torna alla rassegna stampa

IL MATTINO SABATO1 dicembre 2001

SLOW FOOD A CONZA
I rossi toscani
«innaffiano»
piatti doc

È stato un appuntamento eno-gastronomico di grande qualità quello di ieri sera tenutosi a Sant’Andrea di Conza. A tavola si sono incontrati i grandi rossi di Toscana (su tutti spiccava il nobile Brunello di Montalcino), i formaggi delle Langhe e i salumi dell'antica ditta Pingue di Sulmona. Un connubio per palati fini ideato da Antonio Vespucci, fiduciario dell’Arci Gola Slow Food per l’ Alta Irpinia, che ha voluto proporre così la XXIV edizione del «Gioco del piacere». La riunione conviviale si è tenuta presso il ristorante «L’Incanto». Durante la magica serata sono stati serviti piatti emozionanti a cominciare dagli antipasti che prevedevano formaggi come la Tuma della Poya di capra di Tuma langarola e salami di capra e al vino rosso Montepulciano. Quindi i primi, con cavatielli con mollica fritta e orecchiette al sugo con cacio, ricotta di pecora per passare ai secondi di agnello al forno con verdura cotta e il fornitissimo carrello dei formaggi che schiera una formazione entusiasmante composta da Castelmagno Dop, fornito da Occelli Agrinatura, caciocavallo podolico, pecorino di Filiano e pecorino del monte Genzana. Quindi la frutta con castagne arrostite e castagne del Prete, Igp di Montella e dolci a sopresa. Terminato il gioco del piacere con i vini rossi della Toscana, avvenuto con le solite modalità previste dalla scala nazionale, la serata è stata quindi allietata da un vino nostrano, che certo non ha sfigurato nei confronti dei nobili e più blasonati toscani, un aglianico di Montemarano dell’azienda Contecorbo.

PASQUALE COZZARELLI