La questione del programma nucleare dell'Iran e le discussioni che da mesi continuano tra l'Iran, l'Europa, gli USA e l'Israele un'altra volta torna in primo piano e si sentono discussioni sull'attacco reciproco di due paesi alle reattori nucleari. Il giornale Süddeutsche Zeitung pubblica un articolo di Thorsten Schmitz sull'argomento nel suo numero di 8 settembre.

Schmitz nel suo articolo ricorda che in queste ultime settimane i politici israeliani sempre hanno minacciato l'Iran e che Israeliani dopo la caduta del regime di Saddam Hussein in Repubblica Islamica dell'Iran riconoscono il più grande pericolo per  lo stato ebraico. Scrive: Servizi segreti e intelligence sono in possesso delle informazioni che dimostrano la capacità dell'Iran di colpire l'Israele con missili armati con teste nucleari. D'altra parte l'Iran dichiara che non ha programmi di ricerca per la costruzione della bomba atomica e il centrale di Busher serve esclusivamente per rispondere alla necessità di crescente consumo di energia elettrica.

Il giornalista continua: Il governo israeliano è convinto che l'Iran ha l'intenzione di un aggressione atomica a questo paese. Danny Jatomm l'ex capo di Mossad sostiene: L'Israele ha moltissime possibilità per reagire alle minacce dei paesi arabi e che in passato ha dimostrato che sa come difendersi. Jatomm indirettamente fa ricordare la distruzione del reattore atomica Osirak in costruzione quando i missili delle caccie israeliane in 1981 l'hanno totalmente distrutta. Jatomm aggiunge: Non c'è bisogno di tanta fantasia per rendersi conto che noi abbiamo aumentato le nostre capacità in attacchi preventivi dal 1981.

Schmitz scrive: I mezzzi di comunicazione di massa parlano di possibilità del attacco israeliano alle centrali nucleari iraniani prima di elezioni di novembre negli USA.

Alla fine di questo lungo articolo discusso da Keivandokht Qhahhari Radio Germania il giornalista scrive: i mezzi d'informazione americane ritengono che Larry Franklin non ha messo a disposizione di Israele le informazioni per i soldi ma per ragioni ideologiche. Sulla serietà delle dichiarazioni e convinzioni israeliani a proposito di attaccare i centrali nucleari iraniani e la risposta iraniana con i missili Shahab è testimoniato dalle azioni preventive in Israele. Da tre settimane il comitato fronte nazionale che è responsabile delle circostanze di guerra in Israele distribuisce le pillole anti radiazione tra la gente residente vicino a centrale atomica Dimona.