AFFRANCAZIONI COLLETTIVE DEI SERVI 

Nel corso del 1200 - 1300 in molte regioni d'Italia si assistette alle affrancazioni collettive dei servi a spese dell'autorità pubblica. Un esempio fu la città di Vercelli, dove il podestà nel 1243 ordinò che tutti i servi venissero liberati in modo da evitare le oppressioni, le estorsioni e le angherie che fino ad allora erano stati costretti a subire dai loro signori. Ma coloro che possedevano fondi e terreni potevano comunque esigere dai propri uomini e dalle terre quanto gli era convenuto. Anche nel territorio di Bologna nel 1257, fu emanato un memoriale dei servi liberati chiamato Paradiso. In esso si prevedeva un riscatto di denaro a coloro trovati in condizione servile e li dichiarava liberi; in modo che da quel momento in poi la massa degli affrancati non potesse essere ancora soggetta agli ingiusti trattamenti della servitù. La libertà veniva acquistata a spese dell'autorità pubblica al prezzo di 10 lire a servo.

 

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