C' è il
cinema dell'opposizione ma le sinistre europee lo ignorano.
"Alla
gentile attenzione di Ayatollah Nanni Moretti" |
Abbs
Kiarostami
Il
regista del regime
Apologia al terrorismo la sua ultima opera teatrale che ha
tentato di dare a bere agli italiani come "cultura persiana".
Makhmalbaf un altro regista al
servizio del regime con l'azienda famigliare composta da moglie,
figlie e prossimamente la cuoca!
Registi
del regime
Alcuni
registi iraniani tra cui Kiarostami diventarono famosi dopo aver
vinto il premio francese del festival del cinema di Cannes. Chi
ricorda gli eventi del 1978 sa che quando Khomeini è stato espulso
dall'Irak ha trovato ospitalità a Parigi in un paese che ha
messo tutto il necessario a suo disposizione per impadronirsi del
movimento iraniano in atto. Khomeini arrivò in Iran con un aereo
Airfrance nel mese di febbraio 1979 e da quel momento è iniziato
il genocidio politico del popolo iraniano. Nello stesso anno Khomeini ha dato prova della sua natura terrorista con
l'inizio
della lunga storia degli
ostaggi dell'ambasciata americana a Tehran. Negli anni che
seguirono ha letteralmente eliminato (fisicamente) ogni sospetto
dell'opposizione e solidificato un regime che riconosce legittima
la tortura, la lapidazione, la pena di morte per il reato di
opinione,
esclusione delle donne dai diritti fondamentali ecc. ... predica
il terrorismo come atti eroici e finanzia in tutto il mondo i
terroristi kamicazze che uccidono anche i bambini sugli autobus
scolastici. La Francia di j. Chirac ha impedito all'unione
europea di classificare l'organizzazione terroristica filo Khomeinista (filo iraniano) Hamas tra
le organizzazioni
terroristiche. Allora se un organizzazione che uccide i
bambini sugli autobus delle scuole non è terrorista non ci deve
sorprendere la pioggia di premi al festival del cinema di Cannes
a registi del regime che producono dei film proprio per
giustificare questi assassini. Che producono dei film per dire
che l'Iran è un paese normale mentre un padre può dare in sposa
una bambina di 8 anni e 9 mesi, mentre si uccide chi si permette
di pensare, mentre sono stati eliminati chi non si è
piegato alla tirannia islamica. Vogliono dire che l'arte è
libera se anche in quel paese nel nome dell'islam la metà della
società cioè le donne non contano niente. Registi
che stanno alle regole del gioco e si prestano a dare un volto
umano ad un regime fondato sul terrorismo interno ed
internazionale, potrebbero essere anche geniali ma complici di
genocidio politico del popolo iraniano.
Il
potere del petrolio fa dei miracoli. E quando la politica entra
in azione la propaganda può essere considerata un arte ma
attenzione che è un arte al servizio di una
interpretazione nazista della religione.
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