Stupro..... involontario  di Giomayo

 

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Eccomi al mio secondo racconto: dopo "Singolare e choccante
 prima esperienza" nel quale ho narrato una mia esperienza
veramente vissuta, questa volta voglio proporre una vicenda
frutto di fantasia.
Ammetto che l'imput mi é stato dato da un racconto dal titolo "Il maniaco"
(o qualcosa del genere) apparso sul newsgroup qualche
mese fa: leggendolo, mi sono resoconto che proprio alcuni giorni
prima mi ero venuto a trovare in una situazione che, sia pure in
teoria, avrebbe potuto evolversi come nel citato racconto....
In effetti io mi ero recato a casa di una vecchia amica (ed ex collega)
molto più giovane di me per recapitarle alcuni grossi e pesanti colli
di generi alimentari, quando ci accorgevamo che qualcuno si era
introdotto furtivamente in giardino: grande lo spavento, soprattutto
da parte della mia amica, giustamente terrorizzata dall'idea che
l'intruso avrebbe potuto far del male a Simona, la sua adorata
bimba  di 4 anni che stava dormendo, ignara, nella sua cameretta !
La nostra pronta reazione (una "rumorosa" apertura della porta che conduceva
al giardino e grida di "al ladro !al ladro !") mettevano
per fortuna in fuga il malvivente.
Ecco però che, leggendo quel racconto, mi sono ritrovato, quasi
senza volerlo, a pensare "cosa sarebbe potuto succedere se....
questo tizio si fosse introdotto in casa... e se si fosse rivelato
non un "semplice" ladro ma anche un maniaco...?..."
Mi sono .... immedesimato... e ho galoppato con la fantasia....
immaginando un mio coinvolgimento diretto....
In assoluta sincerità ancora oggi non so dire se una simile
esperienza sarebbe stata vissuta da me come un incubo, un
qualcosa di orrendo e spaventoso, oppure come una ghiotta
occasione.....
Sia come sia, la mia fantasia ha immaginato quel che segue
(ho modificato i nomi ma non l'ambientazione, mentre la
collocazione temporale é dei giorni nostri)
STUPRO INEVITABILE : UNA SERATA CON MARIKA
Marika é ormai una amica di famiglia. E' una bella ragazza, ormai
donna, di 37 anni, mamma di Simona, una deliziosa bimbetta.
Ho conosciuto Marika sul lavoro, quando lei é stata destinata
ad operare nell'ufficio di segreteria del nostro Direttore generale,
del quale io ero praticamente il braccio destro.
Anche perché io frequentavo assiduamente il suo ufficio, la
collaborazione professionale con Marika si é presto trasformata,
direi fatalmente, in amicizia.
La nostra, però, é sempre stata una amicizia vera, cioé mai inquinata
da risvolti sentimentali o sessuali, anche perché gli oltre 20 anni di
differenza d'età tra me e lei hanno sempre costituito, magari
inconsciamente (?) , una sorta di barriera.
Io sono ormai in pensione (mi sono ritirato dal lavoro con i fatidici
40 anni di contributi ma ho inziato giovanissimo, non avendone
ancora 60), lei si é sposata cinque anni or sono, ma l'amicizia non é
scemata, anzi daqualche tempo anche mia moglie ha conosciuto
Marika e ne é diventata amica:
spesso andiamo a cena (assieme a Gianni, suo marito, ed alla
piccola Simona) oppure al supermercato per acquisti.
A spingermi a casa di Marika é stata proprio mia moglie, che ha
voluto che consegnassi a casa sua alcune sporte di provviste,
in considerazione del fatto che l'abitazione di Marika é assai
scomoda, un pò fuori mano, e non raggiungibile in auto ma solo
a piedi lungo una faticosa scalinata in mattoni.
Sono appena le 17.30, la primavera ancora non é arrivata, ed é
ormai praticamente buio, quando concludo l'operazione.
Mi trovo dunque a casa di Marika, che ha il marito fuori città per
lavoro ed é sola in casa con la bimbetta febbricitante (ora sta
dormendo nella sua cameretta) ed ho appena accettato il suo
invito a sedermi un attimo perriprendere le forze e sorseggiare
un drink.
Come "premio" per le mie fatiche, scherzosamente, Marika mi
offre l'opportunità di assistere ad un filmino girato in occasione
delle vacanze estive, dicendomi con fare ironicamente malizioso
"così potrai vedermi in tutto il mio splendore mentre indosso
un minuscolo costumino"
Accetto con entusiasmo, anche perché in effetti l'idea di vederla
in costume da bagno non mi spiace affatto, e Marika si alza per
introdurre la videocassetta, quando.............
[A questo punto  in realtà abbiamo avvertito la presenza di un
 intruso in giardino, poi fuggito alle nostre grida; la "fantasia"
invece....... mi fa vivere l'esperienza che vado a raccontare di
qui in avanti...]
Una voce estranea ci gela.
"Fermi e zitti o sarà peggio per voi"
L'uomo parla con estrema freddezza, senza tradire emozioni.
Marika lancia un urlo mentre io guardo l'intruso che, incappucciato,
ci tiene sotto mira mentre aggira lentamente il divano per portarsi
davanti a noi a ridosso della poltrona, un paio di metri lontano.
" Prenda pure soldi e gioielli ma non ci faccia del male !" riesce ad
articolare, pur sconvolta, Marika.
"Tranquilli " la lo sconosciuto " non sono un assassino, se farete
esattamente quello che vi dico non si farà male nessuno, anzi... !"
Li per li non riusciamo ad interpretare il senso di quell' "anzi" ma
ben altri sono al momento i pensieri che attraversano la nostra
mente.
Vista la nostra remissività, l'individuo prosegue con tono più soft ,
rivolgendosi a Marika "così va meglio ! ora ti siedi accanto a tuo
padre buona buona e, se volete che non faccia del male alla
bambina, mi state ad ascoltare con attenzione"
Marika subito reagisce " La bambina non la tocchi perché
altrimenti ti strozzo con le mie mani...... "
Anch'io cerco di intervenire " se la tocchi..." ma lui mi impedisce di
proseguire e, ora con voce dura e quasi metallica, senza scomporsi
più di tanto, ci espone il suo.... programma " non sono un assassino
e non vorrei esser costretto ad iniziare stasera..... voi dovete, buoni
e silenziosi, darmi tutti i soldi che avete in casa, i gioielli non mi
interessano, ma prima ancora dovete farmi divertire...... a me piace il
sesso, anche se fatto dagli altri.... quello che io voglio, se ci pensate
bene, non é la fine del mondo...  forse non violenterò la signora, che
pure non é da buttar via,.... però dovete fare ciò che vi dico senza
fiatare!"
Marika, terrea, tenta di replicare " non se ne parla neanche... "
Imperturbabile, l'uomo si alza e fa l'atto di recarsi nella stanza della
bambina non senza minacciare " fate come volete, vorrà dire che vado
a destare la bambina e poi la condurrò qua e starà a vedere anche lei "
" No, questo propiro no !" insorge Marika
" E allora forza, io mi siedo in poltrona e voi fate ciò che vi dico ! del
resto non vi farò fare niente che già non fate con i rispettivi partners..
anche se capisco che tra padre e figlia certe cose non si dovrebbero
fare.... ma, ammettendo che non l'abbiate mai fatto, vedrete che alla
fine vi divertirete... !" e giù una agghiacciante risata di scherno.
Ormai io e Marika non abbiamo più alcun dubbio circa le intenzioni
dell'intruso, il quale evidentemente é convinto che siamo padre e
figlia.
Ci guardiamo un attimo negli occhi, ma probabilmente due motivi
ci inducono a tacere la nostra vera identità : in primis il terrore di
contraddire lo sconosciuto...e poi la segreta speranza che
credendoci padre e figlia l'uomo possa mitigare le sue pretese e
magari  non ci imponga atti troppo spinti....
" E se arriva la bambina ? " si preoccupa Marika.
" Giusto, se fate i bravi, ti consento di chiudere a chiave la porta
della stanza "
" Grazie " replica sarcastica Marika, che si avvia in direzione
della cameretta seguita a vista dall'uomo.
Un attimo e la porta é chiusa a chiave: ora l'uomo, senza perdere
ulteriore tempo, si siede in poltrona e da il "via"
"adesso cominciamo a fare sul serio, dunque, vediamo, per iniziare
direi che un bel bacio sulla bocca, appassionato, ma proprio ben
dato, con la lingua in bocca.. si.. può essere un buon antipasto...
allora che aspettate ? "
Io e Marika, che ci troviamo seduti fianco a fianco sul divano,
ci guardiamo negli occhi e ci capiamo al volo.... la minaccia é reale...
non possiamo certo sottrarci... soltanto un improbabile intervento
esterno potrebbe modificare la situazione e trarci d'impaccio !
Mi sento veramente frastornato : certo, Marika é ancora una
donna giovane e piacente, qualche volta, in passato, l'ho guardata
con occhi non proprio innocenti, ma mai e poi mai avrei immaginato
che un giorno.....
Questi miei pensieri vengono presto interrotti dall'uomo che sta già
per spazientirsi e alllora io mi accingo a baciare la donna, mi
 protendo verso di lei e poi accosto la mia bocca alla sua : da
anni non scambiavo un bacio di questo tipo con mia moglie e non
so neppure se sto baciando come si deve o se sono maledettamente
maldestro...
Comunque sia, la faccenda non é poi male e, devo dirlo, questa
effusione sta procurandomi un sottile eccitamento più che altro
psicologico.
Marika é certamente più allenata di me quanto a baci e, forse, ci sta
mettendo anche un minimo di impegno: insomma, apprezzo davvero
 la sua lingua che, insinuatasi nella mia bocca, avviluppa la mia !
Presi dal bacio, quasi non ci rendiamo conto del tempo che trascorre
ma naturalmente l'uomo ci impartisce ulteriori ordini.
" Alzatevi in piedi e accostatevi.. o meglio mettetevi uno di fronte
all'altro e ponete i vostri corpi a contatto, poi abbracciatevi stretti e
riprendete a baciarvi "
Mi alzo, tosto imitato da Marika, poi timidamente accosto il mio
corpo a quello di lei e, dopo aver ripreso a baciarla, pongo le mie
braccia al collo della donna e lei immediatamente ricambia il gesto.
L'uomo si rende conto che il mio corpo non aderisce a quello di
 Marika ma lo sfiora soltanto e allora, contrariato, ci fa "a non ci
capiamo e sarà peggio per voi ! ho detto che dovete accostare i
vostri corpi e starvene stretti e così dev'essere! capito ?! voglio che
 tu, cara, senta il cazzo di tuo padre quando si indurirà... intesi ? "
L'uomo calca la voce sulla parola "cazzo"... ormai stiamo scivolando
verso la volgarità.... d'altronde null'altro ci si poteva attendere....
Noi non replichiamo ma siamo costretti ad ubbidire: ecco dunque
che io mi avvicino e faccio aderire completamente il mio corpo a
quello della mia occasionale compagna, poi ci abbracciamo stretti e
riprendiamo a baciarci.
Non sono assolutamente eccitato sessualmente per cui di certo
il mio uccello non si fa sentire più di tanto, anche se immagino
che il volume dei miei genitali bene o male sia avvertito da lei.
In questo stesso attimo, mi ritrovo a pensare che prima o poi
dovrò esibirmi in qualche atto sessuale concreto e che dovrò per
 forza mostrare i miei genitali, il mio membro..... e sono turbato,
anche perché sono ben conscio che le dimensioni del mio uccello
sono assolutamente normali, anzi forse addirittura sotto la media,
e l'idea di doverlo oscenamente mettere in mostra, e per di più ad
una donna che frequento abitualmente, beh, non mi entusiasma
affatto !
" come ti chiami, donna ? " chiede l'uomo
" Marika " risponde lei, interrompendo il bacio
" e tu ? "
" Giorgio" rispondo
" allora, Marika, lo senti il cazzo di Giorgio...ah.. scusa...
dimenticavo.. lo senti il cazzo del tuo papà ? "
"Ma veramente..... " fa lei
" Ho capito, ce l'ha ancora mollo... allora.. vediamo... rimanete
 così ma tu, Giorgio, metti le mani dietro la schiena, mentre tu,
 Marika, senza scostarti da lui, ti togli la camicetta"
L'impresa non é facilissima, comunque Marika ci riesce ed ora é
di fronte a me, in reggiseno.
Ovviamente non posso fare a meno di guardare il ben di Dio che
é li, a pochi centimetri dai miei occhi... e la cosa non mi dispiace,
visto che si tratta di un seno apprezzabile, dalle dimensioni
notevoli ma non eccessive e, ad occhio e croce, ancora ben sodo.
Ma la situazione é quella che é, l'età pure, ed il mio membro ancora
non si é svegliato !
L'uomo si avvicina e, constatato che noi ci sfioriamo appena, si
 pone alle mie spalle e spinge con una certa forza il mio corpo
contro quello di Marika, con l'evidente scopo di far aderire sul
serio i nostri corpi
Questa volta sento che i miei genitali sono prepotentemente
 premuti contro il ventre di Marika e mi viene spontaneo sussurrarle appena
:
"Ma (Ma e Gio sono le ovvie abbreviazioni usualmente adottate
 tra me e Marika, confidenzialmente) scusa.. io non vorrei... "
" Si, lo so " é la sua laconica risposta
" Ragazzi, staccatevi, ora, Marika, ti volti e tu, paparino, sganci il
reggiseno !"
Dopo un attimo di perplessità, ecco che lei si volta ubbidiente
ed  io, con fare un pò incerto, posso slacciare l'indumento.
Se ne sbarazza ma subito dopo pone istintivamente le sue mani
a protezione del seno nudo.
" Marika, dai, ora fatti un pò vedere... girati... da brava...
si.. così.. e ora forza, metti un pò le mani dietro la schiena e
facci vedere bene le tette "
Lei fa come le é stato richiesto e ora, in quella posizione, i seni
sporgono apparendo ancora più grossi ed invitanti.
" Ora occupati dei capezzoli di tua figlia "
Mi avvicino e comincio a stropicciare fra le dita i capezzoli,
alternandomi dall'uno all'altro, ed in breve me li ritrovo entrambi
del tutto eretti.
" Ora leccale le tette, succhia, dai, datti da fare " la voce
dell'uomo comincia a tradire una certa eccitazione.
Prendo allora a lavorare alacremente con le labbra e con la lingua
su tutta la superficie delle mammelle, soffermandomi di tanto in
tanto a stuzzicare i due rossi boccioli che, sempre imperiosamente
eretti, paiono gradire queste ulteriori attenzioni.
" Non male " commenta l'uomo, che aggiunge "il nostro vecchietto,
o meglio il suo cazzo, ora dovrebbe dare qualche segno di
risveglio..... il mio é già ben desto..." e giù una risata.
" Devi far eccitare tuo padre, dai " insiste l'uomo.
Io comincio ad essere assalito da un fortissimo dubbio : riuscirò
ad eccitarmi veramente, considerato che mi trovo sotto la minaccia
di una pistola, sotto gli sguardi di uno sconosciuto, e che sono
alle prese con una delle mie più care amiche.... per certi versi quasi
una sorella minore.... ?
Penso alla cosa e mi rendo conto che si, sono eccitato, ma appena
appena....
" Allora, vediamo, tu paparino, togliti camicia e maglietta sino a
rimanere a torso nudo... si così.. (io ho già eseguito).. ora metti le
mani dietro la nuca e non muoverle fino a che non te lo dico io...
bene... ora tocca a te, Marika, dunque, hai una gonna molto corta
ma vorremmo vedere meglio le cosce.. tirati un pò su la gonna,
dai, facci vedere le mutandine "
Come lei esegue, appaiono ai nostri occhi due stupende cosce
(che in verità io conosco piuttosto bene anche perché Marika
era solita indossare minigonne piuttosto ridotte... anche in ufficio)
 ma anche un basso ventre invitante, coperto da un paio di
 mutandine di colore bianco piuttosto minuscole...
Nell'attimo in cui si svelano, le mutandine appaiono un pochino abbassate,al
punto che, lateralmente, si intravvede qualche
ciuffetto di peli castani.
" Belle gambe, belle davvero.. complimenti ! " fa l'uomo, che
 aggiunge "rimani così, con la gonna bene in alto, facci
vedere bene... uhuhhh ma che vedo ? guarda guarda....
la tua fica se non sbaglio é ornata da peli castani... !"
Marika abbassa lo sguardo e si rende conto che quanto
 affermato dall'uomo é proprio vero ed allora, velocissima,
si affretta a sistemare meglio le mutandine, poi abbandona
la gonna, che ritorna nella normale posizione.
" Per il momento non ti faccio togliere la gonna... son
 bravo no ? però ti togli immediatamente le mutandine ! "
 sghignazza lui.
Questa volta le gote di Marika si imporporano lievemente,
poi la ragazza ha come un gesto di stizza, sibila un quasi
 impercettibile            "verme schifoso" ma subito dopo
esegue ciò che le é stato chiesto e, evitando di mostrare le sue
intimità, si abbassa le mutandine e poi le getta sul divano,
dove vanno a raggiungere il reggiseno.
"Oggi mi sento davvero magnanimo....... ti consento di
rimetterti le tue mutandine... "
Interdetta, Marika raccoglie l'indumento e le reindossa sotto i
nostri occhi facendo ben attenzione ai movimenti e riuscendo
anche stavolta a nascondere fica e culetto.
Qualche attimo di silenzio, poi un nuovo ordine, perentorio
" Marika, ora devi accarezzare il tuo paparino, iniziando dal
 petto, poi passi al ventre e per finire scendi ancora... si.. hai
 capito bene proprio laggiù dove dovrebbe pulsare il suo sesso... "
Silenziosa ed apparentemente remissiva, Marika mi si avvicina,
mi sussurra appena " non posso non farlo " poi, sotto lo
sguardo attento dell'uomo, prende ad accarezzarmi il petto nudo.
Dopo qualche secondo, Marika é invitata ad occuparsi dei
miei capezzoli... e lei, come un automa, segue le istruzioni, mi
accarezza morbidamente il petto ancora per qualche secondo,
poi passa a sfiorarmi i capezzoli, indi scende ancora un pochino,
si sofferma sulla pancia un pò prominente, poi, giunta
all'altezza dell'ombelico, si ferma.
" Coraggio, Marika, ormai sei vicina....scendi un pochettino..."
 Turbato come non mai, i miei occhi non riescono ad
abbandonare il movimento delle mani della donna, mano
a mano che si avvicinano al mio pube: emozionatissimo, mi
accorgo che il mio membro sta diventando turgido.
Ma la mano di Marika ora si é immobilizzata.
L'uomo si rende conto che Marika sta prendendo tempo e
allora le ricorda " dai, fai la brava, toccalo anche li tra le gambe....
accarezzagli le palle... il cazzo... e ricorda che per ora puoi farlo
al di sopra dei pantaloni.... e ricorda anche che di la c'é tua figlia
e che la lasciamo in pace solo se tu fai un bel lavoro..."
Ci siamo, Marika non può tergiversare oltre, un attimo ancora
e poi le sue mani si posano sulla piccola protuberanza che il
mio uccello, ormai quasi completamente eretto, forma sul
davanti dei calzoni.
Io mi sento venir meno... mi rendo conto che sono anni che
una mano femminile (che non sia quella di mia moglie) mi palpa
il sesso.... ed ora riassaporo tutta l'emozione di un tale contatto,
quasi fossi un ragazzino alla primissima esperienza.
Marika ormai non può non sentire che il mio uccello risponde
a quel trattamento osceno e che ora tende vistosamente la
stoffa dei calzoni: passa, ripassa, friziona, accarezza, usando
entrambe le mani, una posizionata sopra l'uccello, l'altra più giù,
attorno ai testicoli.
A me pare che la donna stia dandosi da fare più ancora di
quanto potessi prevedere, ma anche se forse il suo
comportamento é dettato dalla minaccia dell'uomo riguardo
 Simona, anche in lei sta facendo capolino un minimo di
eccitazione......
Improvviso ma non proprio inaspettato, giunge il nuovo
ordine
" lascialo in mutande, sbottonagli i pantaloni e levaglieli "
Pronta, senza esitare, Marika esegue, fa scorrere lo zip in basso,
poi sbottona l'unico bottone e voilà i miei calzoni sono belli che
aperti e scendono, aiutati dalle mani della donna, che poi me li
toglie del tutto.
Ora indosso soltanto lo slip, ma l'uomo vuole che ci togliamo
anche scarpe e calze.
La situazione ora é questa : io, con le mani dietro la nuca, sono
coperto dal solo slip e, visto che ormai il mio membro ha
mantenuto quasi tutto il suo turgore, la protuberanza che si forma
sul davanti dell'indumento é abbastanza evidente... mentre
Marika indossa soltanto le mutandine e la minigonna, per cui
ad ogni movimento corrisponde un eccitante ma non eccessivo ballonzolamento
dei seni.
" Sedetevi sul divano ed accarezzatevi sopra le mutande... si.....
proprio così, avete capito bene......masturbatevi a vicenda... !"
Mi siedo, presto raggiunto da Marika e, prima di dare inizio
alla serie di carezze intime che dovremo scambiarci, ci guardiamo
negli occhi con sguardi che esprimono tutto il nostro sconcerto,
poi io rompo il silenzio carico di tensione e faccio a Marika
" scusa, Mà, mi spiace... anzi.. no.. non so come dire...."
e lei " capisco... capisco.... anche io.. sai... che vuoi che ti
dica... dai... comincia tu !"
Spronato da quest'ultima frase, mi avvicino e porto le mani sul
 basso ventre di lei, a sfiorarle le mutandine.
Il mio intento é quello di muovermi con la massima dolcezza:
quasi timidamente le mie mani si posano sulle gambe della
donna, dapprima appena sopra il ginocchio, poi risalgono
alle cosce.
Lei tiene le gambe leggermente dischiuse ed io, dopo una serie
di carezze all'esterno delle cosce,non posso evitare di portare
le mie mani all'interno, vicine alla fica....
I miei massaggi, che cerco di rendere simili a sfioramenti,
sembrano procurare alla donna un non troppo dissimulato
languore, visto che ora sta divaricando leggermente le gambe
come per lasciarmi tutto lo spazio necessario per andare
più oltre....
"Dai, anche tu... " sono ora io a cercare il conforto delle
mani di lei...
"si, a questo punto..... !" mi risponde, e subito si mette a sua
volta all'opera.
Ancora una volta avverto le sue mani sui genitali, solo che
adesso soltanto il sottile tessuto dello slip si frappone tra la
mia carne pulsante e le mani di lei... e la sensazione che me
ne deriva é decisamente sublime.
Ormai siamo entrambi preda della libidine, inutile negarlo.
Mentre le mani di lei vagano, biricchine, sul mio slip, le mie
sono ora quasi sulla fica di lei; dopo essersi soffermate sui
peli che fuoriescono dai lati delle mutandine, ora eccole "lì".....
Sempre rimanendo al di sopra delle mutandine, cerco con le
dita la fessura e separo le grandi labbra attraverso il tessuto.
Avverto in zona un pò di umidità.... ed un fievolissimo gemito
di lei...
La guardo in volto e mi rendo conto che sta abbandonandosi
alle mie manovre: tiene gli occhi chiusi ma ha le narici dilatate
e le labbra leggermente aperte... e poi il suo respiro mi pare
più affrettato...
Intensifico il massaggio, cercando la clitoride, ma intanto
assaporo a mia volta le palpazioni di Marika: i suoi otcchi
leggeri mi procurano brividi alla schiena.
Desidero che continui a stuzzicarmi così e al tempo stesso quasi
 me ne vergogno e sono tentato di fermarla... poi penso all'uomo
che ci tiene in pugno e mi rendo conto che - lo si voglia o no -
non possiamo sottrarci
Ora Marika, sempre attraverso gli slip, sta serrandomi l'apice del
 pene tra pollice e indice, con stuzzicante abilità.... ed il mio arnese
cresce ancora, vuoi per via del trattamento manuale cui é oggetto,
vuoi perché tutto il mio essere é investito da una marea di libidine
che deriva dal rendermi conto che ho tra le mani nientepopodimeno
che... la fica di Marika !!
Lei intanto non molla, continua a stuzzicarmi l'uccello, me lo
stringe con una passione ed una voglia sempre più evidenti...
la sua mano sta ora palpandomelo tutto, da cima a fondo... ed io,
con le gambe ormai piuttosto divaricate, mi abbandono senza
ritegno a queste manipolazioni pensando tra me e me che se
continua così non resisto più per molto !
Un pò egoisticamente, interrompo le carezze che stavo prodigando
alla donna per assaporare meglio il piacere che sta per invadermi.
Bastano ancora due tocchi ed ecco che arriva l'orgasmo:
mi contorco, mugolando, ed ecco che Marika lascia la presa,
 forse temendo che l'incappucciato non gradisca questa
"conclusione" ma a questo punto sono io ad implorare Marika
 " no.. così no... non lasciarmi proprio ora !"
Rendendosi conto che comunque é troppo tardi per impedire che
 io sborri, e forse per evitarmi l'umiliazione di una eiaculazione non
accompagnata da almeno un tocco, un contatto, una carezza, ecco
che Marika, prontamente, pone nuovamente le sue mani sui miei
slip proprio dove il mio uccello sta vibrando ed ecco che io
me ne vengo...
La quantità di seme che erutto dev'essere non poca, dal momento
che in un attimo i miei slip ne sono abbondantemente cosparsi ed
il liquido impregna visibilmente il tessuto.
Marika (che più da amante che da semplice amica ha lasciato una
sua mano in loco per tutto il tempo in cui il mio uccello é stato
 scosso dalle contrazioni dell'eiaculazione) non può evitare che la
 mano le si bagni sia pur superficialmente.
" Se non sbaglio, il paparino ha sborrato eh ? ma io non ti avevo
 dato il permesso...! vabbeh forse meglio così, ci sarà più da
divertirsi tra un poco, quando dovrai avercelo duro e non ci
riuscirai.... dunque, Marika, ora ti voglio nuda, completamente....
togliti la minigonna.... bene... brava.. ora via le mutandine.......
porgile a me... !"
Come lei glie le porge, lui me le getta proprio in faccia,
come per sfregio, ma io per un attimo posso sentire il profumo del
sapone intimo di Marika.
Neanche il tempo per assaporare la visione di lei nuda, della sua
 fica che finalmente mi appare, pelosa quanto basta, in tutto il suo
splendore, che già arriva l'ordine per me..
" Giorgio, ora la devi far godere, usando le mani e la bocca !"
Anche per non cacciare Marika in un inutile imbarazzo, evito di
 chiederle la"autorizzazione" a proseguire: d'altronde cosa avrebbe
 potuto dirmi ? un "no, ti prego, non farlo..." inutile quanto
 bugiardo ? oppure un silenzio-assenso colmo di significato ?
Le gambe di lei si aprono spontaneamente mentre passo una mano
 sul suo ombelico prima di scivolare più giù : se prima l'avevo appena
sbirciata, ecco che ora la fica di Marika mi si para in tutta la sua
indicibile bellezza ! Marika ha una fica da premio, grande, ben
 "sbocciata", completamente aperta alle mie dita impazienti,
 contornata da una giusta quantità di pelo castano.
Mi ritrovo a toccare una passera polposa, setosa, profumata e
 bagnata, direi molto bagnata....... ed immagino il suo imbarazzo :
cosa posso pensare trovandola così eccitata ? una puttanella,
 una troietta ?
Tocco, e mi sbalordisco a come quelle grandi labbra mi attirano
 nel profondo.
Vedo anche la clitoride: bellissima, scura e super-eccitata !
Istintivamente, Marika comincia a roteare il bacino lentamente
emettendo sommessi mugolii.
Per un attimo la situazione sparisce dalla mia mente :
Marika é davvero bellissima, possibile che in tutti questi anni
 mai avessi seriamente pensato a lei in questa ottica ?
Mi posiziono in ginocchio, avvicino la mia bocca al suo sesso,
che inizio a baciare teneramente per qualche istante, poi
 percorro avanti e indietro la fessura con la lingua.
Marika sta sciogliendosi dal piacere, ad ogni leccata si apre e
si bagna sempre di più; delicatamente prendo le grandi labbra e
le divarico al massimo, ora la mia lingua penetra a fondo mentre
le dita titillano la clitoride: le due azioni, congiunte, fanno
contorcere e gemere Marika, che ormai sembra avere perso
ogni ritegno....
La vedo godere, e questo eccita anche me: malgrado la
 recente ed estenuante sborrata, mi accorgo di avere l'uccello
 semirigido.
Riprendo a massaggiarle la clitoride sempre più velocemente,
 seguendo il ritmo del suo respiro sino a quando lei apre, anzi
spalanca quanto più le é possibile le gambe e sibila
 " ooohhh.. si....più forte... sto per.....si... dai.... non smettere
........si...ahahah... siiiiii...."
I suoi umori mi stanno bagnando la mano, mentre i suoi profumi più
 intimi si diffondono nell'ambiente....
Subito dopo, senza aggiungere parola, Marika si allontana
 leggermente da me abbassando gli occhi, forse vergognandosi
di essersi lasciata andare !
Guardo in direzione dell'incappucciato e vedo che é fortemente
eccitato: una protuberanza non da poco gli deforma il davanti
dei pantaloni.
Notando che lo sto guardando tra le gambe, l'uomo mi fa " vedi, io ce l'ho
duro, ma sto ai patti....per ora non tocco la tua figliola... vedi come ce
l'ho grosso ? vuoi toccare ? fai pure !"
Io non so come reagire, anche perché tutto mi sarei aspettato fuorché una
tale richiesta, ma alla fine me ne esco con un ridicolo "no...no..
grazie..." al quale lui, ridendo, ribatte "fai come credi ma
se non me lo vuoi toccare tu vorrà dire che me lo toccherà tua figlia !"
Immediata la replica di Marika " avevi detto che non mi avresti
violentata.... "
"Si, a parte che ho detto "forse"... l'ho chiesto a tuo padre... ma se lui
rifiuta.... devi farlo tu....!"
Marika mi implora " Gio, ti prego, fallo tu... altrimenti io..... proprio
non me la sento.... "
Fortunatamente per me, l'uomo cambia repentinamente idea.....
"No, per ora meglio di no.... passiamo a cose più interessanti.. "
Dopo un minuto di silenzio assoluto, la tensione é rotta dalla voce
dell'incappucciato " Dunque, procediamo ..... Marika, da brava,
inginocchiati tra le gambe di tuo papà e, senza usare le mani ma
utilizzando soltanto il viso e la bocca, baciagli i genitali da sopra
lo slip: quando lo sentirati ben duro, me lo fai sapere !"
Marika esita, l'uomo le ricorda che non ha scelta (" ricordati sempre
della tua bimba....") e allora la donna, rapidamente, si pone prona
tra le mie cosce e la sua testa procede verso il punto dello slip, un
pò gonfio, che nasconde il mio sesso.
Immagino che in questi attimi Marika stia pensando al modo
migliore per procurare l'effetto voluto nel minore tempo possibile
ed evidentemente decide che comportarsi da femmina esperta
sia la via preferibile.
Anch'io spero di riuscire a lasciarmi andare per poter
accontentare l'uomo e accelerare i tempi per poter uscire
dalla pesante situazione...
Ora il viso della donna é a contatto col mio slip, guardo in
basso e posso vedere come lei stia utilizzando la lingua, con
la quale preme ripetutamente sul tessuto ancora umido del
mio seme.....
Io sto rendendomi conto che Marika non possa non avvertire
il sapore o almeno l'odore del mio sperma.... e questa ovvia
ma un pò perversa constatazione mi aiuta a ritrovare il pieno
eccitamento.
"Marika, allora, a che punto é l'erezione di tuo padre ? "
" Direi.... benino  "
" Bene, allora tocca a te, paparino bello, ora ti alzi e ti
togli anche lo slip, così tua figlia poitrà vedere i tuoi
tesori nascosti "
Ecco, ci siamo, il momento che temevo é giunto.... si,
é vero, sapevo sin dall'inizio che sarebbe finita così, ma
mi rifiutavo di pensarci....
Inutili anche le riflessioni più "razionali" del tipo: siamo
nel terzo millenio, le nudità imperano dappertutto, cosa
mai sarà doversi spogliare ? mica la fine del mondo !
Tutto giusto, tuttavia l'altra faccia della medaglia é per
me prevalente : mi vergogno e mi imbarazzo tantissimo
pensando di esser costretto a mostrare i miei genitali ad
una "amica", ad una giovane donna che certamente
continuerò a frequentare in futuro, con la quale non avrò
più alcun rapporto sessuale ma che, quando avremo
occasione di rivederci, non potrà non andare col ricordo
ai fatti di questo pomeriggio, non potrà non rivedermi
nudo...... e, dal momento che sono particolarmente
sensibile a queste situazioni, non riesco a decidermi ad
ubbidire....
Vista la mia indecisione, l'uomo pensa bene di ricordarmi
che la conseguenza é quella che ben conosco, ed allora
ecco intervenire Marika " Giorgio, no, ti prego, obbedisci !
dai.. ti scongiuro....é perché hai soggezione di me ? si, va
bene, ti capisco, però anch'io sono nuda......dai... ti prego !"
Rabbiosamente, afferro gli slip e me li tolgo velocissimamente,
però subito pongo le mani a coprire l'essenziale.
" No carino, ora tu metti le mani dietro la nuca a ti volti
bene verso di noi e soprattutto verso tua figlia !"
La nuova posizione mi mette ancor più a disagio: ora nulla
può nascondere il mio uccello.... me lo guardo e lo
percepisco oscenamente esposto, eretto quasi del tutto,
ancora cosparso di seme ormai secco.
Per evitarmi finché possibile l'umiliazione, Marika se ne sta
con gli occhi bassi........
" No, marika, così ovviamente non va bene.... devi guardare
il tuo papà e cercare di farglielo allungare al massimo....
ti posso anticipare, ma già lo saprai, che tra le gambe il tuo
caro paparino non ha un granché.... dovrai accontentarti...
é corto e tozzo.... ma ora forza, guardalo e poi datti da fare
per portarlo al limite..... anzi, mi é venuta un'idea.... ho visto
sul tavolo un metro da sarti... ebbene con quello sai che fai?
gli prendi le misure.... poi mi dici quanto é lungo e quanto fa
di circonferenza.... d'accordo ?"
Come mi rendo conto che Marika sta alzando lo sguardo su
di me, chiudo gli occhi... sono attimi per me di indicibile
imbarazzo.... non so esattamente cosa la donna stia facendo
ma immagino che si sia impossessata del metro e che stia
per dar corso agli ordini dell'uomo per cui tra poco ....
Un brivido mi percorre quando mi sento impalmare i
testicoli..... poi avverto il contatto delle mani di lei sulla
mia pelle..... si, sta proprio misurandomelo.....
Marika ovviamente cerca di sbrigarsi il più in fretta possibile
e in effetti i suoi toccamenti sono durati pochi secondi....
" Allora ? come sono le misure ? " chiede l'uomo
" tra i 12 e i 13 di lunghezza e altrettanti di circonferenza "
" Davvero poco.... però Marika, perché non facciamo
un patto io e te.... secondo me non é ancora al massimo
delle sue dimensioni..... se riesci a farglielo allungare di
diciamo 5 centimetri.... no, sono magnanimo... se riesci
a farglielo venir duro sino a che raggiunga i 15 centimetri
ti do la mia parola d'onore che non ti costringerò ad
avere rapporti con me... intesi ? "
Pur non replicando, Marika implicitamente accetta la
scommessa, visto che, abbandonato il metro da sarto,
torna ad occuparsi di me !
I toccamenti di Marika sono ora davvero insistenti, come
se la donna volesse delicatamente valutare le dimensioni
dell'intero mio apparato sessuale....
Mi lascio andare.... al diavolo il pudore e l'umiliazione ! ora
provo soltanto una sensazione di dolce abbandono....
Guardo giù e vedo la mano di Marika che mi cinge l'uccello
mentre sento l'altra mano scorrermi dietro, lungo la riga
dei glutei, ed insistere delicata.....
Ora la mia erezione é al massimo, mi rendo conto che
più di così.... é impossibile..... anzi il rischio é che non
riesca a trattenermi.... per cui avverto Marika " più di
così non credo...... "
Lei naturalmente comprende, mi abbandona solo un attimo
per  prendere il metro, poi rapidissima mi misura.......
Marika da il suo respondo : " é 15...  é 15 !! "
L'uomo non crede al verdetto e decide di ripetere con
le sue mani la misurazione
" devo controllare "
Provo un senso di imbarazzo un pò particolare quando
avverto le mani di lui che mi toccano, ma la cosa dura
davvero pochissimo, poi lui fa a Marika " lo sapevo, hai
barato, non poteva essere come hai detto tu, é poco più
di 13 centimetri .... comunque é al massimo e mi sembra
pronto per chiavarti !! "
Anche se sapevamo che sarebbe finita così, ci sentiamo
frastornati, quasi annichiliti, senza parole e quasi senza
pensieri......
Nudi, muti, in piedi, attendiamo ordini più precisi....
 "Marika, stenditi sul divano e allarga bene le gambe,
voglio che tuo papà ti scopi nella posizione del
missionario, sapete qual'é immagino... "
" si, la conosciamo, come conosciamo anche quella
alla opecorina o alla smorzacandela.... " replica Marika
sarcastica.
" non ne dubitavo, porcella come sei... peccato, ti ci sarebbe
voluto un bel cazzo, di quelli lunghi e grossi... non il cosino
di papà... magari poi ti farò assaggiare il mio... che é già
molto meglio... comunque ora andate.... si parte ! "
Marika si sdraia poi, sottovoce, mi fa " non venirmi dentro,
mi raccomando, non prendo la pillola " e aggiunge, per
rincuorarmi " non ti preoccupare per le.... misure..... io
preferisco se non é lungo... sono abituata con Gianni e
anche lui non é un superdotato.... ce l'ha di poco più
lungo del tuo....."
Eccomi, sto per iniziare la cavalcata: accosto il mio pene
saldo alla sua intimità.
Rotta per rotta, tanto vale godersela, penso...
Benché la senta pronta e lubrificata, non voglio
penetrarla subito, preferisco fare prima qualche gioco
preliminare: appoggio l'uccello all'imboccatura della
vulva, ma mi limito a fare una sorta di carezza prolungata
perché, pur continuando ad insinuarlo tra le grandi
labbra umide, non premo mai con la decisione che
occorrerebbe per spalancarle e violarle completamente.
Le mie mani si attivano, più alacri, sul corpo della donna,
accarezzano ancora, tormentandolo piacevolemnte, il
bel seno florido, poi lo abbandonano e si portano in basso
laddove sta proseguendo incessante lo sfregamento della
superficie dei due sessi.
Le mie dita frugano tra i peli, trovano le grandi labbra su
cui il pene continua a scivolare lubrificato dall'umido naturale
della donna, le spalancano offrendo una via senza ostacoli
alla penetrazione ormai imminente, indugiano ancora in una
carezza rapida e delicata nella quale viene coinvolta anche la
clitoride, tuttora eretta.
Marika ha uno spasmo e si torce... mormora frasi incomprensibili
(a me pare di sentire un " oh.. Giorgio.. ora... dai..) ed io assesto
il colpo risolutore: la sua femminilità é subito violata dalla mia
verga che faccio penetrare in lei con dolcezza.
Il mio uccello la penetra per quanto la sua lunghezza lo
consente, poi si ritrare e riaffonda ad un ritmo che gradatamente
si fa abbastanza frenetico.
Il supremo piacere sta per avvicinarsi ed io allora arresto i miei
movimenti per ritardarlo al massimo, poi riprendo la danza.
Ora Marika ha davvero bisogno, voglia, di godere ! si attiva
scuote il bacino, usa freneticamente le mani per accarezzarsi
e sommare piacere al piacere e  godere in fretta.
Ora non posso più trattenermi e cerco di sfilarmi dal corpo
di lei, solo che i miei movimenti vengono intercettati
dall'incappucciato, che mi blocca con un perentorio
" voglio che le sborri dentro ! "
Marika urla tutta la sua contrarietà : " vi prego no ! se mi
viene dentro potrebbe mettermi incinta.... no.. no "
" E' proprio ciò che voglio ! pensa tu ! far fecondare una
donna col seme del padre !! si, é uno sballo !! farla chiavare
fino a fecondarla ! "
Lei insiste " no, non lo fare, esci fuori.... "
Ma l'incappucciato, avvicinatosi, cerca di mantenere premuto
il mio corpo contro quello della donna, ed io stesso a questo
punto desisto dal proposito di ritrarmi...
 " Giorgio... ti prego... oddio... no... cosa mi sta succedendo...
Giorgio... oh... oh... "
La donna si trova di colpo a lottare contro i propri istinti.
Ora il suo evidente coinvolgimento sensoriale la spaventa,
probabilmente é come sconcertata all'idea di provar piacere
da un rapporto così fuori dalla norma, una violenza... a metà
Cerca di trattenersi, ma é inutile
" oggio... Giorgio... noo... ahh.. noo...perché é così...perché..
oohh oohh... é pazzesco.. oohh ohh dai.... bello.... fallo
anche tu... fallo ... "
Non reggo " si Marika, si... anch'io.... arrivo... ci sono...
sto per.... "
E lei, partita per la tangente " si... pazienza.... sfogati....
riempimi... così.... bravo.... più in fondo.... cos'.. ooh
ooh .... chi l'avrebbe detto... oddio... "
La mia sborrata é ancora discretamente abbondante,
però neppure una goccia di seme va sprecata.... io
continuo a spingere l'uccello dentro di lei, praticamente
 a fotterla nel mio stesso seme, ancora per un pò....
" Non é che lo spettacolo sia stato poi di prim'ordine,
ragazzi...... certo speravo durasse più a lungo....  però
eccitato sono eccitato..... dovrò sfogarmi.... prima però
voglio ancora vedervi all'opera...."
Noi rimaniamo fermi, immobili, l'uno dentro l'altra.....
"Paparino bello, ora puoi tirarlo fuori dalla fica di tua figlia " l'uomo
evidentemente se la gode sadicamente e morbosamente  nel
sottolineare il fatto che siamo padre e figlia (o almeno lui tali ci
continua a credere....) e ad usare vocaboli volgari.
A malincuore (sia perché la posizione in cui mi trovo non é
per niente male... sia perché sono davvero stremato...) mi stacco
dalla donna e, coprendomi i genitali con le mani (non riesco a
farne a meno, evidentemente é più forte di me !) mi alzo, mentre
Marika si muove appena ma é "invitata" dall'uomo a rimanere
dov'é (" tu resta lì e guarda ")
" Allora, Giorgetto, facci un pò vedere cosa ti é rimasto in
mezzo alle gambe, dai, togli le mani e mettile sopra la testa,
svelto !"
Ubbidiente, alzo le mani mettendo in evidenza i miei genitali
ed il mio uccello che, ovviamente moscio, é ben piccolino,
cosparso di sperma e di umori femminili.
" Sei davvero ridicolo, paparino, non so proprio come farà
tua figlia a far rivivere il tuo cosino....."
Poi si rivolge a Marika che, ora terrea in viso, non può non
aver compreso che l' avventura non é ancora finita....
" Cara signora, se vuoi che poi lasci in pace tuo padre, devi
assolutamente riuscire a farlo sborrare per la terza volta :
immagino non sarà facile, quindi puoi usare tutte le tecniche
che credi, l'importante é che gli tiri fuori dalle palle quel poco
sperma che avrà e che non fai la furba e mi fai vedere bene
che davvero ha sborrato.... anzi, ti dico io da dove devi
cominciare.... mettiti in ginocchio e, con la lingua, puliscigli
bene l'uccellino... !"
" Sei veramente un porco, un maledetto fottutissimo porco !"
non può evitare di sibilare, furiosa e ora rossa in viso, Marika.
" Si, hai ragione, sono un porco e voglio che tu faccia delle
porcate visto che tra l'altro ti riescono benissimo ! ora però
basta con i discorsi.. all'opera ragazza !"
" Mà... ti capisco.... ma cerca di assecondarlo.....vedrai che
poi sarà finita....." cerco di consolarla io sottovoce
" Lo spero proprio " mi risponde, comunque rassegnata, poi
si posiziona in ginocchio davanti a me, che me ne sto fermo
in piedi, sempre nudo, con le mani sulla testa.
Ormai nulla riesce più ad eccitarmi : né l'emozione nel trovarmi
nudo sotto lo sguardo di Marika (i cui occhi, data la posizione,
si trovano a pochissimi centimetri dai miei genitali), né quella
di potermi gustare la visione di una donna n uda, carina, giovane
e piacente, riescono a rivitalizzare il mio pene.
Quando finalmente Marika pone le sue mani a contatto con
il mio arnese, provo comunque ancora una certa emozione,
emozione che cresce appena la ragazza, amorevolmente, si
dedica alle mie intimità con una tenerezza davvero insperata.
Le sue carezze sono leggere, tenere, quali quelle che in genere
si riservano ad un qualcosa di estremamente fragile e prezioso.
Poi alle mani si aggiunge la bocca... e allora mi par di barcollare,
quasi mi mancassero i sensi !
Pensare che la bocca di Marika sia a contatto col mio uccello é
un qualcosa di talmente eroticamente forte che va oltre ogni
mia possibile immaginazione.
Chi mai avrebbe potuto prevedere, solo un'ora prima, che
 Marika, la bella segretaria del capo, vent'anni più giovane
di me, si sarebbe trovata a..... pulirmi l'uccello con la lingua
e poi - come ormai io stesso do per scontato - a farmi un
pompino ?! e per di più in tenuta adamitica !!
Marika ora inizia a pulire i miei genitali dal seme e dagli
umori, tenendomi gli attributi tra le mani e utilizzando la
lingua: a suon di colpetti prima, di slinguate più decise
poi, pare riesca bene e velocemente nell'intento....
Avverto la lingua che mi percorre i testicoli, lo scroto e
il pene.... e le anche le mani di lei non sono inattive....
Il mio arnese però di rizzarsi proprio non ne vuol sapere !
Marika si rende conto di quanto sia ardua, quasi disperata,
l'impresa cui é dedita ma non desiste, anzi amplifica gli
sforzi : ora la bocca di lei si é letteralmente impadronita
del mio sesso, inghiottendolo quasi per intero.
La garazza da l'avvio ad una vera e propria "pompa",
succhia, risucchia, aspira.... e finalmente qualcosina
di me, in basso, si desta....
Quando, quasi stremata, Marika si prende un attimo di
pausa scostandosi, io mi guardo e constato che il mio
uccello, lucido per via della saliva lasciata dalla donna,
é ora a metà strada, né molle né duro..
Meglio che niente - penso - ma devo sperare che Marika
riprenda presto l'opera interrotta perché vedo che "lui"
sta lentamente perdendo consistenza.
Anche la donna si rende conto della cosa e riprende a
lavorare, cioé a succhiare, succhiare e succhiare.
Marika evidentemente ritiene, ed ha ragione, che
l'unico modo per  centrare l'obiettivo sia proprio
quello di "aspirare" quel poco seme che, forse,
ho ancora nei testicoli.
Mentre non smette di succhiare come una forsennata,
Marika si attiva anche con le mani, con le quali mi
accarezza le cosce, i glutei, il ventre, lo scroto.
Devo ammettere che si sta dando da fare oltre ogni
previsione, al punto che lo stesso incappucciato le
fa... i complimenti
" Brava Marika, é così che ti voglio ! sei stupenda,
proprio una gran troia..... e pensare che stai prodigandoti
col paparino... ormai ti é passata ogni inibizione, vero ?
ti piace farlo godere ? non vedi l'ora di bere la sua sborra ?!
peccato che non ne avrà molta ! "
Le parole dell'uomo sono volutamente forti, però devo dire
che anch'io non posso non pensare come Marika sia davvero
molto molto esperta nel lavorare.. di bocca.... probabilmente
sono azioni che compie abitualmente e di cui il buon Gianni,
suo marito,  usufruisce spesso, beato lui !
Se potessi dirla tutta, beh,  potrei azzardare che queste azioni
orali proprio non le le spiacciono, anzi !
Anche se non sono in  piena erezione, mi accorgo che
sto per raggiungere per la terza volta l'orgasmo: la mia
preoccupazione ora é anche quella di fare in modo di
rendere visibile all'incappucciato la mia eiaculazione.
La sola soluzione é quella di lasciar lavorare Marika con
la bocca sino ad un attimo prima dell'eiaculazione..
"Mà, quando... ci sono... te lo faccio capire e tu mi lasci
andare, così lui potrà vedere che..... " le dico, e mi rendo
conto della ovvietà della frase....
Ancora un minuto di sapienti aspirazioni orali e carezze
manuali ed ecco che ci siamo....
" sto per ... " avverto, anche se di sicuro lei se ne sta
accorgendo senza bisogno della mia segnalazione...
Marika stacca la bocca dal mio uccello ma, per mia fortuna,
continua nelle stimolazioni manuali, poi, quando si rende
conto che lo sperma sta per sgorgare, si volta verso l'uomo
e, trionfante, fa
" avanti, guardi, ci sono riuscita, mio padre sta per..... fare
ed é la terza volta in un'ora !"
Il fatto é che Marika, dopo queste parole, un pò
inspiegabilmente, mi abbandona ed io, quasi con terrore
mi rendo conto che l'orgasmo non é così imminente
come credevo....
" Giorgio, ora 'devi' godere. Marika sdraiati sul divano e
allarga le gambe, fa vedere bene la fica... tu valle sopra e
schizzale lo sperma sul viso..... Marika.. chiudi la bocca,
non devi bere neppure una goccia.... lui deve solo schizzarti
in viso, sugli occhi, dove vuole ma in viso, OK ? "
Come Marika esegue, io mi fermo un momento per meglio
assaporare la visione di Marika nuda, a gambe larghe,
stesa sul divano.... impugno il mio uccello, me lo meno
un attimo, poi, sentendo i testicoli pulsare, pronti al lancio
degli spermatozoi, scivolo sulle ginocchia portandomi
verso il volto di Marika.
Le nocche delle mani di lei sfiorano appena i miei testicoli
penzolanti e... finalmente sono in dirittura d'arrivo !
Appoggio la cappella su una  guancia della donna,
allento la morsa alla base del pene e lascio che la natura
abbia il sopravvento....
Alcune gocce di vischiosa crema bianca vanno a
spiaccicarsi sulla guancia e colano poi sul collo......
Mentalmente mi complimento con me stesso: alla mia
età, proprio non immaginavo di avere una tale riserva
di sperma !
Quando, sfinito, penso di aver soddisfatto appieno
l'incappucciato, ecco che questi mi intima l'ultimo atto
umiliante
" Giorgino, per concludere sai che fai ? con la tua
linguetta lecchi via tutto lo sperma con cui hai insozzato
tua figlia, sul viso e sul collo.... "
Per l'ennesima volta ubbidisco : non ho mai assaggiato
lo sperma (né il mio né quello di altri) e mi accingo a farlo
con disgusto, anche se poi all'atto pratico la cosa non mi
risulta così nauseante, forse perché la quantità da
leccare é ben poca...
Per me é davvero il termine delle fatiche !
Lo stesso non si può dire per Marika, per la quale
l'incappucciato, ora eccitato più che mai, ha in
serbo l'ultimo affronto !
Ordina di sdraiarmi a terra, poi - utilizzando le
cinghie dei miei e dei suoi calzoni - mi lega un pò
approssimativamente.... minacciandomi nuovamente
" so che non sei legato molto saldamente, ma io ho
sempre con me la pistola.... non ti conviene fare il
furbo !"
" Ma che fa ? " chiede, preoccupatissima, Marika
" Mi avete fatto eccitare e ora devi darmi modo di
sfogarmi "
" No.. no... !! aveva promesso di non usarmi violenza !"
" Non é vero, e in ogni caso ora decido io !"
 Intanto l'uomo si sbarazza dei calzoni e resta in mutande,
e anch'io posso constatare che il rigonfiamento che si
delinea sta a dimostrare che é eccitato e che dispone di
un pene di notevoli dimensioni.....
Marika tenta di scappare, lui le punta la pistola contro
e rinnova la solita minaccia riguardante la bambina....
e lei si calma immediatamente......
" In ginocchio, mia cara porcella.... " e lei esegue con
una immediatezza sconcertante
Marika non ha più dubbi, l'uomo vuole evidentemente
'farsela' ma la donna ancora non sa se vorrà possederla
per la via... naturale, magari alla pecorina, oppure se
sceglierà la via più stretta e dolorosa.....
Io, pur trovandomi col viso rivolto verso il pavimento,
non riesco ad evitare di dare un'occhiata alla scena che
sta per svolgersi a poca distanza da me: la prima cosa
che noto é naturalmente il culetto di Marika, poi il
mio sguardo non può evitare di posarsi sulla viriltà
dell'uomo incappucciato.
Devo dire che si tratta di un uccello superbo, un bel pò
più lungo e grosso del mio,  ma non mostruoso, diritto,
imponente, ben proporzionato.....quel che si definisce
'un bel cazzo'
Pur non avendo particolari inclinazioni 'omo' devo
ammettere che quella verga affascina anche me !
Quando l'uomo si accinge a possedere, da tergo,
Marika, io preferisco non vedere.....
Non guardo, dunque, ma alle mie orecchie giungono
dapprima le invocazioni di Marika (" no, cosa fa,
li no.... non l'ho mai preso.... no... la prego... piuttosto
mi prenda davanti.... oppure se vuole posso usare la
bocca.... ma quello no.... il culo no.. noooo !")
Evidentemente l'uomo non da ascolto alla donna,
visto che un attimo dopo lei strilla dal dolore
" no...ahia...ahia...ah ah ah..... "
Molto probabilmente Marika non ha mentito ed era
vergine da quella parte ! anche questa ormai é andata.
L'incappucciato non resiste molto e dopo qualche
minuto, tra  lamenti di lei e mugolii di lui, l'uomo
grugnisce ed evidentemente sborra nel culo della
donna.
L'incappucciato si ricompone, poi, mentre Marika giace
spossata sul divano ed io sono ancora a terra, fugge
in fretta senza neppure pretendere alcuna somma di
denaro confidando nel fatto che noi, ancora
completamente nudi, non potremo inseguirlo..........
Quando anche noi ci siamo ricomposti, ci guardiamo
negli occhi e ci comprendiamo senza parlare: é stata
una esperienza allucinante, indimenticabile ma anche
irripetibile..... umiliante ma eccitante....
Su una cosa siamo comunque d'accordo: nessuno
saprà mai quel che ci é successo........ e continueremo
a frequentarci felici e contenti.....
[la fantasia finisce qui]

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By Giorgio di Genova