IL FILMINO    di Doc

 

back    next

Avevo 16 anni quando scopersi in fondo ad un cassetto nello studio di
mio padre un filmino in super 8, senza etichetta e nascosto sotto
delle carte. Sorpreso e curioso lo presi tra le mani cominciando a
guardare in controluce per vedere di cosa si trattava e nei primi
fotogrammi si vedeva un primo piano di mia madre che sorrideva
evidentemente a mio padre che la riprendeva. Scorsi alcuni metri della
bobina ove si vedeva un paesaggio marino, senza dubbio un ricordo di
una estate di qualche anno prima. Quello che mi incuriosì era
l'indugiare dell'obiettivo sulla generosa scollatura materna e sulle
sue cosce che occupavano una lunga striscia dei fotogrammi che stavo
scorrendo tra le dita. Riavvolsi la pellicola e approfittando di un
monotono pomeriggio da solo in casa presi il proiettore dall'armadio e
mi accoccolai davanti alla parete bianca della mia camera da letto,
incuriosito dal fatto che questa bobina non fosse assieme alle altre
che mi padre teneva in uno scaffale della cantina. Riapparve il volto
sorridente in primo piano di mia madre, che all'epoca aveva superato
da poco i quarant'anni; poi una inquadratura della spiaggia, ma doveva
essere d'inverno perché non si vedevano ombrelloni, ma una coppia di
ragazzi tutta vestita che passeggiava sulla battigia. L'obiettivo poi,
come avevo osservato prima, seguitava ad indugiare sulla generosa
scollatura di mia madre che aprendo il soprabito lasciava poi vedere
le gambe nude ed i piedi anch'essi nudi ben piantati nella sabbia.
L'inquadratura poi risaliva e improvvisamente mi resi conto che mia
madre si stava tenendo su la gonna, sotto il soprabito finchè
evidentemente mio padre rimase come attratto dal folto triangolo nero,
non protetto da slip! Rimasi per un attimo sorpreso fissando la figa
di mia madre, così in bella mostra, avendo come sottofondo musicale il
ronzio del proiettore. Il volto sorridente e per nulla imbarazzato di
mia madre veniva poi ripreso e rimasi come colpito dalla sua mimica
allegra e per nulla imbarazzata specie quando apparve anche un altro
uomo, che evidentemente conosceva benissimo perché adesso venivano
ripresi entrambi, l'uno vicino all'altra e sorridenti verso
l'operatore (mio padre?). L'uomo e mia madre dicevano qualcosa alla
telecamera, ma è arduo sapere cosa in un film muto, ma immagino
rispondessero ad un invito dell'operatore perché l' uomo, facendosi
più vicino a mia mamma le appoggiò la mano sul petto, sollevando i
bordi della scollatura fino ad estrarne un seno per mostrarne un
capezzolo ben eretto e duro. L'uomo sorrideva e faceva segno al
capezzolo indurito di mia madre per nulla infastidita, anzi la
telecamere si abbassava a seguirne la mano che stava palpando
dall'esterno il rigonfiamento ormai evidente tra le gambe dell'uomo.
La scena poi cambiava di colpo, evidentemente i tre si erano
trasferiti altrove e, riconoscendo i mobili del nostro appartamento al
mare, si trovavano là per continuare il loro incontro. Spensi per un
attimo il proiettore, riflettendo su quanto avevo scoperto. Di solito
si fa fatica ad immaginare i propri genitori far sesso, ma vederli
così mi aveva completamente spiazzato, ma anche profondamente eccitato
tanto che bastarono poche carezze per venire.
Scesi in cucina per bere un bicchier d'acqua e ritornai poi subito
nella mia stanza. Il proiettore riprese a dar vita alle immagini sulla
parete, mentre me ne stavo seduto sul letto nell'oscurità della mia
stanza. La ripresa inquadrava i mobili, per un attimo nella specchiera
si vide la silhouette di mio padre con la cinepresa ed il letto dove
era sdraiata mia madre. Adesso non vestiva più il soprabito ma solo
delle calze autoreggenti e il reggiseno, mentre ondeggiava le gambe
aprendole e chiudendole, finta pudica, alla vista dell'obiettivo. La
cinepresa prese ad indugiare sulla sua figa che nel frattempo lei
accarezzava aprendosi le piccole labbra. A fianco le apparve l'uomo
che si era visto con lei sulla spiaggia che prese a baciarla mentre
con la mano giocherellava con il seno abbondante di mia madre. Mio
padre sembrava compiaciuto della cosa perché mantenne la telecamera
sul loro bacio fin quando non si staccarono e l'uomo veniva ripreso
mentre, nudo, armeggiava con il gancetto del reggiseno di mia mamma,
liberandone le magnifiche mammelle. La telecamera inquadrava i
capezzoli stretti tra le dita dell'uomo per poi scivolare sulla sua
erezione che era sicuramente considerevole. Un primo piano del volti
di mia madre riempiva la parete e lo sguardo di torbida complicità che
la sua immagine riflessa mandava mi sorprese come una scarica, tanto
che anch'io come quell'uomo ero in preda ad una grande eccitazione.La
scena cambiò come se i due obbedissero ad un copione e mia madre si
dispose gattoni sul letto, tenendo la testa sul cuscino. Mio padre ne
inquadrò il volto dagli occhi chiusi, in attesa di quanto sarebbe
successo, poi con le riprese iniziò a risalire lentamente, quasi
volesse spogliarla più di quel che effettivamente era: lo zoom sul
seno appoggiato al materasso e l'inarcamento della schiena di mia
madre ne faceva risaltare le curve. Cambiando di posizione mio padre
si mise di dietro a lei tanto che il mappando bianco delle natiche
copriva tutta la parete della mia camera. Si vide l'uomo andare dietro
a mia madre, ponendosi di fianco e guardando verso la telecamera come
se stesse ascoltando quello che mio padre gli diceva, e poi di lì a
poco appoggiare le mani sulle natiche di mia madre fino a
separargliele permettendo a mio padre di riprenderle la natura lucida
di umori e l'areola più scura dell'ano. L'uomo si metteva un dito in
bocca insalivandoselo e poi iniziava a farne scorrere la punta sul
bordo del sesso sorridendo verso la telecamera. L'inquadratura
mostrava la lenta penetrazione di uno e poi due dita dentro la figa di
mia madre e non era difficile immaginare il godimento che in quel
momento doveva provare, visto che assecondava con il culo il movimento
dell'uomo. Dopo poco l'uomo si pose dietro mia madre, certamente
nell'idea di iniziare a scoparsela . Il rumore della pellicola che
sbatteva sul proiettore e l'improvvisa luce sulla parete mi sorpresero
eccitatissimo e per la seconda volta me ne venni, stirandomi sul letto
in un orgasmo mai provato prima. Non sapevo se essere stupefatto,
irritato o imbarazzato da quanto avevo visto: già è difficile scoprire
la sessualità dei propri genitori, ma che addirittura fossero in
qualche misura avvezzi a trasgressioni non proprio comuni mia aveva
procurato un notevole sconcerto.Chi fosse l'uomo inquadrato non ne
avevo la minima idea: cercai di immaginare quando si fossero visti e
sicuramente risaliva ad almeno due anni prima, perché avevo
riconosciuto nello sfondo della ripresa sulla spiaggia la nostra
vecchia automobile che mio padre aveva cambiato appunto due anni
prima.
Riposi la bobina in fondo al cassetto in cui l'avevo trovata e provai
ad aprire altri cassetti della scrivania, nell'idea di trovare forse
il seguito, ma nel casino di carte, bollette e documenti non rinvenni
nulla di strano. Stavo per desistere quando mi venne l'idea di
togliere il cassetto ed ecco che nell'intercapedine tra il mobile ed
il cassetto vidi altre bobine di film in super 8! Anonime, senza
alcuna custodia ne cominciai a svolgere una e subito vidi che
riguardava mia madre. Ritornato in camera da letto la misi nel
proiettore ed con ansia aspettai le immagini scorrere sulla parete.
Mia madre in primo piano sorrideva all'obiettivo e muoveva le labbra
parlando verso mio padre che la riprendeva. L'obiettivo insisteva nel
riprenderla con una zumata sul letto della loro camera per poi
ritornare su mia madre che,facendo una piccola smorfia, cominciava a
sbottonarsi la camicetta bianca, aprendosi  davanti a mostrare la
generosa scollatura tra i seni che riempivano un reggiseno, anzi un
reggipetto come lo chiamava sempre lei , tutto lavorato in pizzo
bianco. La ripresa indugiava abbastanza sul seno e sulla protuberanza
dei capezzoli che evidentemente spingevano la stoffa per poi
allontanarsi a riprendere mia madre a mezzo busto. Si vedeva lei che
quasi soppesava un proprio seno per poi liberarne uno accarezzando la
punta del capezzolo che reagendo diventava eretto e turgido. La
ripresa del capezzolo e poi l'inquadratura ravvicinata delle labbra di
mia madre impegnavano tutta la parete di proiezione finchè ad un certo
punto la telecamera inquadrava il viso di mia madre che sembrava
guardare non più verso l'obiettivo ma a fianco di esso e in effetti
nel campo entro ancora l'uomo che avevo visto nel filmino precedente.
L'uomo si era avvicinato e si vedeva che parlava guardando un po'
verso mia madre un po' verso la telecamera per poi piegarsi a voler
succhiare dal capezzolo che mia madre prontamente gli porgeva come ad
un assetato. Nel cambio di ripresa si vedeva l'uomo seduto sul letto e
mia madre ancora con la camicetta slacciata ed il reggiseno
inginocchiata tra le sue gambe ed intenta a tenere con una mano il
sesso dell'uomo. Per un attimo si vide mia madre parlare come rivolta
verso la telecamera e sorridere per poi, tirandosi da una parte i
capelli, declinare la testa per accogliere in bocca il membro virile
dell'amico. Come un consumato regista mio padre intanto riprendeva
questo pompino insistendo sul particolare della bocca e delle labbra
attorno al membro mentre si vedeva l'uomo appoggiare una mano tra i
capelli di lei. La pelle del membro scorreva lucida tra le labbra di
mia madre, mentre con le dita della mano accompagnava il movimento di
andare e vieni  lungo l'asta. La ripresa del volto dell'uomo
visibilmente soddisfatto ne sottolineava il gesto di ammiccamento
compiaciuto verso la telecamera, quasi a voler sottolineare l'abilità
di mia madre nel fargli il pompino. Ad un certo punto si vedeva l'uomo
quasi inarcarsi, tenendo ben ferma la testa di mia madre sul suo pene
,nel momento dello spasmo. Dalle labbra di mia madre si vide uscire un
liquido lattescente, segno che l'uomo aveva eiaculato nella sua bocca.
Mia madre dopo poco rivolgeva la testa verso la telecamera con uno
sguardo di soddisfazione e le tracce evidenti del rapporto orale le
segnavano non solo il mento ma anche lungo i seni e la camicetta
bianca. La fine anche di questa seconda bobina mi lasciò in uno stato
di eccitata stupefazione, chiedendomi ancora chi fosse l'uomo e
perplesso sulla moralità dei miei genitori.
La terza bobina iniziava con una ripresa in esterno al mare: stavolta
si vedevano degli ombrelloni aperti e della gente sdraiata a prendere
il sole. Mio padre riprendeva mia madre in costume da bagno rosso
seduta sul lettino mentre si dava una crema contro le scottature:
doveva essere di diversi anni prima perché mia mamma appariva
nettamente più giovane; ad un certo punto apparvi perfino io in
costume da bagno assieme ad un mio amico del mare di diversi anni
prima: avrò avuto sì e no 10 anni. Si vedevano delle persone fare il
bagno tra il bagliore riflesso ed io venivo inquadrato con le gambe a
mezza acqua mentre giocavo a palla con il mio amico. Adesso la
telecamere aveva ripreso ad inquadrare mia madre completamente
sdraiata al sole sul lettino, di fronte a mio padre che la riprendeva.
Probabilmente su richiesta di mio padre si vedevano le gambe di mia
madre agitarsi fino ad aprirsi mettendo in evidenza il cavallo del
costume. Lo zoom insisteva sul triangolo tra le gambe e poi per un
attimo, quasi con un gesto naturale con le dita mia madre spinse di
lato il cavallo di stoffa e si intravide il ciuffo di peli sulle
labbra della vagina , La ripresa poi cambiava totalmente e mia mamma,
quasi volesse lanciare con la mano un bacio verso la telecamera
entrava dentro una cabina del mare e si chiudeva la porta alle spalle.
La ripresa della porta chiusa adesso sembrava fatta da più lontano e
capii subito perché quando si vide un ragazzo di venta'anni o poco più
avvicinarsi e bussare. Evidentemente aveva ricevuto il permesso perché
lo si vide entrare e richiudersi la porta alle spalle. Per altri
fotogrammi si vedeva sempre la porta chiusa poi, evidentemente mio
padre si era distratto. Ecco il ragazzo già fuori allontanarsi
rapidamente e poi seguiva la ripresa in primo piano del volto di mia
madre che parlava sorridente verso l'obiettivo, mentre con un dito si
ripuliva il mento e le labbra da tracce di bagnato!
Il filmino proseguiva poi con altre scene di mare, di me che leggevo
sotto l'ombrellone, di mia madre che mi spruzzava dell'acqua, di una
signora che prendeva il sole in toplex e mia madre che faceva finta di
riprendere mio padre perché la stava guardando e poi terminava con una
ripresa della bandiera  rossa che sventolava sul tetto del bagno.
Presi il penultimo filmino e lo misi sul proiettore chiedendomi cosa
mai avrei visto. Apparve subito il volto di quell'uomo degli altri
film, anche se adesso aveva i baffi ed appariva molto più abbronzato:
era seduto al tavolino di un bar e vicino si vedeva mia madre che
indossava un vestito a fiori molto svasato e lungo fino alle caviglie,
di quelli tutti abbottonati davanti e con una scollatura a tutto
tondo, poi si vedeva anche un altro uomo, sempre sui quarant'anni, di
bell'aspetto ed un'altra donna, più giovane di mia madre, vestita in
jeans e T shirt bianca. Le riprese  del panorama mi confermarono che
si trattava dell'anno scorso, quando i miei genitori si erano presi
una settimana di vacanza in maggio da soli a Ischia, perché volevano
fare un po' di cure, così avevano detto, ed io ero andato a dormire a
casa di mia zia per non perdermi una settimana di scuola.
La scena cambiava poi perché si vedevano i due uomini,la donna e mia
mamma in costume mentre chiacchieravano a mollo nella piscina
dell'albergo e facevano segno verso mio padre evidentemente perché
entrasse in acqua anche lui. Nei fotogrammi successivi ecco di nuovo
una ripresa panoramica del mare e degli alberi e delle piante grasse e
poi di mia madre e della donna sedute a fianco che conversavano e
salutavano verso l'operatore. La donna era meno vistosa di mia madre,
nel senso che sembrava abbastanza carina, con un seno piccolo e
decisamente più magra, forse la fidanzata o la moglie di quell'uomo
che avevo visto per la prima volta. La ripresa cambiava nuovamente e
adesso ci trovavamo nella penombra di una camera d'albergo. La ripresa
inquadrava un grande specchio che rifletteva l'immagine di mia madre
completamente nuda e con le cosce aperte ad accogliere l'uomo, che già
avevo conosciuto nei precedenti filmati, che la stava montando. La
ripresa poi ruotava ed inquadrava, seduto su una poltrona, l'altro
uomo, nudo e crudo, con in mano una macchina fotografica e la ragazza
che era prima in piscina seduta ai suoi piedi ed ancora in costume da
bagno. Il volto di mia madre era una maschera di godimento e sebbene
fosse un film in super 8 non era difficile immaginarne i gemiti ad
ogni spinta. La ragazza si avvicinava poi al maschio che montava mia
mamma e lo baciava mentre questi le si aggrappava al seno,
sollevandole la parte superiore del bikini. L'uomo doveva essere
venuto dentro a mia madre perché si disarcionava e si vedeva il suo
membro tutto lucido e bagnato non più in erezione e la ragazza,
momentaneamente abbandonata far segno verso il maschio seduto sulla
poltrona perché rimpiazzasse il primo e, in effetti, dopo pochissimi
fotogrammi, anche il secondo uomo prese a montare tra le gambe di mia
madre, rinnovando con energiche spinte il piacere che essa ne traeva.
Nell'inquadratura successiva appariva la ragazza in primissimo piano
con in bocca il pene..dell'operatore: anche mio padre reclamava la sua
parte e la ripresa non era proprio ottimale, risentendo del lavoro di
bocca della donna. La ripresa seguente era stata fatta un altro
giorno, anche perché adesso si vedeva mia madre tutta vestita di rosso
con i capelli raccolti dietro, mentre si truccava passandosi sulle
labbra un rossetto rosso vermiglio poi si alzava in piedi facendosi
riprendere e parlando come se chiedesse a mio padre se era elegante.
Le inquadrature seguenti riprendevano mia madre passeggiare lungo il
viale che porta al castello aragonese e poi eccola che si incontra con
la ragazza e l'uomo che fanno segno anche verso mio padre. Le
magnifiche vedute della marina e del castello di Ischia continuavano
per alcuni minuti , intervallate da primi piani di mia madre e della
donna che avevano la incontrato e se non fosse per tutto quello che
avevo visto prima poteva certamente essere un innocente filmino delle
vacanze! Il quadretto terminava bruscamente per lasciare posto a mia
madre che seduta su un muretto con alle spalle il mare di Ischia si
sollevava il lembo della gonna rossa mettendo in mostra le sue gambe e
il sesso, visto che aveva pensato evidentemente di non mettersi le
mutandine. Il sesso di mia madre appariva come un fiore carnoso,
offerto alla vista di mio padre e degli amici che ben presto le furono
vicino, affiancandola e toccandola lungo le gambe nude,fino a sfiorare
il sesso. Mia madre scesa dal muretto era addossata ad esso e ripresa
di fianco, mentre fissava l'infinito dell'orizzonte e con la gonna
tirata su era appoggiata all'amico che la stava scopando da dietro.
L'altra coppia, invece, appariva seduta in una panchina, con la testa
di lei sul grembo dell'uomo, impegnata in un gioco orale. Il filmino
finiva così ed io ero già venuto diverse volte, Riposi tutto nel
cassetto e quando tornarono a casa i miei genitori quella sera li
guardai con altri occhi!

 

back    next

 

Di Doc