UMAG (ISTRIA)- INFORMAZIONI GENERALI

 

pro e contro

con i bambini

 

La penisola dell'Istria fa parte della Repubblica Croata (ufficialmente riconosciuta dalla Comunità Internazionale nel 1992). Protesa nell'Adriatico settentrionale, ha forma pressapoco triangolare, coste prevalentemente rocciose e molto frastagliate, mentre il suo interno ha un aspetto dolce e collinare, paragonato spesso alla campagna toscana, con i suoi piccoli borghi agricoli posti sul crinale delle colline.
l'Istria Pur essendo un territorio relativamente piccolo, l'Istria conserva numerosissimi resti delle epoche passate: da quelli della dominazione romana, a quelli della Repubblica di Venezia, chiarissimi nell'impronta dei paesi sulla costa.
Sebbene la lingua nazionale sia il Croato, proprio in Istria è ancora molto diffuso e capito l'Italiano; in Istria si concentra infatti la minoranza italiana, che dispone di scuole, giornali e teatri.

Per arrivare in Istria bisogna superare la frontiera a Trieste ed entrare per un breve tratto in territorio sloveno; un'altra piccola dogana ci porta poi in territorio croato; proprio questo doppio passaggio di frontiera può essere molto difficoltoso durante i mesi estivi; soprattutto il passaggio tra la Slovenia e la Croazia, dove la Dogana ha un solo casello di controllo, e le code che si formano possono essere veramente chilometriche. Noi vi consigliamo, se proprio dovete andarci in Agosto, di evitare gli attraversamenti della frontiera il sabato o la domenica, dove il viaggio può trasformarsi in un'esperienza terribile.

Gli insediamenti turistici si concentrano tutti sulla costa, sotto forma soprattutto di villaggi ed alberghi di una certa dimensione. Tutti (o quasi) sono dotati di piscina e, poichè in Istria ci sono pochissime spiagge naturali, spesso di "spiaggia artificiale": vale a dire di una colata di cemento che permette si stendere un lettino e di non farsi male ai piedi. Questo, secondo noi, se da un lato può essere di una certa comodità, d'altra parte snatura la caratteristica più vera del territorio.
Anche noi abbiamo alloggiato in uno di questi villaggi, vicino alla cittadina di Umag: un insieme di casette sparse in una grande pineta, a uno o due piani.
tramonto a Umag
Nel villaggio c'erano tutti i servizi: dal Ristorante a vari bar, negozietti, campi da gioco (bocce, pallavolo, calcio etc.), servizi per i bambini, una piscina e, come abbiamo detto prima, una spiaggia artificiale. Però noi, dopo il primo impatto, abbiamo preferito decisamente rivolgerci alle spiagge libere nei dintorni, in modo da conoscere la vera costa istriana: che vuol dire coste sassose,
Crveni Otok o rocciose e acque cristalline. Niente sabbia, se cercate questo. Potremmo definirla l'altra faccia dell'Adriatico.
I paesi sulla costa sono molto caratteristici: conservano quasi tutti una chiara impronta veneziana, soprattutto nell'architettura religiosa, palazzi di pietra nel centro storico e vie lastricate. I paesi dell'interno invece sono piccoli borghi agricoli dove il turismo non è ancora arrivato; conservano un aspetto genuino ma piuttosto degradato, come se da anni non si provvedesse alla manutenzione delle case.
Accanto ai piccoli paesi però l'Istria conserva città degne di grandissima attenzione, come
Porec, Rovigno e Pola, dove si possono ammirae veri e propri capolavori di architettura.

Un viaggio in Istria dunque, decisamente consigliabile, può consentire di unire l'incanto di un mare ancora incontaminato a stimoli culturali importanti, e mettere d'accordo figli e genitori.

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