repertorio
di canti tradizionali e di lotta della cultura ebraica est-europea (1978),
e compone ed esegue le musiche per Le mille e una notte, messo in
scena dal Teatro dell' Elfo per la regia di Gabriele Salvatores.
Approfondisce intanto la scuola violinistica zigana a Budapest, e
studia tecniche di violino indù e raga alla Benares Hindu University
(India) sotto la guida di Purnendu Battacharie.
Nel 1986 riprende la collaborazione con Moni Ovadia, interrotta nell’80
con lo scioglimento del Gruppo Folk Internazionale: cura le
elaborazioni e gli arrangiamenti delle musiche per lo spettacolo di Dalla
sabbia, dal tempo, regia di Mara Cantoni (1987), e, insieme a
Pietro Marazza, Golem, prodotto nel '91 e rappresentato con
grande successo in numerose piazze internazionali.
Continuerà a collaborare con Moni Ovadia, la Theaterorchestra,
il CRT Artificio e il Piccolo Teatro di Milano nei successivi
spettacoli: Cabaret Yiddish; Oylem Goylem; Dibbuk (1995);
Taibele e il suo demone, con Pamela Villoresi, Madre Coraggio
di Sarajevo, ideato da Giorgio Strehler, con Giulia Lazzarini;
e Ballata di Fine Millennio (1997), sia come arrangiatore della maggior
parte delle musiche eseguite dalla Theaterorchestra, sia come interprete
del repertorio Klezmer e brechtiano proposto in quegli spettacoli.
Ancora per il teatro, ha composto ed eseguito dal vivo musiche di scena
per diversi spettacoli, tra cui, con il violino elettrico, le musiche per
Creatura di Sabbia, il testo di Ben Jalloud messo in scena
dal Teatro Due di Parma per la regia di Daniele Abbado; e
partecipato allo spettacolo Ultima forma di libertà, il silenzio,
ideato da Moni Ovadia per le Orestiadi di Gibellina.
Da sempre interessato alla musica contemporanea, negli anni ‘80 ha partecipato
all’esperienza della Democratic Orchestra di Milano, la prima
formazione italiana di musica d'avanguardia, composta da 25 elementi e diretta
da Dino Mariani; in seguito ha collaborato con Riccardo Sinigaglia
ed il gruppo Correnti Magnetiche (LP Correnti Magnetiche e
Virtual Dimension); per proseguire, negli ultimi anni, nei concerti
del gruppo Shams, musique de le rencontre Orient-Occident, con Ruggero
Tajè e Ahmed Ben Dhiab; e con Alzek Misheff nelle performance
presentate al Palazzo della Permanente di Milano e alla Biennale
di Venezia nel settembre 2000.
Negli anni 90, in seguito a un approfondimento sulla musica argentina e
ad un vivace scambio culturale con i gruppi di Tango Nuevo di Buenos
Aires, ha partecipato al progetto della Arrigo Cappelletti New Latin
Ensemble, concretizzatosi nel CD Pianure e in numerosi spettacoli
di jazz-tango insieme ad Arrigo Cappelletti, Giulio Visibelli, Gianni
Coscia.
Ha collaborato con ricercatori di musica tradizionale e cantautori come
Luigi Maione, Claudio Sanfilippo, Alfredo Lacosegliaz, Ivan Della Mea,
Claudio Sambiase, il gruppo pop Madreblu, il trombettista Mario
Fragiacomo, i compositori Carlo Boccadoro, Alessandro Nidi e
molti altri.
All’attività concertistica ha affiancato una vivace attività didattica,
insegnando in vari corsi di pratica strumentale violinistica, tra cui, a
Milano, quelli organizzati dalla Cooperativa L’Orchestra, il Centro Sociale
Leoncavallo, il Circolo ARCI Bellezza, il Teatro Officina, nonchè i
corsi di violino e musica klezmer tenuti nel Salento nell’estate 2000, organizzati
nell’ambito del festival La Notte della Taranta e sostenuti dalla
Comunità Economica Europea.
Da segnalare anche la partecipazione come ospite solista all’edizione 1999
de La Notte della Taranta, nella concertazione ideata e diretta da
PIERO MILESI (ripresa nell’omonimo CD) ed a quella 2000, nel concerto
finale diretto da JOE ZAWINUL, con Manolo Badrera, Richard Bona,
Lelo Nika e l’Orchestra della Notte della Taranta.
Foto Daniela Ray
tratta dal libro Artisti di Strada
Proveniente
da studi classici e di composizione, negli anni '70 entra a far parte
dello storico Gruppo Folk Internazionale, esibendosi in centinaia
di concerti e incidendo i due LP Festa Popolare (1975) e Daloy
Politzei (1977).
Collabora con diversi musicisti e cantanti popolari,
tra cui Hana Roth, la più grande interprete vivente del