisse, la danza dei sette veli di Leïla Haddad, la sinfonia urbana degli Urban Sax, i nuovi orizzonti di Bill T. Jones e Arnie Zane, il futurismo deperiano di Anihccam, l'omaggio di Annabelle Gamson a Isadora Duncan, le sperimentazioni di Meredith Monk, la nuova danza italiana con Enzo Cosimi, Fabrizio Monteverde, Lucia Latour, Virgilio sieni, Michele Abbondanza ed Antonella Bretoni, Donatella Capraio e Marcello Parisi, Pippo Delbono, Monica Casadei, Alessandro Berti e Michela Lucenti, il rilancio del tango con Tanguéros, l'incontro tra artisti israeliani e palestinesi, l'omaggio all'arte e all'identità del Tibet, le geometrie contemporanee di Anne Teresa De Keersmaeker, la ricerca post moderna di Trisha Brown, i segni e i suoni della Mongolia, il cammino dal Chhau al Flamenco, le nuove tendenze della danza inglese, americana, tedesca, spagnola, ungherese, belga, olandese, australiana, argentina, mediorientale, africana, canadese, il furore metropolitano dei Tambours du Bronx, la mistica classicità dell'Antigone del Theatriki Leshi Volou, l'energia senza confini dell'hip hop, il futuro di Frédéric Flamand e Zaha Hadid.
Sono solo alcune delle emozioni che Oriente Occidente ci ha regalato in vent'anni.
L'avventura continua.

Il Presidente
Paolo Baldessari

I Direttori Artistici
Paolo Manfrini e Lanfranco Cis

Il Festival Oriente Occidente