Mai senza pagare di General Cluster

 

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A tutti i sessodipendenti del mondo,con la speranza che qualcuno un giorno
inventi lo Zemedril



PRELUDIO

"Salve signor Francis" disse Lora,la segretaria, la voce tradiva emozione

"Salve Lora, è guarito suo marito?"

Tony Francis era veramente un ottimo capo ufficio,conosceva ogni suo
sottoposto e trattava da amico chiunque tra i dipendenti dell'
azienda, mantenendo sempre però quel distacco proprio del capo. L'ufficio era
un ambiente familiare e sereno per chiunque vi lavorasse; grazie a questa sua
capacità di relazione rapidamente era arrivato a quel posto di capo
ufficio, e a breve aspettava una promozione infatti:

"Si ora sta molto meglio è anche tornato al lavoro, grazie" disse Lora, poi
sorridendo "Al piano di sopra la vogliono, mi sa che sarò la sua segretaria
ancora per poco" facendo l'occhiolino.

Tony sorrise e con la sua solita calma entrò nel suo ufficio, posò il
cappotto e la borsa,  poi si diresse verso il piano superiore. Salendo salutò
molti dipendenti e dirigenti che lo risalutavano cordialmente. Arrivato
davanti alla segretaria del Signor Daniel Bustadei, il direttore generale, si
fece annunciare e si sedette sul divanetto nella sala d'attesa. Passarono
pochi minuti e la segretaria gli fece cenno di entrare. Così entrò.

"Salve signor Bustadei, poi ha trovato la maglietta per suo figlio?"

"Salve Tony, ti prego smettila di chiamarmi sempre signore almeno tu... Si la
ho trovata, grazie per la dritta, sennò chi lo sentiva poi. eh figli, gioia e
dannazione della vita. E' infatti a proposito di famiglia che ti ho
 chiamato."

"Famiglia!?" Rispose Tony leggermente incuriosito, ma con la sua solita calma

"Beh Tony sai che io ti ritengo l'elemento più valido in assoluto di tutta l
'azienda, le tue idee sul problem solving applicato hanno letteralmente
salvato l'azienda dal tracollo generale dell'industria elettronica. per
questo vorrei darti una promozione in un posto più di rilievo, magari in
consiglio di amministrazione... però c'è un problema... ehm"

"Ti prego di non ti imbarazzare Daniel, dimmi" Disse con calma usando
sapientemente il tu per mettere a suo agio Daniel

"Ehm... tu non hai famiglia e nemmeno una fidanzata. questo non piace ai membri
più influenti del consiglio di amministrazione che ritengono la famiglia
molto importante per l'immagine dell'azienda quindi volevo dirti... non so i
motivi per cui non hai donne ehm. Se potessi almeno ehm... sposarti"

Tony guardò leggermente stupito Daniel "è proprio necessario per la
promozione?"

Daniel a disagio: "Sai per me andrebbe bene però lassù."

Tony guardandolo sicuro "Allora procuratemi una moglie"

Daniel sgranò gli occhi completamente spiazzato: "Eh?"

Tony:" Si hai capito bene una moglie,ora ti spiego: Devi sapere che io non ho
donne semplicemente perché non ne ho bisogno, eccola la mia 'donna'" e dalla
tasca tirò fuori una scatola medicinale con su scritto Zemedril (nome
inventato ndS) "serve per inibirmi la libido"

Daniel sgranò ancora di più gli occhi: "Ehm spiegati meglio e dimmi cosa c'entra
quello" indicando il farmaco "con il fatto che ti dobbiamo procurare
una moglie"

Tony: "Beh ricominciamo dall'inizio"

FLASHBACK

"Ancora una volta! Cristo Tony ti eri ripromesso di fare basta, basta!" Così
dicendo il nostro Tony ventenne sbatteva le mani sul volante con il viso
arrossato."Un'altra volta! un'altra volta a troie! Maledette le donne il sesso
e chi lo ha inventato!" E così si lamentava mentre guidava verso casa come
tutti i sabati sera, prima discoteca poi far finta di tornare a casa e
caricare una mignotta, ed ogni volta si riprometteva di non rifarlo più. Ed
ogni volta tradiva la promessa. Poi c'era il porno, oh quello non lo
sopportava più oramai era arrivato a masturbarsi per quattro volte al
giorno, stava a guardare video porno anche per tre ore di fila il
pomeriggio, ed ogni sera si riprometteva di non farlo, fallendo il giorno
dopo. Questo lo stava rovinando, non aveva più tempo per fare nulla, neanche
riusciva ad integrare più lo studio con tutto ciò. E quello stesso giorno si
disse stop, ma sapendo che da solo non ce la avrebbe fatta si rivolse ad uno
psicologo.



".Vedo. il suo problema è comune sa? Credo che con un annetto di sedute si
potrebbe risolvere." disse lo strizzacervelli dopo il lungo e sconnesso
discorso imbarazzato del giovane Tony

"Lei non ha capito! Io voglio una soluzione veloce! Cristo faccio Ingegneria
non scienze delle comunicazioni! Se continua così anche per una settimana o
impazzisco e divento un maniaco sessuale oppure giuro ricorro alla
castrazione chimica! Non lo sopporto più il sesso! Per me è una
malattia, voglio liberarmene del tutto!" Disse perdendo la pazienza il nostro
protagonista "farei qualsiasi cosa per liberarmene, la prego mi aiuti!"

Lo psicologo sembrava che aspettasse solo queste parole e disse sorridendo
"Stanno cercando volontari per un nuovo farmaco lo Zemedril vorrebbe essere
uno di nostri tester?"

MISTERO SVELATO

Daniel pareva molto sorpreso "Così quel coso lo Zemecomecavolosichiama ti
calma del tutto la libidine? Cioè non ti ecciti più? Neanche con una donna
nuda davanti?"

"Esatto Daniel, è stata una benedizione per me;da quando ho cominciato a
prenderlo ho potuto avere tantissimi hobbies e coltivare la mia carriera, il
mio futuro e tutta la mia vita. Inoltre mi rende molto calmo, e non ha sortito
nessun effetto collaterale, tanto che ora è regolarmente in commercio
classificato tra gli psicofarmaci più blandi. Non ho mai avuto il bisogno di
smettere, anche se è assodato che se si smette per tre settimane si ritorna
come dire 'normali' "disse con una certa aria di disgusto sull'ultima parola

"Oddio, da non crederci, ma come diavolo non se ne è mai sentito parlare?"

"Penso perché la gente normale ha paura di perdere la libido, è ovvio che la
natura stessa si opponga alla soppressione dell'istinto di
accoppiamento... almeno questa è la spiegazione che mi sono dato io"

"Lo credo bene.. senza offesa ma non lo prenderei mai io... uff ma questo cosa
c'entra col fatto che ti dobbiamo trovare una moglie?"

"Beh innanzitutto ti pregherei di non parlarne con i piani
alti. semplicemente assumi qualcuna che ne so per cinque anni per far finta
di essere mia moglie, tanto non deve far altro che baciarmi in pubblico
qualche volta e vivere a casa mia per questo periodo, non dovrebbe essere
difficile giustificare questa 'assunzione' fittizia, magari falla con un nome
falso, così il nostro problema sarebbe risolto.."

"O mio Dio.vedrò quello che posso fare, sei un elemento troppo prezioso per
perderti"

LA MOGLIE

Laura era una bella donna, 30 anni portati bene, alta, slanciata, capelli
castani ed occhi marroni. Quando un uomo incravattato gli propose il
contratto fu sinceramente stupita. Ma accettò lo stesso, aveva bisogno di
soldi per pagare le cure della sorella, leucemica dalla nascita. Tanto,si
disse, che gli costava, doveva vivere a casa con un pazzo che non l'avrebbe
toccata perché farmacologicamente inibito, baciarlo qualche volta in pubblico
e far finta di essere sua moglie. La cerimonia si svolse qualche settimana
dopo nel giardino della casa del presidente della ditta con tutti i pezzi
grossi del consiglio di amministrazione. Tony faceva molto bene la parte
dello sposo, doveva essersela preparata perché appena entrati a casa di lui
cambiò espressione e disse "Ti devo educare su alcune regole per il nostro
quieto vivere: Questa è casa tua, quindi fai come vuoi qui, solo non
disturbarmi quando torno e sono nel mio studio. Dormiremo -con un enfasi
particolare su quest'ultima parola- assieme nel letto matrimoniale solo
quando ci saranno visite esterne e questo farò in modo che sia un evento
quantomeno raro. Se vuoi frequentare atri uomini fallo discretamente, insomma
prendi le precauzioni che prenderebbe una moglie che tradisce, non mi
interessa che si parli delle mie corna di fuori ma non fare che la cosa sia
lapalissiana ok? La tua stanza è quella col matrimoniale, hai il bagno per te
ed i soldi che ti servono prelevali dal mio conto, ecco il Bancomat, mi fido
ok? Ah un'ultima cosa, quasi dimenticavo, il Lunedì, il Mercoledì ed il venerdì
viene Rosetta, la donna delle pulizie, lei sa tutto ed è discreta quindi con
lei puoi parlare liberamente... non  mi sembra ci sia altro, fa come se a casa
non ci fossi. Ti lascio ho da fare" e detto ciò si diresse verso la sua
camera da letto, che aveva pensato bene di camuffare da camera degli ospiti
secondaria e si mise in abiti da casa. Laura rimase colpita dalla
sbrigatività di quell'uomo, non si era nemmeno lontanamente eccitato all'idea
di avere una donna a casa. E col passare dei giorni si stupiva sempre di più
che ancora non ci avesse perlomeno provato. Ogni giorno usciva la mattina, per
andare al lavoro oppure per giocare a golf col pezzo grosso di turno, e
tornava la sera, si preparava la cena, diceva due parole si e no alla finta
moglie, poi andava nel suo studio a lavorare e quindi o andava a dormire o
stava fino a mezzanotte a guardare Discovery Channel. Il martedì la sera a
nuoto, il mercoledì ed il sabato mattina in palestra e occasionalmente
facevano cene di lavoro in cui era compresa anche lei, e Tony fingeva
veramente bene. Tutti i giorni la stessa routine. Laura dopo un po cominciò a
frequentare un altro, un suo ex,ma era più per sesso che per altro e così per
lui, così che era diventata una routine. Man mano che i giorni passavano e
questi diventavano mesi in lei cominciava quasi a crescere un fastidio. Si
era considerata sempre una bella donna, e non aveva mai avuto problemi a
prendersi gli uomini che voleva. Ora un pazzoide qualsiasi che aveva deciso
che il sesso non gli interessava la ignorava completamente come donna. Questo
la faceva irritare. Tony oltretutto non è che fosse un bell'uomo. Era si
curato nel fisico, andava infatti in palestra, sempre vestito
elegantemente, mai trasandato, ma era leggermente incurvato in avanti, inoltre
aveva un naso veramente grosso e due sopracciglia unite che non erano il
massimo di bellezza. Erano passati circa sei mesi dal matrimonio quando Laura
esasperata, questa infatti era diventata un'ossessione per lei, decise di
stuzzicare il finto marito. Da un po di tempo infatti aveva preso a vestire
sempre più provocante e a creare equivoci 'piccanti' tipo far intravedere le
mutandine alzando la minigonna ascellare per sbaglio, chinarsi scoprendo una
parte del sedere, coperto solo da un minuscolo tanga. Ma Tony rimaneva
quantomeno indifferente, anzi qualche volta apparve persino divertito dalla
cosa ma non lo dava molto a vedere anche perché nonostante tutto era
cordiale con lei e manteneva un certo tono formale, come con tutti i suoi
dipendenti d'altronde. Quindi decise che gli sarebbe apparsa nuda davanti, ma
non solo gli sarebbe apparsa masturbandosi con un vibratore; non riusciva a
concepire che un uomo avrebbe potuto resistere ad una visione del genere. Al
via il piano dunque! Si sarebbe fatta telefonare da una amica, scordandosi
però il suo telefonino in salone, dove il marito vedeva usualmente Discovery
Channel. Il marito glielo avrebbe sicuramente portato, e la avrebbe vista
così, sarebbe impazzito. Così accadde quella sera. Laura si preparò, cinque
minuti prima dell'ora convenzionata con l'amica (se Tony avesse saputo che
lo aveva detto a qualcuno sarebbero stati guai... c'era una clausola di
segretezza nel contatto) era già sul letto a gambe larghe, profumata e con la
biancheria più sexy che aveva, la vagina completamente depilata ed un lungo
fallo di gomma vibrante vicino. Puntuale come un orologio sentì la sua
suoneria dalla stanza al piano di sotto. Sentì i passi del marito per le
scale, e immantinente si penetrò col lungo fallo. Sentì bussare dopo
pochissimo e languidamente fece "Avanti". La porta si aprì e fece capolino
Tony che la guardò e disse semplicemente "Per te; hai dimenticato il
telefonino in salone". Laura rimase un attimo stupita poi decise di tentare
il tutto per tutto: "Lascia stare la telefonata perché non mi dai un bel
rimedio naturale al posto di questo cosone di gomma?". Tony rispose "Mi
dispiace c'è un bel documentario sul Terzo Reich e vorrei tornare al più
presto a vedermelo, ti lascio il telefonino sul letto, divertiti" e detto così
richiuse la porta. Il tono di voce non era per nulla canzonatorio, come poteva
essere quello di un Gay verso una donna. Era semplicemente Neutro. Come se gli
avesse detto di continuare a preparare le lasagne. Laura rispose all'amica e
si sfogò in un pianto e non sapeva neanche lei il perché. Cominciava ad
odiare quell'uomo... ma forse più che odio era orgoglio ferito. Parlò per un'
ora con l'amica che gli disse i soliti "Gli uomini sono tutti stronzi" "O
Animali o Impotenti che ci vuoi fare?" ed altre amenità simili che solo le
donne possono dire. Poi Laura si fece una doccia e andò a letto. Ma non
dormì. Pensò tutta la notte. Il giorno dopo aveva realizzato: Si era innamorata
di quell'essere, non sapeva nemmeno lei come. Daniel una volta a una cena di
lavoro, dopo che avevano tutti avevano bevuto un po, mentre Tony parlava di
affari con dei clienti stranieri, gli aveva raccontato un po di Tony e della
sua storia, e lei si era intenerita molto al pensiero di quel ragazzo che
andava a troie e non aveva ragazze, e pensò che era come vergine, aveva solo
scopato in fondo, mai fatto l'amore. E quel pensiero era evoluto, unito all'
orgoglio ferito, ed era maturato. E da quel giorno gli eventi precipitarono. La
fine ebbe inizio quando Laura si ferì, appena dopo essersi fata la doccia, con
le forbicine, e quindi non avendo cerotti decise di andarli a cercare nell'
armadietto delle medicine del bagno del marito. Caso volle che Tony avesse
appena finito di farsi la doccia e stesse nudo ad asciugarsi. Lei entrò e
rimase un po sorpresa. Non si volle lasciare sfuggire l'occasione e un
secondo dopo aver realizzato fece cadere l'accappatoio rimanendo nuda
davanti a lui. Tony restò impassibile e chiese "Ti serve qualcosa?" e lei "Si
un cerotto,mi sono ferita il piede." ed alzò la gamba mostrando il
mostrabile con la scusa di indicare la feritina. "I cerotti sono li"disse
Tony indicando l'armadietto. Laura allora sospettosa abbassò lo sguardo al
pene del marito e..sorpresa!non si era eccitato nemmeno un po! Quel
pisello, anche bello grosso si disse, penzolava tranquillo nonostante il popò
di figliola che aveva davanti. Questo la fece veramente arrabbiare, così prese
i cerotti e uscì di scatto paonazza in viso, mentre Tony diceva "Se ti
servisse l'acqua ossigenata è qui". Odiava quelle maledette pillole! Le
avrebbe bruciate tutte! Pensò poi con una punta d'orrore pensò "se tutti gli
uomini avessero saputo come sarebbero vissuti meglio senza sesso"
...rabbrividì e ringraziò madre natura che instillava orrore immediato agli
uomini a tal pensiero. Ma non sarebbe stata con le mani in mano. Aveva infatti
una volta visto la scatola delle pastiglie di Tony mentre le prendeva e si
era accorta che avevano la stessa forma di quelle del giorno dopo. hanno
risparmiato sulla confezione pensò. Il giorno dopo andò a comprare una
scatola di Zemedril ed una di pillole del giorno dopo e si accorse che il
sapore era impercettibilmente differente e la forma completamente
uguale, cambiava solo un numero stampigliato sulla pillola, ma Tony di certo
non se ne sarebbe accorto. La sera stessa mentre Tony era di sotto a guardare
documentari, lei andò in camera sua, aprì il cassetto dove teneva lo Zemedril
e rapida fece il cambio di confezione interna. Poi tornò in camera sua e
gettò lo Zemedril nel fuoco ridendo non sapendo neanche lei perché. Decise
che per tre giorni a questa parte avrebbe girato nuda per casa, gliela
avrebbe fatta vedere a quel pazzo. Ma lei neanche immaginava cosa aveva
scatenato. Nei due giorni successivi Tony tornò a casa stranamente più stanco
e nervoso del solito. Il terzo giorno tornò decisamente agitato. Sin da sotto
i pantaloni si intravedeva un bel bozzo quando vedeva la moglie camminare
nuda per casa. Fece qualche chiamata al dottore, che non si spiegava l'
accaduto. Laura se ne accorse e appena gli parve il momento opportuno gli
mise una mano sul cazzo. Lui la guardò e lei disse:" Le MIE pillole hanno
fatto effetto vedo, come ti senti ora pazzoide?". Tony avvampò e con mossa
fulminea, difatti in palestra frequentava corsi di difesa personale da anni
ormai, la bloccò con un braccio dietro la schiena. Lei cacciò un urletto
sorpresa ma lui gli tappò la bocca e disse con voce isterica: "Maledetta che
diavolo hai fatto? Hai cambiato le mie pillole eh? Ora ti insegno io, tu non
sai cosa hai scatenato, baldracca!". La portò sul suo letto, la legò con la
cinta e la imbavagliò contrastando tutti i tentativi della donna di
liberarsi, colpendola anche diverse volte al volto. Poi prese del sapone
liquido se lo mise sulle mani e le bagnò un po, poi gliele mostrò dicendo
"Questo lubrifica,e credo tu sappia cosa sto per lubrificare puttana!". lei
lo guardò con occhi sbarrati, non aveva mai permesso a nessun uomo di
penetrarla analmente,la sola idea la ripugnava ma velocemente si ritrovò due
dita in culo. Poi lui tirò fuori la sua verga, era grossa,c irca diciotto
centimetri e bella larga. Con un colpo secco la penetrò didietro e spinse
subito forte. "Bene ora ti punisco, era meglio se stavi ferma! Mi ci vorrano
tre giorni per tornare normale!" e nel frattempo pompava a più non
posso. Laura mordeva forte il bavaglio e stringeva gli occhi, lacrime rigavano
il suo volto, sentiva vero dolore; Lui non la finiva più, non veniva mai, doveva
avere una libido repressa da vent'anni. Dopo un'ora di pompata alla fine
venne. Le tolse il bavaglio e la guardò: "Per tre giorni starò quasi sempre
eccitato,e questo per colpa tua, tu dovrai porvi rimedio, prenderò ferie fino
dopodomani, voglio che tu sia sempre disponibile per calmare la mia
eccitazione hai capito?" e lei piangente "Perché?perchè? io in fondo. in
fondo ti amavo" e lui con disprezzo "Ti terrò legata fino a dopodomani se
non acconsenti, e poi ricorda una cosa non sono mai stato con una donna senza
pagare prima di te, ma ora non è molto diverso perché ti paga l'azienda,
prostituta" con particolare enfasi sull'ultima parola. La lasciò
legata per tutto il giorno, venendola a scopare quasi una volta ogni due
ore. Diceva che non glielo metteva in bocca perché aveva paura che glielo
mordesse. I successivi due giorni la slegò e le disse che se avesse detto
qualcosa in giro la avrebbe messa nei guai, oramai Tony era un uomo
influente, tra le persone più importanti del consiglio di amministrazione
della più grande industria di componenti elettronici del paese. Lei dopo
qualche giorno,quando fu calmato dallo Zemedril, lo lasciò
definitivamente, prendendosi un extra oltre al dovuto per il suo
silenzio. Ritornò nella sua casa, e si trovò un uomo che poi sposò. Un anno
dopo scorrendo le pagine del giornale locale, vide tra le notizie di gossip
che Tony aveva sposato un'altra donna, un po più giovane di lui, ed una
lacrima gli rigò il volto, pensando all'uomo impossibile e alle sue parole
sussurrate prima che lei lasciasse la sua casa "Non sono mai stato con una
donna che non fosse stata pagata, che AMASSI" ed una profonda tristezza la
assalì.

FINE

 

 

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