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La zona di Furtei conobbe la civiltà nuragica. Si devono ricordare almeno cinque nuraghi, ormai ruderi, nelle seguenti località: Cummossariu, Bangius, Sa Conca Manna, Noraxiais e Su Bruncu 'e su senzu.

A poca distanza dal paese vi era il villaggio di Nuraxi. Il villaggio, ormai abitato da poche persone, esisteva, ancora nel secolo XVII. La chiesa parrocchiale era dedicata a San Biagio ed ancora esiste.

Segni di antiche popolazioni sono stati trovati nelle seguenti località: Bangius, San Salvatore, Mont 'e Cresia e Su Bruncu 'e su testivigliu.

Scarsissime le vestigia romane, non poche invece le note della cronaca e della storia che ci presentano Furtei come un paese medioevale di una certa importanza.

Nel 1358 Guglielmo Bertrando de Torrente ebbe in feudo Furtei. Durante il periodo della dominazione aragonese Furtei fece parte della Curatoria di Nuraminis. Quando, nel secolo XIV, gli aragonesi convocarono a Cagliari il primo parlamento, Furtei che già godeva di privilegi e franchigie, vi inviò i suoi rappresentanti.

Nel 1414 venne formata la baronia di Furtei e data ai Sanjust. L'8 febbraio 1421 il re Alfonso V d'Aragona diede il paese a Don Dalmazio Sanjust, per il valore da lui dimostrato nella guerra di Corsica. La concessione fu confermata il 10 aprile 1426. Morto Don Dalmazio senza prole, il paese passò, in virtù del decreto del 19 febbraio 1456, al fratello Antonio Alberto, dal quale si ebbero i conti di San Lorenzo. Il paese rimase ai Sanjust fino al 1839, anno in cui fu riscattato.

Il 1561 è l’anno in cui ha inizio tutta una serie di atti parrocchiali, che si conservano nell'Archivio Arcivescovile di Cagliari. L'attuale chiesa parrocchiale è dedicata a Santa Barbara, ma negli atti della visita pastorale dell'Arcivescovo Melano nel 1777 risulta che Santa Barbara era la Patrona, mentre Sant’Antioco era il titolare della chiesa. Mercoledì 4 dicembre 1991 alle ore 16 il vescovo ausiliare di Cagliari, Sua Eccellenza Monsignor Tarcisio Pillolla benediceva i nuovi portali in bronzo della chiesa parrocchiale. I portali sono altorilievi a campata unica. Il portale centrale è alto 3,25 metri ed è largo 2,80 metri (a due ante). I portoncini laterali sono alti 2,10 metri (ad una anta). L'interno è a forma basilicale, diviso in 3 navate da arcate a sesto acuto. Al suo interno si conserva un importante dipinto ad olio su tavola (2m x 2,40m) di Antioco Mainas che raffigura la Crocifisione di Gesù.

Oltre la chiesa parrocchiale vi sono a Furtei le chiesette di Santa Maria della Natività, riedificata e benedetta con due campane il 27 aprile 1934, di San Narciso, di San Biagio, di San Sebastiano e della Sacra Famiglia.

narciso.jpg (49978 byte) Chiesa d San Narciso del secolo XIII

La festa principale è dall’8 al 15 settembre per la natività della Vergine. In campagna è la chiesa di San Biagio dove si festeggia nella terza domenica di agosto. L’ultima domenica di ottobre si festeggia San Narciso.