Le tradizioni della Legione Straniera

Monumento ai morti


Una Legione composta da stranieri.

Più di 100 nazionalità sono rappresentate nei ranghi della Legione Straniera.
A differenza delle truppe straniere del Vecchio Regime, costituite da battaglioni o reggimenti della stessa nazione, la Legione Straniera, quattro anni dopo la sua creazione, adottò il principio di "amalgamare" le nazionalità all'interno delle sue Unità. Questo amalgama è rimasto uno dei principi di base di questa organizzazione.
Ma non è solo il carattere particolare di tutte le nazionalità amalgamate nei suoi ranghi, a fare della Legione Straniera un corpo speciale, è anche il fatto che questi uomini, venuti dai quattro angoli della terra , per i motivi più diversi, non hanno in comune una lingua, una cultura, il colore della pelle.
Ed è qui che interviene la "mistica" e il "mistero" della Legione. Qui, l'uomo che ha tagliato i ponti con il suo passato, con i suoi affetti famigliari, ripone nella Legione il suo bisogno d'ideali e i suoi affetti mancanti, identificandoli con l'idea di Patria, al punto di sacrificare tutto con una generosità assoluta..
Ecco perchè sul frontespizio di ogni caserma e sui suoi monumenti voi leggete questa frase, espressione della mistica legionaria:

LEGIO PATRIA NOSTRA


Tradizione d'onore in combattimento, fedeltà alla parola data, amore per il lavoro ben fatto
La storia della Legione Straniera, scritta con il sangue dei suoi 40.000 morti,"figli della Francia non per il sangue ricevuto, ma per quello versato" ,illustra e tramanda questa tradizione.


Il monumento ai morti del 1° Reggimento Stranieri (1° R.E.)

Inaugurato il 30 aprile 1931 a Sidi bel Abbes, per il centenario di CAMERONE, è stato ricostruito a Aubagne e restaurato per il 150° anniversario della creazione della Legione Straniera nel 1981.


La via sacra del 1° Reggimento Stranieri.

Allineata, e ben delimitata sulla piazza d'armi della caserma Vienot, conduce al Monumento ai Morti. Dall'inaugurazione del monumento è vietato percorrerla o attraversarla in tempi normali. In occasione di manifestazioni ufficiali solo le personalità e le truppe che partecipano attivamente e ufficialmente alla manifestazione possono calpestarla.


La granata a sette fiamme.

Quale distintivo riservato ad alcune unità d'elite, la Granata a Sette Fiamme veniva portata sul kepì o al colletto. In uso dal 1874, è oggi presente su tutte le uniformi della Legione, al braccio sinistro. Il numero del Reggimento è impresso nella Granata.


La tenuta del Pioniere.

Nelle parate cerimoniali i Pionieri indossano un grembiule di cuoio marrone e portano un'ascia; inoltre, sono sempre barbuti.


I colori e i gagliardetti.

Ereditati dai volontari svizzeri del 2° Battaglione, che avevano insistito per conservare i loro colori tradizionali dopo la costituzione , nel 1835, della seconda Legione, il verde e il rosso divennero in seguito i colori regolamentari della Legione Straniera
In ogni unità della Legione le Compagnie o gli Squadroni posseggono il proprio stendardo. Il dritto dell'insegna porta i colori verde e rosso della Legione, divisi da una diagonale che parte dall'estrmità dell'asta verso l'angolo opposto ( il verde occupa sempre la parte interna lungo l'asta); il rovescio reca i colori regolamentari del Reggimento.
Sullo stendardo è anche raffigurata una granata a sette fiammme. Nelle unità di Cavalleria e, prima, nelle Compagnie Sahariane, i gagliardetti erano sormontati da una coda di cavallo o"tough", fissata all'estremità dell'asta.


Il basco verde.

Il basco verde è stato attribuito ufficialmente al 1° B.E.P. nel 1948, prima del suo invio in Indocina.
Esso è ornato, e orna ancora il 2° R.E.P., del fregio delle truppe paracadutiste francesi, un braccio alato che impugna una daga.
In origine, il basco verde, non era latro che un copricapo d'esercitazione e di servizio. Una decisione ministeriale del 10 luglio 1957, ne ha fatto il copricapo ufficiale dei Reggimenti Paracadutisti della Legione; decisione molto britannica, di dotare le truppe d'elite di un basco colorato.
In Algeria il basco verde viene sempre portato in combattimento, e nelle parate dove i Legionari Paracadutisti sfilano in tuta da combattimento.
Nel 1959 il basco verde cessa di essere il marchio distintivo dei parà della Legione, e diventa il copricapo ufficiale, da lavoro e d'esercitazione, di tutti i Reggimenti della Legione Straniera.
Il fregio sul basco verde sarà la granata a sette fiamme. dorata per i Reggimenti di Fanteria; argentata per la Cavalleria e il braccio alato con daga per i paracadutisti.

Codice d'onore del Legionario.

1- Legionario, tu sei un volontario che serve la Francia con onore e fedeltà.
2- Ciascun Legionario è un tuo fratello d'armi, qualunque sia la nazionalità, la razza o la religione. Tu gli manifesterai la stessa solidarietà che unisce i membri di una famiglia.
3- Rispettoso delle tradizioni,fedele ai tuoi Capi, la disciplina e il cameratismo sono la tua forza, il coraggio e la lealtà le tue virtù.
4- Fiero di essere un Legionario, lo dimostrerai con la divisa, sempre elegante, con il comportamento, sempre degno ma modesto, con il tuo equipaggiamento, sempre pulito.
5- Soldato d'elite, ti addestrerai con rigore, tratterai le tue armi come il bene più prezioso, manterrai sempre una perfetta forma fisica .
6- La missione è sacra, tu la eseguirai subito e a qualsiasi costo.
7- In combattimento agisci sempre senza passioni e animosità, tu rispetterai il nemico vinto, tu non abbandonerai mai i tuoi morti, i tuoi feriti, le tue armi.


  
Copyright(c) Romani Roberto TEXT SCROLL IN STATUS