CONSEGUENZE DELLA DIMINUZIONE DELLA POPOLAZIONE 

La riduzione della popolazione si riflesse sull'organizzazione del territorio rurale, molte terre vennero abbandonate (la palude, l'incolto e il bosco). Nel 400 le condizioni alimentari della popolazione migliorarono ma l'ambiente subì i colpi dello spopolamento. Per poter far fronte alla crisi agricola vi furono delle trasformazioni riguardanti le attività agricole e di conseguenza la fine delle relazioni servili. Da parte dei contadini cominciarono a nascere pretese che venivano soffocate dai signori attraverso la violenza, rimaneva comunque di fatto imminente il loro declassamento sociale e la dissoluzione degli antichi rapporti di dipendenza. Una risposta possibile alla crisi agricola del 300 fu riconosciuta dalla diffusione dell'allevamento brado. Si diffuse così l'allevamento della pecora in Spagna e nella seconda metà del XIV arrivò in Italia. Una delle regioni che reagì bene alla crisi agricola fu la Lombardia che indirizzò i propri investimenti sulle opere di bonifica e di canalizzazione.

 

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