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Le origini della religione mussulmana
Per poter comprendere sino in fondo la natura e le
caratteristiche della religione mussulmana, è opportuno notare in quale
contesto socio-culturale essa ebbe origine e prese piede.
Il nucleo originario della religione mussulmana si trovava
nella penisola arabica. La favorevole posizione geografica della penisola,
incrocio tra Mediterraneo e Oceano Indiano, e tra Mesopotamia e Africa
Orientale, fece si che data la natura desertica del territorio, le popolazioni
si dedicassero al commercio, entrando in contatto con le popolazioni di quei
luoghi. In quell'area verso il 600 d.C. , la società era organizzata con una
struttura tribale, e gran parte delle popolazioni erano nomadi. La religione era
politeista, e a seconda delle zone, venivano adorate divinità che erano
personificazioni dei pianeti, o divinità varie accompagnate da una gran quantità
di spiriti, sottomessi ad una divinità suprema detta Allah (il Dio). Erano però
presenti in misura largamente minoritaria anche piccole comunità ebraiche e
cristiane. Lo stesso Maometto, che diverrà il profeta della religione
mussulmana, durante la prima fase della sua vita, allacciò rapporti commerciali
con la Palestina, per cui si suppone che fosse a conoscenza quantomeno dei
lineamenti della religione ebraica.
La società arabica dell'epoca si trovava in una
situazione piuttosto arretrata nei confronti delle regioni circostanti, e la
frammentarietà della sua società non contribuiva certo a migliorarne le
condizioni. I principali centri urbani erano Makkah (La Mecca) e Yathrib
(Medina), entrambe situate nella parte occidentale della penisola. La prima era
un importante centro religioso e commerciale, che trasse grandi vantaggi dal
culto (poi ripreso da Maometto), della Pietra Nera custodita in un santuario a
forma di cubo chiamato Kabaa; la seconda era una città prettamente commerciale,
caratterizzata dalla presenza di una piccola comunità ebraica.
Maometto nacque nella città di La Mecca, tra il 569 e il 571.
Sebbene non facesse parte di una delle famiglie aristocratiche che controllavano
la città, e rimasto orfano in tenera età, raggiunse una buona posizione
sociale sposando una ricca vedova. Poco più che quarantenne, nel 610, gli
apparve l'arcangelo Gabriele, dal quale ricevette, in un atmosfera estremamente
mistica, la rivelazione. Solo nel 613, però, iniziò la sua predicazione, che
inizialmente mirava a far affermare Allah come unico e solo Dio e a far atto di
sottomissione (islam) alla sua autorità. Questa posizione mise sempre più in
pericolo la stabilità della situazione cittadina. Per questo nel 622, Maometto
fu costretto a lasciare La Mecca per spostarsi a Yathrib, (che da questo evento
deve il suo nome Medina che significa "la città del Profeta"). Questa
fuga (egira) del 16 Luglio del 622, segna l'inizio dell'era mussulmana. In
Medina il Profeta cercò di riunire intorno a sé tutta la città, non riuscendo
però a condizionare la colonia ebraica. Questa situazione determinò la rottura
con quella comunità, che in breve fu cacciata o sterminata, e l'affermarsi
della religione proposta da Maometto in tutto la sua particolarità e originalità.
Egli infatti ebbe la capacità di far confluire in un'unica liturgia aspetti già
proposti dalle grandi religioni monoteiste con le quali era venuto a contatto,
assieme a rituali tradizionali della religione politeista praticata in Arabia,
aggiungendovi elementi del tutto nuovi.
Dalla base di Medina, Maometto, anche utilizzando la forza
riuscì ad ottenere notevoli successi e ad aumentare il suo prestigio. Le sue
azioni, talvolta predonesche, contrastarono con gli interessi di La Mecca, con
la quale entrò in conflitto. La sfida si risolse in favore di Maometto che
ottenne il permesso di fare il pellegrinaggio alla Kabaa, nel 629, e
convertendola al nuovo ordine l'11 gennaio del 630. In breve tempo l'intera
penisola arabica fu convertita e unificata sotto la nuova religione. Il Profeta
Maometto scomparve nel 632 a Medina di ritorno da un pellegrinaggio.
Uno dei pilastri della religione mussulmana è la jihad,
spesso tradotto superficialmente come "guerra santa", ma che invece
intende indicare uno "sforzo" lungo il sentiero di Dio, che è
esplicitamente prescritto dal diritto mussulmano. Questo sforzo verso Dio deve
tendere all'estensione della parola di Allah. In quest'ottica si può
interpretare la grande spinta conquistatrice dei paesi islamici. La conquista
con susseguente forzata conversione, estese il mondo islamico, fino a minacciare
l'Europa. I Califfi che proseguirono l'opera di Maometto, nel giro di pochissimi
anni imposero la loro cultura e la loro religione su un territorio vastissimo,
incontrandosi con popolazioni come gli indiani e i cinesi in oriente, e
minacciando ripetutamente la cristianità. I mussulmani infatti invasero tutta
la penisola iberica e la Sicilia. Il ruolo dei Califfi che instaurarono ben
presto una successione dinastica, era molto importante perché concentravano su
un singolo individuo i poteri religiosi e governativi. Talvolta a causa delle
vaste dimensioni del mondo islamico, il potere locale veniva assunto da una
sorta di principi chiamati Emiri, che sebbene subordinati ad un Califfo,
godevano di straordinario potere.
Cronologia della prima fase dell'espansione
dell'Islam:
- 634 - Invasione della
Mesopotamia bizantina, della Palestina e della Siria
- 638 - Conquista di Gerusalemme
- 639/640 - Invasione
dell'Egitto
- 642 - Conquista della
Mesopotamia settentrionale e centrale. Resa di Alessandria d'Egitto.
Sconfitta definitiva dei Persiani a Nihavand (Iran)
- 647 - Spedizione in Tunisia
- 651- Completamento della
conquista del Impero persiano
- 655 - Sconfitta della flotta
bizantina davanti alle coste della Licia (Turchia)
- 668/669 - Attacco a
Costantinopoli
- 672/673 - Attacchi a Cipro,
Creta e Rodi
- 674/677 - II attacco a
Costantinopoli
- 698 - Conquista di Cartagine
- 708 - Conquista dell'Africa
settentrionale
- 710 - Conquista dell'Belucistan
- 714 - Conquista dell'odierno
Uzbekistan
- 714/716 - Conquista della
Penisola iberica e inizio della penetrazione in Gallia
- 717/718 - III attacco a
Costantinopoli
- 827/965 - Conquista della
Sicilia
- 1014 - Conquista delle Baleari
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