Il re di tutti i doni           di Moemi

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 Il calendario elettronico che campeggiava sulla parete di Lord Envelope
segnava "-2".
Meno due giorni a San Valentino, naturalmente.
Per le strade di Londra decorazioni a cuori rossi e teneri orsetti facevano
furore nelle vetrine, senza troppo contendere il campo a quelle dei
gioiellieri, che splendevano di gemme ed enormi solitari.
In tutto questo, il palazzo della "Envelope's gift" era proprio nel mezzo.
La "Envelope's gift" non vendeva nulla, nessun negozio doveva subire la sua
concorrenza.
Al contrario, la maggior parte dei negozi di Londra si contendeva i suoi
servigi.
Perché la "Envelope's gift" era la migliore "Casa di confezionamento doni"
dell'intera Inghilterra.
Persino la Regina, e tutti coloro che frequentavano Buckingam Palace si
servivano da loro.
Naturalmente, erano anche i pochi che potevano permettersi di farsi
confezionare un pacco regalo direttamente da Lord Envelope in persona.
Lord Envelope aveva cominciato a lavorare a sedici anni, come aiutante in un
negozio di animali.
Si occupava delle toelettature, e nessuno, vedendo uscire Cicci o Fuffy con
il pelo infiocchettato ad arte, si era mai lamentato. Anzi, più di una Lady
lo aveva richiesto come Personal Ribbons Maker, ma John Envelope si era già
stufato.
Aveva trovato lavoro in una pasticceria, ma quando i suoi datori di lavoro
si erano resi conto che le sue confezioni venivano apprezzate più delle loro
creazioni dolciarie, lo avevano licenziato.
John Envelope aveva confezionato di tutto, dai posacenere ai gazebo, dal
piercing della fruttivendola all'anello di fidanzamento di Dody a Lady D,
prima di aprire la grande impresa "Envelope's gift", ora quotata in borsa.
Si sussurrava che avesse confezionato la collezione di diamanti di Mr.
Diamond, richiudendo i brillanti uno per uno in apposite piccole teche da
lui disegnate; o che avesse nascosto la casa acquistata per la figlia dal
petroliere Al Rhamid con una maestosa scenografia, che aveva mimetizzato la
costruzione in un bosco.
Spesso le sue confezioni valevano più del regalo e molta gente si era
rifiutata di aprire il regalo da lui impacchettato, accontentandosi di
conservarlo così com'era, con grande scorno dei donatori.
Insomma, Lord Envelope era una persona molto importante, indispensabile
soprattutto sotto le feste, e San Valentino era una di queste.
Ma mentre osservava il via vai di gente, dalla finestra del suo ufficio al
piano attico della "Envelope's gift", Lord Envelope si sentiva
incredibilmente stanco e annoiato. Sorseggiando tristemente il suo te alle
foglie di mandarino, dalla tazzina di ceramica avvolta in un artistico
involucro di seta, ripercorreva la sua lunga carriera di confezionatore, più
di sessant'anni di attività, ricercando quel gusto della sfida che ormai
sentiva di aver perso.
Non era del tutto vero che nessuno doveva subire la sua concorrenza:
un'importante attività commerciale di Londra cercava inutilmente di
competere con lui per il confezionamento doni, e presto, i suoi acerrimi
nemici avrebbero potuto approfittare della sua condizione di stasi.
Bisognava darsi una mossa. Fortunatamente, quel pomeriggio aveva un
appuntamento con una misteriosa Lady che necessitava della sua consulenza e
poteva rivelarsi la sfida di cui aveva bisogno.
Dall'interfono gli arrivò la voce di Molly, la segretaria. "Lord Envelope,
Lady X è arrivata."
"La faccia passare", le rispose senza staccare gli occhi dalle strade di
Londra.
Un accattivante tacchettio gli annunciò l'ingresso di Lady X nella stanza.
"Slanciata, bruna, formosa." Pensò. "Vestita di nero."
Era un vecchio gioco. Cercava di indovinare come fossero i suoi clienti
senza guardarli, come se fossero doni rivestiti dalla carta. Anche stavolta
aveva indovinato.
Lady X era un'alta figura dalle eminenti curve strizzate in un tailleurino
nero, ed avanzava sui suoi tacchi a spillo facendo ondeggiare i lunghi
capelli neri.
"Buona sera, Lord Envelope." Lo salutò porgendo la mano guantata per farsela
baciare.
"Buona sera, Milady. Ha portato il dono, con sé?" Le chiese, non vedendo
nulla tra le mani della donna.
Questa era la prassi. Lord Envelope studiava il dono, magari lo usava pure,
finché non sapeva tutto di lui e poteva quindi formulare un'idea.
Lady X sorrise enigmaticamente, annuendo. Quando si furono accomodati sulle
poltroncine antiche, incellofanate in una trasparente creazione di Missoni,
Lord Envelope le chiese di mostrarle il regalo, per poter procedere con lo
studio della confezione.
"Ecco, Lord Envelope, per il momento posso mostrarle solo il biglietto
d'accompagnamento. Sono certa che capirà." Gli rispose, porgendogli un
elegante cartoncino.
<<Buon San Valentino, Amore. Quest'anno voglio donarti tutto di me...la mia
mente, il mio cuore, e soprattutto il mio sesso. Prendilo, è tuo.>>
"Ehm..." borbottò Lord Envelope, leggendo lo sdolcinato biglietto. "Suppongo
non voglia sottoporsi ad un delicato intervento di esportazione di pezzi del
suo meraviglioso corpo. E' una faccenda complicata."
"Capisce perché sono venuta da lei? E' molto importante per me presentarmi
nel migliore dei modi, affinché ...il dono...non venga svilito."
"Dovrò studiare molto...mi dica, quali sono le sue...ehm...intenzioni nei
confronti di quest'uomo?"
Lady X non aspettava altro. Si lasciò scivolare dalla poltroncina, giungendo
in ginocchio sulla morbida moquette e avanzò carponi verso la postazione di
Lord Envelope, che in questo modo poteva sbirciare la cremosa cedevolezza
dei seni nella scollatura.
"Le faccio vedere..." Gli mormorò.
L'uomo avvertì un movimento nelle mutande che non riscontrava da molto
tempo, ma cercò in ogni caso di mantenere un contegno.
"Ma no, Milady, si alzi, non c'è bisogno che..."
Troppo tardi. Lady X lo aveva raggiunto e gli stava slacciando i pantaloni,
insinuando le mani affusolate per invadere la sua intimità.
"Oh, ma lei deve sapere, o non capirà mai come confezionarmi!" sussurrò la
donna prima di scendere a lambirgli il sesso con la morbida lingua rosata.
"Ehm...ehm...AH!!! Certo, certo! La coooooh!...sa merita un immmmh!...pegno
accurAH!...tO'!"
"Perché vede Lord Envelope! Questo è solo una minima parte di ciò che voglio
donargli!" Esclamò Lady X, alzandosi per poggiare una gamba sulla poltrona e
divaricare le cosce.
Non indossava biancheria intima e il cespuglietto era stato accuratamente
rasato.
"E' qualcosa di indefinibilmente morbido..." mormorò leccandosi le labbra e
aprendo la giacca a liberare i seni nudi, che ondeggiarono davanti agli
occhi dell'uomo.
"...di indescrivibilmente profumato..." continuò, avvicinando il ventre al
volto di un Lord Envelope fradicio di sudore.
"Come...come si può confezionare tutto questo?" concluse Lady X
afferrandogli le mani e portandosele sui glutei.
"Ehm...coff...vedo, vedo." Cercò di replicare lui, tentando nello stesso
tempo di placare i battiti furiosi del suo debole cuore di settantenne.
"Capisce?" Gli domandò la donna spingendo l'umida vulva sul suo volto, fino
a bagnargli i baffi grigi di umori. "Capisce?" Ripeté ancora una volta,
sfregandosi contro la bocca dell'uomo.
Così facendo, soffocò un'esclamazione di doloroso piacere. Lord Envelope,
infatti, aveva tirato le cuoia per via di un improvviso infarto.
Lady X, dopo avergli tastato il polso, si rivestì in fretta, e nascondendo
il volto con l'ampio cappello, uscì dall'attico, accennando rapidamente a
Molly di non disturbare Lord Envelope, che era molto impegnato con lo studio
di una nuova confezione.

A pochi isolati dalla "Envelope's gift", un mandatario di Harrod's in
occhiali neri la aspettava con una valigetta imbottita di sterline.
"Ha portato a termine la missione, Lady X?" le chiese con aria inquieta.
"Sì. E' morto. Ora avete il campo libero."
"Questa è la ricompensa per i suoi servigi." L'uomo, sospirando di sollievo,
le porse la valigetta.
"Non la voglio. Ho ottenuto ciò che volevo. Il bastardo è morto."   Rispose
Lady X, lasciando il mandatario a guardarla con la faccia da ebete, mentre
ancheggiava via per Oxford Street.
Un grand'uomo era morto quel giorno. Il Re delle Confezioni non avrebbe
festeggiato San Valentino.
Lady X, invece, avrebbe festeggiato. E 'fanculo al suo ex fidanzato, che a
Natale aveva affidato alla "Envelope's gift" sia il regalo per lei che
quello per la sua l'amante, e a Lord Envelope, che nell'ansia della
creazione aveva sbagliato ad infilare i bigliettini nei pacchi, mandandole a
monte il matrimonio.

 

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