LA STAGNAZIONE DEMOGRAFICA E LA CRISI DELLE RISORSE

 Intorno al 1590 la popolazione europea aveva toccato un tetto di 90 o 100 milioni di abitanti e sessant'anni più tardi si era collocata poco al di sopra dei 100 milioni. Nonostante la loro importanza, le epidemie di peste non costituirono l'unica causa della crisi demografica del 600; a questa si aggiunse anche il diffondersi di malattie (malaria, tifo, vaiolo,tubercolosi...) associate a cattive condizioni igienico-sanitarie e alimentari. Quegli anni furono caratterizzati da un clima più freddo e più umido. Nel 600 ricomparve la peste nonostante l'arresto della pressione demografica; anche gli anni 20 furono negativi quasi ovunque e il periodo 1647-51 fu sicuramente il più catastrofico insieme all'ultimo decennio del secolo. Nel XVII secolo, invece, si assistette a una stagnazione di fondo e a un abbassamento della produzione manifatturiera e del commercio. Crebbero i conflitti economici tra i gruppi sociali e la concorrenza tra gli stati. Intorno al 1480 iniziò la crescita coloniale, monetaria e commerciale e proseguì fino al 1620.

 

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