Il mio Mentore di Paola

 

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Conobbi Francesco in un momento della mia vita in cui lasciavo molto
poco spazio alle riflessioni ed ai dubbi morali o etici... Ero
semplicemente una ragazzina molto disinibita e molto... diciamo curiosa,
mentre lui era un uomo già adulto, ma bello e selvaggio, zero punti
fermi e zero garanzie da offrire... forse per questo non aveva al suo
fianco una donna fissa...
Ci eravamo incontrati in discoteca, e all'apparenza lui era uno di
quelli che mai avrei pensato di apprezzare: in uno dei quei separé
pseudo-vip con frutta e champagne... bleah! Io invece stavo solo
ballando in pista... fuori posto, come sempre, tra le "ragazze perbene",
vestita da sera e ballando indiavolata, strusciandomi sulla mia amica...
(beh, sono così di natura!)...
Avevamo concluso la serata in 4 in macchina, e lui mi aveva scatenato
gli istinti in un modo incredibile facendo una cosa che forse nemmeno io
credevo potesse eccitarmi tanto: aveva stuzzicato il culetto della mia
amica mentre il suo compare se la stava sbattendo alla pecorina, alla
mia destra, lì, sul sedile posteriore... Uuuh!
E la sera successiva lui mi aveva invitata a cena a Milano, la sua
città. Come avrei potuto rifiutare?

A Francesco piacevano le donne belle (e quando lo scoprii mi stupii che
volesse me: non avevo mai pensato di essere bella, io...) e porche (e fu
questo che mi fece capire perché volesse me... ;-) ). Nei momenti
"rubati" che passavamo insieme lui si rivelò ben presto tanto tanto
simile al mio ideale di uomo, oltre che tanto simile a me: per niente lo
"pseudo-vip con la puzza sotto il naso" che avevo pensato prima, ma
invece una persona "di sostanza", caldo, vivo, selvaggio, capace anche
di esternarmi le sue debolezze... Ci aprivamo completamente l'uno
all'altra, nei "nostri momenti", e sapevamo spaziare dai contenuti più
"elevati" alle porcate più spinte in modo assolutamente naturale,
sentendoci sempre esattamente sulla stessa lunghezza d'onda!

E poi c'era il sesso.... Uuuh, quanto è stato bello scoprire il suo modo
di farlo! Completamente diverso da tuttto quanto avessi visto fino a
quel momento! Completamente orientato a veder godere ME! Ci fu una volta
che mi fece godere ancor prima di avermi detto una sola parola: io in
piedi fuori dall'auto nella mia gonnina provocante, incazzata per averlo
aspettato più di mezz'ora; lui che arriva sorridente e maledettamente
sexy in quei suoi stramaledettissimi jeans di pelle nera (sono rimasti
la mia ossessione...) e - non appena mi si trova di fronte - infila la
mano sotto la gonna, scosta il perizoma, mette dentro due dita e
comincia a masturbarmi in quel modo così perfetto, con le dita arcuate
verso il punto G, velocemente, con tutti i rumori di bagnaticcio che si
sentivano, e guardandomi negli occhi (nessun altro è mai stato capace di
imitarlo, neanche dietro mia dettagliata spiegazione...)... Venni al
punto da non riuscire a reggermi sulle gambe, e lui mi sostenne... e fu
più intenso di qualsiasi altra cosa!

A me piaceva lasciarlo "spaziare": ogni volta che ci vedevamo lui sapeva
inventare un gioco nuovo, e già questa totale assenza di banalità mi
faceva impazzire! Francesco è stato un perfetto compagno di giochi: mi
ha fatto esplorare tutti i lati del sesso che mi sarebbe piaciuto
esplorare, tutte le situazioni più intriganti: dalle sculacciate al
"vedere e non toccare", dal toccare il cazzo di uno sconosciuto in un
parcheggio all'entrare in un club privée e vedere dal vivo persone che
lo facevano in tre, in quattro... dal giocare col corpo di una donna
all'essere esibita come trofeo in mezzo a occhi arrapati e tutti
concentrati su di me...
Ma la cosa per cui più di tutto mi ricorderò di Francesco è e sarà
sempre la sua grande predilezione per il culo...
Francesco è stato l'uomo che mi ha sodomizzata per primo. Ma non solo:
Francesco è stato l'uomo che mi ha indotta a pregarlo di mettermelo
dietro, che mi ha fatta godere nel prenderlo, che è stato talmente bravo
a "prepararlo" che tutti i miei "traumi" precedenti sull'argomento si
sciolsero come neve al sole!
Da quella volta, essere inculata da lui fu il piacere più intenso che
potessi provare, sia perché godevo io, sia perché capivo di star dando
altretttanto piacere a lui...

 

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By Paola

 

Lo so, questa mia esternazione sarà forse OT per voi "raccontisti"... ma
stanotte mi sentivo sola e ho pensato intensamente a lui e mi andava di
scrivere questa specie di confessione, che potrebbe pure rappresentare
il prologo al racconto di alcuni nostri episodi salienti... voi che ne
dite?

Un bacio a tutti (vi considero miei complici...)
Paola