Interreg IICRestauro

“TASK 3”


Il Progetto Comunitario


Task 1

Contenuti e obiettivi

Indirizzi di lavoro


Task 2

Contenuti e obiettivi

Indirizzi di lavoro


Task 3

Contenuti e obiettivi

Indirizzi di lavoro


Task 4

Contenuti e obiettivi

Indirizzi di lavoro


Task 5


Task 6


Il Progetto Cagliari



“RESTAURO, TECNOLOGIE E SVILUPPO SOSTENIBILE”


CONTENUTI E OBIETTIVI


Quando si affronta un intervento di recupero, sia esso relativo ad un singolo edificio che ad una porzione più ampia del Centro Storico, si devono soddisfare da un lato esigenze di conservazione e di salvaguardia dei caratteri storico architettonici, dall'altro esigenze di adeguamento delle strutture a moderni standard di qualità e di comfort ambientale, sia a livello urbano che a livello indoor.

Il Task 3 "Restauro, tecnologie e sviluppo sostenibile" si propone di affrontare il tema delle relazioni complesse tra salvaguardia e aggiornamento dell'Edilizia Storica.

La necessità di conservare e tutelare il patrimonio storico architettonico è stata ampiamente enunciata e sancita da numerose Carte e Dichiarazioni Internazionali ed è ormai entrata a far parte del nostro patrimonio culturale.

Meno si è discusso ed operato invece, nel campo dall'aggiornamento prestazionale dell'Edilizia Storica, tema peraltro di grande importanza ed attualità soprattutto nell'ottica di trovare risposte e soluzioni ad alcune emergenze o tendenze contemporanee, quali ad esempio la questione ambientale o la tendenza all'abbandono dei Centri Storici da parte della popolazione residente.

Non mancano comunque validi esempi e applicazioni pilota in questo campo, tra queste si ricorda il progetto "Rebuild", promosso dal Comune di Firenze e finanziato dalla Commissione Europea DG XVII nell'ambito del Programma Thermie A, finalizzato al recupero di ex complesso conventuale nel Centro Storico della Città.

Nell'intervento che prevede l'inserimento di un mix di funzioni che vanno dalla residenza alle attività produttive di tipo artigianale, è stato previsto:

  • l'utilizzo di avanzati dispositivi per favorire l'illuminazione naturale degli ambienti,

  • l'inserimento di tecnologie per lo sfruttamento delle energie rinnovabili,  

  • la messa in opera di attrezzature ed impianti per il controllo e il contenimento dei consumi energetici.

Sulla scia di questa e di altre esperienze compiute o in corso d'opera, i partner del progetto che si troveranno ad operare nell'ambito di questo Task, saranno chiamati a valutare i limiti e l'opportunità degli interventi di adeguamento prestazionale dell'Edilizia Storica, nell'intento di gettare le basi per una metodologia di intervento sul patrimonio storico architettonico non più finalizzata ad una conservazione di tipo museale, ma ad una conservazione integrata, come è stata definita dalla convenzione di Granada nel 1985, una conservazione cioè che ponga sullo stesso piano ed in relazione dialettica la tutela dei manufatti e quella dei loro utenti e fruitori.

 

 

Campi di indagine proposti:

  • Strumenti e metodi di analisi e valutazione delle caratteristiche e dei livelli prestazionali dell'Edilizia Storica: valutazione e selezione delle Best Practices;

  • Elementi di trasformabilità delle tipologie edilizie storiche: individuazione e valutazione dei caratteri da salvaguardare e delle trasformazioni possibili nel rispetto delle esigenze di tutela del patrimonio storico architettonico.

  • Tecnologie e componenti per il miglioramento della qualità ambientale e per l'uso razionale delle risorse (risparmio energetico, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili): valutazione della loro applicabilità negli interventi di recupero dell'Edilizia Storica.

Questo percorso di analisi e valutazione dovrebbe condurre alla stesura di programmi di aggiornamento prestazionale, o in altre parole all'individuazione di nuovi livelli prestazionali che dovranno essere garantiti negli interventi di recupero del patrimonio storico architettonico.

Tali programmi, alla luce dei quali dovranno essere valutate le strategie pilota individuate nel corso del Task 4, potrebbero costituire la base per una normativa prestazionale che, lasciando libertà al progettista relativamente alla scelta delle strategie di intervento da adottare, codifichi degli obiettivi qualitativi da conseguire.

Per concludere possiamo dire che il fine ultimo del Task 3 è quello di favorire il passaggio dalla cultura dominante della tutela-divieto ad una nuova cultura che potremmo definire della tutela-progetto.




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Interreg IIC Restauro - Cagliari 2000