|
Suonare
è poter riuscire ad esprimere quello che dentro ci rugge. Esprimersi,
quindi comunicare: il linguaggio prescelto è quello musicale, che
appartiene a tutti ed è familiare a molti. Permette di creare, ed è
questo il più grande sfogo che sia consentito all'animo umano. Molto
più semplicemente suonare è un bel modo per impegnarsi, per passare
il tempo. Suonare può essere aggregante: c'è stato un periodo in cui
una chitarra aiutava a trovare più amici che una bella moto e tutti
cercavano di imparare almeno a strimpellarla con quei quattro accordi
utili per cantare un po' di Battisti, De Gregori e Guccini. Qualcuno
azzardava anche Dylan o Cat Stevens, tutti facevano l'inizio di "Smoke
On The Water" dei Deep Purple. Inni di una generazione, veri e
propri simboli di un preciso periodo storico. Di certo anche oggi non
ne mancano: e allora mettetevi a suonare.
Provare ad imitare ciò che piace ascoltare può essere l'inizio per
approdare a comporre qualcosa di proprio. Suonare può anche
rappresentare uno sfogo: a volte è il modo migliore per fare sfociare
la propria ribellione. Quante rivoluzioni con la musica: spesso i
suoni hanno saputo veicolare ideali e principi più di tante parole.
Forse nulla come la musica ha saputo legare giovani ed adulti, uomini
e donne di razza diversa, di nazioni anche lontane, di differenti fedi
religiose. Tante sono le canzoni che hanno sottolineato e denunciato
soprusi, ingiustizie, la stupidità della guerra. "Il mio mitra
è un contrabbasso che ti spara sulla faccia..." cantava Demetrio
Stratos, indimenticabile leader degli Area, uno dei gruppi più
schierati politicamente del rock italiano degli anni '70.
Insomma, non mancano certo dei buoni motivi per imbracciare una
chitarra o percuotere dei tamburi. I giovani oggi l'hanno capito,
tant'è che, soprattutto a livello amatoriale, è in costante aumento
il numero di musicisti e band.
Sperimentare, inventarsi autentiche alchimie sonore, "fare"
la musica oggi è più che mai possibile, grazie anche ad una
tecnologia avanzatissima supportata da computer e campionatori che
permettono qualsiasi magheggio musicale. Suonare è un piacere da
assaporare che ricorda da vicino la soddisfazione che si provava da
bambini quando si pasticciava per creare qualcosa col piccolo chimico
piuttosto che col meccano. Certo spesso è solo
"pasticciare" con la musica, ma non è detto che non si
possa arrivare a ben altri livelli. E poi l'appetito vien mangiando...
da strimpellatori a musicisti il passo non è poi così lungo.
|
Per
iniziare
a suonare basta
uno strumento ed un po' di buona volontà. Se decidete di non dare
fastidio ai vicini evitate accuratamente batteria, percussioni e
fiati: troppo rumorosi e lontanissimi da qualsivoglia parvenza
melodica, almeno all'inizio del loro studio. Dalle tastiere al basso,
alle chitarre, tutto risulta più semplice e poco rumoroso: molti di
questi strumenti, se elettrificati, possono essere suonati addirittura
in cuffia. Acquistare la strumentazione è alla portata un po' di
tutte le borse e c'è sempre un florido mercato dell'usato. Per
imparare uno strumento si può provare col metodo "fai da
te": spesso dà ottimi risultati. Sennò non mancano le scuole né
maestri pronti a rendervi partecipi di tutto quanto sanno. Ci sono
pure i corsi per corrispondenza, ormai quasi del tutto soppiantati da
quelli venduti in edicola; se preferite, in videocasetta, i più
grandi musicisti e virtuosi di uno strumento insegnano le tecniche più
sofisticate ed all'avanguardia. Comunque, oltre al talento, nulla
spiana la via al professionismo come la fortuna.
Volendo
si possono anche suonare
i dischi:
mettendo a frutto passione e conoscenze musicali è possibile
concretizzare quello che è un sogno a cui aspira gran parte
della gioventù sonica, ovvero diventare disc jockey. Non
esistono autentiche scuole, quindi spazio alla fantasia ed
all'iniziativa personale. I dischi si suonano per gli altri,
ma anche un po' per sé: questa è la regola fondamentale,
quindi coltivate sempre il vostro entusiasmo e la curiosità
di ricercare ed ascoltare nuove sonorità. Il disc jockey
opera fondamentalmente in una radio oppure in discoteca. Le
finalità che gli vengono richieste sono diverse,
intrattenimento e informazione nel primo caso, far muovere e
ballare il pubblico in discoteca. |
|