Storia banale di amore e di amicizia         di Elijah

 

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Mi apri la porta di casa.
Mi sorridi, ma vedo che sei tesa.
Come me.
E' tutto talmente irreale...non saprei spiegare come siamo arrivati a
questo punto. Qual'è stata la dinamica, il susseguirsi di eventi che ci
hanno portati qui?
Mi abbracci forte. Anche tu ti rendi conto che forse questo è il nostro
ultimo giorno da amici.
Ti stacchi da me, per chiudere la porta. Poi mi chiedi il cappotto. Dio,
quanto sei bella.
Mi chiedi se voglio bere qualcosa. Accetto. Mi porti un bicchiere di vino
rosso, forte, un vino delle tue terre.
Beviamo un sorso, ancora in piedi. Ti prendo il bicchiere, lo appoggio sul
mobile d'ingresso, assieme al mio. Ti bacio.
Le tue labbra rimangono ferme, all'inizio. Mi allontano per un istante,
poi un altro bacio. E tu adesso rispondi.
Mi prendi la testa fra le mani. Mi accarezzi i capelli. Ti abbraccio.
Ti stacchi da me, mi guardi. Mentre mi avvicino di nuovo a te, mi prendi
per mano.
"Vieni."

Ti sfili il maglione dalla testa. Sotto c'è solo il tuo reggiseno nero,
quello che ho immaginato per tanto tempo. Apri il mio cardigan, cominci a
slacciare i bottoni della mia camicia. Mi passi le mani sul petto, e poi
ci baciamo ancora.
Più forte. Le nostre lingue si inseguono, si perdono, si trovano.
Ci buttiamo sul letto. I tuoi pantaloni, i miei. Ti slacci il reggiseno,
ti sfilo le mutandine. Siamo nudi.
E adesso ho paura.

Ho paura di venire in pochi secondi, da quanta voglia ho di te, da tutto
il tempo che ho sognato di averti.
Ho paura che non ti piacerò, che fingerai di godere per non ferirmi.
Ho paura che tu ci abbia già ripensato, che abbia deciso che non è giusto
verso noi stessi. E anche verso il tuo uomo. E la mia donna.
E ho paura di perderti. Di vederti sfuggire il mio sguardo, dopo stanotte,
imbarazzata od ostile. Di farti allontanare da me quando ti vorrò
abbracciare e baciare di nuovo come un'amica.

La mia bocca è ovunque, su di te.
Le tue mani sono ovunque, su di me.
Voglio toccarti, conoscerti. Sapere com'è il tuo viso quando godi, cosa
esce dalle tue labbra. Vedere la piccola freccia della peluria sul monte
di Venere. Sentire il tuo sapore, e farti assaggiare il mio.
Voglio vedere il tuo corpo che s'inarca sopra di me, veder muovere i tuoi
bellissimi capelli.
Mi accarezzi la schiena, accompagni le mie spinte. Piego le braccia che mi
sostenevano, ti bacio, e continuo,continuo, non voglio che finisca mai.
Ti agiti, aumenti il ritmo. Di più, sempre di più. E le nostre bocche che
si staccano, per dire all'unisono, in coro, la stessa parola, ancora e
ancora, che ci porta verso l'orgasmo.
"Amore, amore, amore, amore, amore..."

Ti abbraccio, respirando ancora in fretta. Aspiro il tuo odore, ti bacio
la fronte, i capelli.
Mi accarezzi la guancia, la barba mal fatta.
Poi ti alzi di scatto. Corri nell'altra stanza. Vederti correre nuda è un
altro colpo al cuore, che quasi mi fa scordare dove sono.
Forse abbiamo tutta la notte, o forse il nostro tempo finisce ora.
Ritorni. Sei ancora nuda, e hai in mano i bicchieri di vino.
Ti accoccoli di fronte a me, mi offri il bicchiere. Beviamo. Ridiamo.
Diciamo alcune cose senza senso.
Poi sei tu che prendi i bicchieri e li metti via.
Ti stendi di nuovo su di me.
Mi baci, sai di vino e di amore.
E con una parola spazzi via ogni mia paura.

"Ancora?"


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By Elijah

 

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