Come viene fatta La Cimice?

di Gianluca Di Capua

Nella nostra scuola abbiamo un giornalino, La Cimice, da cui è nata quella on line, sul quale parliamo di molte cose, anche che non riguardano la scuola.

Gli articoli vengono realizzati dagli alunni di tutte le classi, e poi alcuni di noi di terza che fanno parte della redazione, li impaginano.

La redazione, dopo qualche settimana, cambia, perché si tratta di un’attività extracurricolare alla quale partecipiamo a rotazione, a parte qualcuno di noi che rimane come membro fisso..

I ragazzi che non fanno parte della redazione stanno con le altre prof. a preparare gli articoli. Nella redazione del giornalino ognuno ha un compito diverso: c’è chi non sa usare bene il computer e si limita a riscrivere gli articoli, mentre c’è chi il computer lo sa usare abbastanza bene che impagina gli articoli.

Io sono uno di quelli che impagina gli articoli. Il nostro giornalino esce ogni 2 mesi e per prepararlo direi che i due mesi li usiamo proprio tutti.

Impieghiamo tutto questo tempo perché impaginare il giornalino non è affatto semplice: prima di tutto bisogna leggere i vari articoli di ogni sezione per decidere quali mettere vicini, quali saranno prima e quali dopo. Una volta fatto l’ordine degli articoli sorgono altri problemi: i due o più articoli che si è deciso di mettere insieme, stanno su una pagina? Se sì, rimane lo spazio per inserire delle immagini? Molte volte per questi motivi il lavoro fatto prima va a monte. Una volta inserito un articolo, i problemi non sono ancora finiti: infatti insieme ad un articolo bisogna mettere delle immagini, che spesso non si trovano; allora si deve usare la propria fantasia e sovrapporre decine di immagini per ricavarne una sola. Dopo circa un mese e mezzo si riescono a completare le pagine interne e allora si inizia la prima pagina. Per fare la prima pagina selezioniamo gli articoli migliori e scriviamo una piccola introduzione; poi dobbiamo inserire delle immagini e allora si ripresenta lo stesso problema di prima.

Quando non riusciamo proprio a trovare un’immagine, mettiamo la stessa che c’è nell’articolo.

Per ultimo scriviamo l’editoriale. Per fare ciò bisogna avere molta fantasia perché bisogna scrivere sempre cose nuove e parlare anche di alcuni articoli presenti nel giornalino senza farne riferimento esplicitamente.

Quando si è finalmente finita anche la prima pagina si stampa una copia di prova di tutto il giornalino per correggere gli eventuali errori sfuggiti sul monitor.

Corretti gli ultimi errori si stampa, finalmente, la versione definitiva, ma di certo i problemi non sono finiti qua!! Quasi sempre la stampante prende male un foglio oppure, mentre si stampa, finisce la cartuccia dell’inchiostro.Quando la stampante prende male un foglio, bisogna ristampare il giornalino e perdere un sacco di tempo, togliere pezzi del foglio rimasto incastrato nella stampante. Quando invece finisce l’inchiostro basta interrompere la stampa e sostituire la cartuccia e poi ristampare le pagine venute chiare. Questa esperienza secondo me, è molto interessante perché avvicina i ragazzi al mondo del computer e a quello dei giornali e ci dà degli spunti per leggere e scrivere tante cose.

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