La Cimice                                                         Scrittori in Erba                                                                   W il 2000

INVISIBILE E FELICE…SENZA FAGIOLINI

di Alessia Brezzi

Ero seduta a tavola per cena e fantasticavo di essere invisibile. Se fossi stata invisibile avrei potuto sgattaiolare via dalla cucina senza finire i fagiolini e mi sarei rifugiata in camera per finire il libro di fantasmi che stavo leggendo.

Cominciai a sognare ad occhi aperti .

“Sono Alessia Brezzi la ragazza invisibile”, pensai.

Cercai di immaginare che sensazioni avrei provato se fossi stata davvero invisibile e pensai subito quanto sarebbe stato divertente sentirsi diversa dagli altri.

Per prima cosa sarei andata dalle persone che hanno poco e le avrei aiutate, poi avrei fatto i dispetti a chi umilia i più deboli e avrei punito i ladri.

Un vantaggio di essere invisibile, come un fantasma, sarebbe stato quello di poter fare qualunque cosa, visto che nessuno se ne sarebbe accorto e perciò non avrebbe avuto la possibilità di impedirmelo. Avrei mangiato chili e chili di nutella, poi mi sarei scolata litri di coca-cola, avrei bevuto la birra e mangiato un miliardo di biscotti al cioccolato con le nocciole e lo zucchero a velo, senza dovermi preoccupare di una decina di chili in più, di un’ ondata di mostruosi brufoli,  grossi come patate, o di farmi cucire i vestiti su misura, perché la taglia XXXXXXXL non esiste!

 Molto meglio mangiare tutte quelle cose che  un piatto di spinaci o di fagiolini! Pensando a cose più serie mi sarebbe piaciuto tanto anche andare nei paesi poveri  e aiutare come posso le persone che vivono in luoghi tristi, dove ci sono fucili e missili che portano soltanto distruzione e dolore a chi ci abita.

Forse avrei potuto anche, tramite dei miei amici inventori, farmi aiutare a realizzare un radar per intercettare, prima che scoppino, le bombe che ora mettono nei palazzi in Russia.

Secondo me, la cosa più bella nell'essere delle persone invisibili potrebbe consistere nel dare la propria vita per aiutare altre persone, ma forse quella meno piacevole sarebbe che non si potrebbe andare a scuola e perciò girerebbero per la città fantasmi analfabeti.

Io sto fantasticando su come sarebbe bello essere invisibili e pensare a cosa si potrebbe fare per aiutare gli altri, ma purtroppo il mondo gira nel modo sbagliato e quindi bisogna affrontare la vita ingiusta che mi costringe a mangiare quei maledetti fagiolini, che non sono ancora diventati invisibili!

L'impronta insanguinataScrittori in erbaScrittori in Erba