Cronaca di vecchi amanti    di Op

 

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era immobile e sommariamente vestito,immerso nella lettura.
immerso nei fatti suoi e concentrato sulla trama.
lei tramava a dispetto della trama.
si distese vicino a lui cercando di distrarlo con le mani.
movimento di mani tra i capelli, veloci cerchi disegnati con il dito
sulla pelle tenera del collo, lingua nello stesso punto
e respiri all'orecchio.
lui resisteva.
il libro non veniva abbandonato.
serietà.
iniziò a mordicchiargli il mento e il profilo intero della barba
sottile, gliela bagnò leggermente di saliva seguendone il disegno
fino ad entrare appena nell'orecchio con la punta della lingua.
cedimenti.
gli infilò una mano sotto la camicia a sentire il caldo dell'addome,
sali' al petto.
si appoggiava, intanto, sempre più a lui con le gambe e
avvicinava il bacino al suo fianco.
gli abbassò il libro e, uno sguardo fugace agli occhi,
iniziò a leccargli le labbra.
sorrisi.
serietà.
si succhiò un pò l'indice, come una bambina, e poi con questo
iniziò a seguire il profilo delle sue labbra e senti' che lui cercava
di farlo entrare in bocca.
occhi chiusi, occhi aperti.
iniziò a baciarlo quando ancora la punta dell'indice stava tra
le sue labbra.
iniziarono a giocare con le lingue.
sopra di lui.
completamente sopra di lui, baciandolo.
piccolissime pause a consentire la spoliazione.
sopra di lui senza più niente a fare da velo..
vedeva il nero del suo pube a far da contrasto al roseo della sua
pelle e al biondo dei peli del suo.
erezione.
la sua presenza non poteva più essere ignorata.
si spinse contro il suo addome, le spinte del bacino
erano impresse allo stesso ritmo delle circonvoluzioni della
lingua nella sua bocca.
lui le sollevò i capelli, la tenne cosi' per un pò.
lei si mise a sedere, cavalcioni su di lui, sulle sue cosce.
mani sul suo cazzo, la destra, la sinistra.
entrambe le mani a stringerlo leggermente.
accennò appena un movimento.
abbassò appena le mani e, quindi, la pelle.
mentre una mano continuava il movimento lieve, con
l'altra prese ad accarezzarsi piano per aprirsi davanti a lui.
lo guidò, con la mano, dentro di sè e, poi,lo lasciò li', immobile,
per un secondo, due secondi, tre secondi..
sentiva che era dentro di sè e si godette la sensazione finchè non
riusci' a sopportare oltre l'immobilità.
dondolio.
si dondolò sopra di lui fino a che nemmeno questo bastò più.
vigore.
tante spinte ravvicinate e vigorose a sentire il cazzo che la riempiva
e la sua base che le stimolava il clitoride.
capezzoli.
lui iniziò a toccarglieli.
con i pollici, gli indici, e li strapazzava.
lei non sentiva dolore, era vicina all'orgasmo.
le strinse forte i polsi e le tenne le braccia distanti, lei voleva
abbracciarlo, non potè farlo e le piacque.
troia, disse lui, e lei apri' gli occhi e rise e venne.
la sollevò, usci', la girò.
lei raccolse le gambe con le ginocchia al petto,
lui non le lasciò quasi il tempo di farlo.
era di nuovo dentro.
aderiva alla sua schiena e le riprese i polsi.
le braccia di lei alzate sopra la testa, le braccia di lui
sopre quelle di lei.
il cazzo andava veloce dentro e fuori, poi piano, poi, ancora,
veloce.
le lasciò le braccia e scese con una mano a prendere bagnato, a
trasferire bagnato.
le lubrificò il  culo finchè non diventò facile infilarci un dito,
continuò finchè non diventò facile infilarcene due, finchè non
diventò facile provare ad infilarci il cazzo.
resistenza.
stava appoggiato, appena entrato, le morse il collo, la fece
rabbrividire, le respirò nell'orecchio, le sospirò all'orecchio.
cedimento.
senti' cedere le resistenze e fu dentro, un millimetro alla volta
all'inizio e, poi, tutto assieme perchè lei si spinse  a prenderlo
completamente.
dondolio sulle ginocchia; andando incontro al dolore,
il dolore sparisce.
frastuono nella sua testa.
sensazione di svenimento e di appartenenza.
lo senti' venire cosi'.
continuò ad amarlo per molti anni.
altrettanto fece lui.

 

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By Opinionipersonali