Ricordi          di Angelo in volo


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In questa lunga notte, cerco fra le coperte il tuo corpo caldo che non
c'e', riesco a trovarlo solo fra i ricordi, fra quei ricordi che
rimbalzano sui muri di questa stanza dove abbiamo trascorso i nostri
giorni piu' belli, o meglio...cosi' mi sembravano. Ricordo il giorno
che ti ho incontrata su internet la prima volta, ricordo perfettamente
la nostra prima chiacchierata, se rovisto fra le conversazioni
registrate, sicuramente la troverei, e leggendo ricorderei la
telefonata che mi hai fatto per convincermi che tu fossi donna,
ricorderei le tue prime parole, e la tua voce sorpresa quando la sera
ti ho richiamato, per risentire la tua voce, che mi risuonava dentro
come una musica nuova. Ricordo il nostro primo incontro, le mie bugie
a mia madre per raccontarle di te...Ricordo l'emozione che ho provato
quando ti ho guardata la prima volta negli occhi, e il nostro primo
bacio, cosi' pieno d'amore e di paura. Ricordo la notte, quando tu hai
mentito a tua madre per stare con me, come tante volte avevamo
immaginato al telefono, parlando della nostra prima volta, di cosa
avremmo fatto, masturbandoci come pazzi. Ricordo il sorriso beota del
portiere dell'albergo quando ci ha visti arrivare mano nella mano,
quando ho chiesto la stanza per due con letto matrimoniale, e quando
mi ha dato le chiavi della stanza. Ricordo quando nella stanza hai
voluto spogliarmi, togliermi lentamente i vestiti, baciandomi in ogni
dove, rubandomi di dosso l'odore del mio corpo, per averlo sempre con
te, quando fossi ripartito. Ricordo quando, ancora vestita, hai preso
fra le tue dolci labbra il mio pene, teso piu' che mai, e l'hai
baciato e leccato, stuzzicandomi i testicoli con le dita. Ricordo
quando ti ho fermata, ormai prossimo all'orgasmo, e ti ho presa in
braccio portandoti sul letto,e lentamente ho spogliato il tuo corpo,
stampandomi la sua forma nei miei occhi.Ricordo il sapore dei tuoi
uomori vaginali sulla lingua, e la consistenza del tuo clitoride fra
le mie labbra, mentre nelle orecchie risuona ancora l'urlo del tuo
primo orgasmo. Ricordo quando ti ho penetrata, lentamente, per non
farti male, e la tua smorfia di dolore quando ho rotto l'imene, e
l'espressione di piacere dipinta sul tuo volto quando ho iniziato a
muovermi, mentre con le labbra ti succhiavo i capezzoli,
alternativamente. Quando ho avuto il mio orgasmo, in contemporanea del
tuo, ho visto le stelle e la mente si riempiva di suoni incredibili,
mentre poi una dolce stanchezza s'impossesava di noi, e ci siamo
addormentati cosi', con il mio pene ancora custodito nella tua vagina,
e con le mani che si stringevano. Ricordo il mattino dopo al mare,
quando ridendo mi hai detto che mi avresti insegnato a nuotare, di non
aver paura. Ricordo la stazione la sera, quelle lacrime sul tuo viso
mentre ti dicevo addio, e ricordo le mie lacrime, che ancora scorrono
adesso, mentre mi ricordo di te.


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Volo sempre sulle ali della fantasia, alla ricerca di una terra sconosciuta, dove posso vivere felice...

Angelo in volo

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