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 Domus de Maria
(Provincia di Cagliari)

infogiodomus@tiscalinet.it
Spiaggia di Chia La costa è sicuramente il motivo più valido di interesse.
Provenendo da Santa Margherita di Pula, lungo la statale 195 (che prosegue verso il paese, nella valle del Rio Mannu) si imbocca al chilometro 44 la deviazione che conduce alla strada panoramica della Costa del Sud.
Un'ulteriore deviazione consente di accedere al mare sin sotto la Torre di Chia (XVII secolo) sotto la quale, nel colle che la sostiene, alto 45 metri, si trovano le rovine di Bithia, una delle città cartaginesi più importanti della Sardegna.


Le rovine di questa città di origine fenicia constano in resti di abitazioni, di due cinte murarie, di una cisterna e del tempio di Bes.
Verso est si raggiunge l'isoletta di Su Cardolinu dove si vedono i resti del Tophet punico (quest'isoletta è collegata alla terraferma da una lingua di sabbia).Da raccomandare un'incursione nelle spiagge di Chia, ad ovest della torre che la domina.

Capo Spartivento Chia (o sa Tuerra), Porto Campana, Spiaggia de su sali e Cala Cipolla sono tutte splendide e di una colorazione verde delle acque dovuta al colore della sabbia, appunto di un verde smeraldo.Proseguendo verso est, si raggiunge un ambiente aspro denominato Capo Spartivento (m.176) caratteristico per il contrasto che si evidenzia con la ridente piana di Chia.
Da Capo Spartivento, che è sormontato da un faro; è possibile ammirare un panorama di incomparabile bellezza sino a Capo Malfatano e Capo Teulada.

Nelle montagne prevalentemente granitiche del territorio di Domus de Maria, cristallizza l'Ortoclasio, un minerale della famiglia dei Feldspati, rarissimo in cristalli sopratutto quando è associato al Quarzo Fumé e ad altri interessanti minerali.
Ci sono inoltre varie miniere abbandonate.
Di particolare interesse a livello di ricerca può essere la miniera denominata "Sa Spinarbedda".
Nella discarica di questa vecchia miniera di ferro si possono trovare vari tipi di Granato. Oltre a questi motivi, che possono interessare in modo particolare gli appassionati di mineralogia, le nostre montagne daranno non poche soddisfazioni anche a chi intenda fare semplicemente una escursione nei suoi splendidi boschi costituiti prevalentemente da Leccio, Corbezzolo e Erica Arborea, magari con la gradita sorpresa di incontrarsi faccia a faccia o di vedersi attraversare la strada da qualche splendido esemplare di Cervo sardo. Da punta Sebera (mt. 979) lo spazio guarda sul territorio del basso Sulcis fino a Teulada (Isola Rossa) e dall'altro lato fino al Golfo degli Angeli a Cagliari.

I nostri boschi sono anche meta obbligata per tanti ricercatori di funghi, che giungono da varie parti dell'isola.
Splendidi si possono definire gli Ovoli e i Porcini Reali che le nostre montagne riescono a produrre.
Qualche abitante del luogo racconta di aver visto degli Ovoli giganti, del peso di circa quattro etti.
Le bacche dei boschi di Domus de Maria vengono mangiate dagli uccelli, quelle di Lentischio e di Mirtillo oltre a quelle del Corbezzolo, danno alla carne dei Tordi e dei Merli un sapore particolare, selvaggio e delicato allo stesso tempo, che li rende molto ricercati.
Oltre a Cervi e Daini nei nostri boschi abbondano anche i Cinghiali. 

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