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Poesie in Cina
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Antonio De Biasio


TERZA TANGENZIALE

Va lungo la tangenziale la massa
Dei veicoli, cieca, in lunghe ondate;
Stanno sul ponte afoso dell'estate
I Pechinesi, guardano chi passa

23.08.1997

ZHENGZHOU

Il Fiume Giallo, per la terza volta,
In altri luoghi, sempre così uguale

19.8.1997

SAMSARA

Il mondo esiste, ma non è reale,
E’ questo che diceva Tsongkapa,
L'uomo del Paese delle Cipolle,
Quando intendeva che tutto è anicca,
Impermanente, privo di sostanza,
Una vuota proiezione mentale ...

Ed io che credo vere anche le bolle
Di sapone, e poi il tempo, la distanza
Che adesso ci separa e che non c'è,
O forse sì, forse solo per me
Che non capisco, o che non so capire
E resto nel samsara e le sue spire

11.8.1997

JATAKA

Un tempo, quando a Benares regnava
Brahmadatta, il futuro Buddha era
Rinato nel grembo della regina
Consorte. Ricevuta un'istruzione
Completa a Takkasila, e diventato
Viceré, s'innamorò di un'etera
E prese a trascurare ogni funzione
Di governo. Rientrava la mattina
Alla reggia a riposare, e tornava
Dall'etera ogni sera. Questo stato
Di cose non piacque al re, che alla lunga
Nominò viceré un altro figlio. L'etera,
Visto l'amante ormai diseredato,
Lo lasciò anch'ella alla prima occasione.
Così il giovane comprese che è schiava
Di Mara la vita, e che la rovina
La porta l'attaccamento, la schiera
Dei desideri. Parlò alla regina
E al re, e abbandonato il lusso passato,
Si dette all'ascesi nella regione
Dell'Himalaya. E lì meditava.
Poi trapassò, secondo le sue azioni.

3.6.1997

JINLING

E’ venerdì. E’ il giorno di Virginia.
Lydia, però, mi manca da morire
Con quella sua presenza un po' discreta
Che fa andare in discesa anche la vita.
Domani le telefono, le dico...
E che le dico? Che a Nanchino piove?
Che il Fiume Azzurro è sempre più fangoso?
Che avremo un figlio nell'anno dei bue
E gli ho già comperato un amuleto?
Forse che l'amo, che mi manca tanto,
Che penso a lei più spesso che non sembri

4.7.1997

PENSIERI AL LIMTARE DELLA NOTTE

Sempre il tradito è causa dei suo male?
E non ha colpe il sasso che colpisce,
La mano che lo scaglia, e chi tradisce?
Non duole che il dolore intenzionale?

E quello che non si voleva dare
E che si è dato duole forse di meno?
O non ha realtà chi soffre e nemmeno
Chi fa soffrire: reale è solo il mare
Della sofferenza?
... Gonfia le vele
intanto il giorno, e lo tinge di miele

29.8.1999 (Hong Kong-Roma)

ANCHE UNA SOLA FRECCLA

A chi non fa piacere essere amato
Pur se dall'ombra, dietro la cortina?
A chi non fa piacere, in questa Cina
Estranea e civilissima?
Se è stato

Un mero gioco, cercavo il giocatore
Per dirgli - o per non dirglielo? - che il fuoco
Brucia sempre, perfino quando è poco,
Che anche una sola freccia spezza il cuore

26.8.1999 (Guilin)

NANCHINO

Nanchino. Piove. li tempo si è fermato
Ai ventisette gradi solamente.
Attendo le valige ... Quanta gente.
E’ andata ovunque e noi si è mai spostata

26.8.1999 (Nanchino)

KARMA

Sto qui a Shanghai ad aspettare il gruppo
Seduto nella hall del grande albergo
Dove si va a vedere il circo. Emergo
A malapena da un lento viluppo

Di piante polverose. Che sviluppo
Potrà avere, mi chiedo, la vicenda
Del karma accumulato? In quale agenda
Divido i più dai meno e li raggruppo?

21.9.1999

XUANWU

In una Pechino afosa e tremenda
Senza poter parlare che a fatica
- La giusta punizione a un chiacchierone -
La gente di Xuanwu non ne può più
Se ne sta fuori all'aria che non c'è
A boccheggiare in questa dura estate
L'ultima dei millennio occidentale

E c'è persino qualcuno che danza
Ai margini dei traffico serale
Tra i pedoni che passano distratti
E altri impettiti fermi a guardare

17.8.1999 (Pechino)