Yin e Yang Di Fabrizio Venerandi

 

back    next

 

Ho un problemino dico a vanessa e lei mi chiede che problemino e io le
dico stanotte ho fatto un sogno e lei mi dice non credo che possa
veramente definirsi un problemino il fatto di sognare, voglio dire,
credo che capiti a molti di noi, e io le dico sì ma io sognavo che tu mi
stavi facendo un pompino, ah dice vanessa e rimane pensierosa a fissarsi
i fiori deformati dalle tette, ha una maglietta con dei fiori che
rimangono deformati dalle tette, e poi mi dice che a ben vedere anche
questo non è considerabile problema vero e proprio, e io dico è vero hai
ragione ma quando ho di questi sogni in cui tu mi fai un pompino io poi
il giorno dopo sono molto nervoso, e lei mi chiede nervoso in che senso
e io sospiro e le dico nervoso che invece di mettermi jeans attillati mi
metto dei grossi boxer e una tuta da ginnastica e mi butto sul letto e
sento che un pezzo

un pezzo di carne dicevo, un pezzo di carne del buon venerandi, un pezzo
ben particolare di carne di venerandi, inizia da una parte del corpo del
suddetto venerandi, in questo caso il basso ventre e va a finire più in
basso, chessò una coscia, e questo congiungimento che di solito non c'è,
può essere facilmente definito 'erezione', ma non del tipo erezione nel
senso di ho voglia di fottere, di infilare il mio pene nel mezzo del
camminare tua e nella tua vita dolce per pancetta, ma 'erezione' nel
senso di un muscolo che si è inturgidito e non ha voglia manco di essere
preso in mano, aspetta il dolce alito di un angelo sceso in terra a
miracol mostrare e quell'alito caldo e freddo nello stesso tempo lo
cingerebbe con le sue labbra e con la lingua a scivoloni e l'erezione
troverebbe la sua naturale conclusione, ovvero una gettata verso l'alto
del sospiro racchiuso in quelle particolari sacchette

quel sospiro che ben conosci, con il suo odore di umanità che piange in
questa valle di lacrime, insomma le tue lacrimette bianche riassume
vanessa e io dico sì proprio quelle e abbasso il capo e le spiego che
questa cose farebbe da unione tra sogno e realtà, il pompino iniziato in
sogno troverebbe la sua conclusione nel mondo reale, in un movimento
circolare certamente molto zen, e a queste mie parole vanessa sbuffa e
dice eh sì bravo, ma io che vantaggio ho nel fare questo collegamento da
interpretazione froidiana e intanto che me lo dice tira giù i miei
pantaloni della tuta con sopra scritto USA SPORT, e con l'elastico è
facile, e io le dico beh, aiuteresti il mio equilibrio interno, adesso
ho ricevuto una forte spinta yin ed ho bisogno di una spinta opposta
yang che rimetta tutto a posto e lei intanto ha aperto i boxer, nei miei
boxer c'è un foro enorme

e con le dita messe a osso di pollo lo scappella e dice, certo lo yin e
lo yang e guarda il mio pisello arrossato, così come si guarderebbe un
cane di un padrone un po' coglione e gli sorride, fa questa cosa che non
dimenticherò poi tanto facilmente, sorride non a me, ma al pisello, un
sorriso sincero, come di due amici che confabulano alle mie spalle, e io
le chiedo cosa stai facendo con il mio pisello e lei fa rientrare la
pelle e poi lo riscappella con molta dolcezza e poi sta per metterlo in
bocca, solo la punta e io le dico ti prego, senza la maglietta con i
fiori, vorrei vederti senza la maglietta e lei alza lo sguardo con
l'espressione ah ci sei anche tu? e poi molla il mio pisello e si toglie
la maglietta con i fiori e resta con il reggiseno che non è molto sexy è
nero modello matriarcale e sta per riprendere il pisello e io le dico ti
prego vorrei le

tette all'aria chinata in avanti lo riprende tra le due dita e lo
guarda, finge di annusarlo e la punta finalmente in bocca, una bocca che
davvero sapeva di sapienza e di tolleranza e io la vedevo così
rannicchiata come fanno talvolta i cani e con le tette all'aria che
crepitavano, si fa per dire, con quei turgidi capezzoli elettrici e
qualcosa dentro di me capiva che tutto questo aveva un senso, un senso
che rimbalzava dentro e poi le dico guarda che vengo, e lei allora
inizia a leccarlo tenendolo fuori e io le ripeto che guarda che vengo e
lei lo lecca più lentamente e allora io vengo a botte e dico vengo e poi
aggiungo continua a leccarlo un poco, e chiudo gli occhi e sento che lei
continua e poi riapro gli occhi e il mio cazzo è duro come prima e
vanessa ha il volto con la figura di un girasole

allora mi sveglio, sono sudato marcio, sono le tre di notte, vanessa
dorme come un ghiro, russa, e io sono completamente venuto nel pigiama

la mattina dopo le dico cazzo mai più come ieri pomeriggio, che inizi un
pompino e poi non lo finisci si creano ponti con il sogno, una cosa che
inizi nella realtà poi finisce nel sogno e le spiego la cosa dello yin e
dello yang e vanessa mi guarda male, guarda le mutande bagnate mollate
nel bidé e dice che ho dei problemi 



--

 

back    next

By Fabrizio Venerandi

 

http://www.venerandi.net