Giornata di Tizio81
Luca uscì di casa alle sette del mattino .La giornata si prospettava dura
perché oggi aveva lezione all'università tutto il giorno.Gli ci volevano
cinquanta minuti di treno per arrivarci,più un bus e strada a piedi.Pioveva
e come ogni santo giorno c'era una nebbia tanto fitta che si poteva quasi
saggiare al tatto .Quando una giornata cominciava in questo modo,Luca
pensava (quasi con rassegnazione) che la sfiga che gli stava addosso si
stava già sfogando per bene e che il resto della giornata poteva solo
prendere una piega migliore.Non era sempre così..
In stazione,sul binario dove era fermo il suo semi-treno(un inter-regionale
costituito da un solo vagone)incrociò lo sguardo di Paolo, un suo
"amico"di
università già seduto in carrozza e con il naso appiccicato al finestrino
..Purtroppo Paolo era uno delle ultime persone che Luca avrebbe voluto
incontrare quella mattina.Ma ormai si erano visti e se Luca avesse tentato
di nascondersi da qualche parte, i sentimenti che provava verso il
compagno(che erano gli stessi che provava il compagno verso di lui,di questo
Luca ne era ben certo!) sarebbero stati come dichiarati apertamente.Qualche
volta era fortunato ed incontrava un conoscente e poteva sedersi ben
lontano dall'"amico"con questa scusa.Questa volta dovette prendere posto
vicino a lui,con una certa riluttanza che non si curò minimamente di
nascondere.Quando erano vicini nessuno dei due cercava un contatto o un
dialogo con l'altro.Si creava una sorta di sfida che vedeva perdente chi
di loro sopportava di meno questo silenzio, che si appesantiva ogni istante
di più che rimanevano soli.Stavano seduti ad insultarsi mentalmente l'un
con l'altro,ma con assoluto controllo esteriore, attenti a non far
trasparire nessuna emozione .Ogni volta la rabbia di Luca cresceva e la
voglia di tagliare di netto i rapporti con Paolo si faceva sempre più
insistente.Si chiedeva perché doveva sopportare questa situazione ma i suoi
dubbi svanivano quando arrivava Sara.
Ecco la ragione di Luca ! Sara:alta,snella,morettina , carina e purtroppo la
migliore amica di Paolo, era una dei pochi amici con cui aveva stabilito un
certo rapporto amicizia.Anzi a dire il vero quando si erano conosciuti lui
aveva sperato in qualcosa di più.Luca era di natura estremamente
sensibile,lato del suo carattere che nascondeva ferocemente a tutti. Questa
sua "qualità" lo faceva sentire sempre distante, solo e controcorrente
rispetto a tutti i suoi amici o ai posti in cui si trovava. Con le ragazze
era un po' diverso.A volte cercava di uscire dalla solita discussione sull'
ultimo modello di cellulare, tentando di stupirle o di "toccarle" in qualche
modo,spiegando a parole qualche sua sensazione .Aveva perfino spiegato a
Sara qualche poesia delle tante che leggeva,ma non si era perso le occhiate
di derisione dei suoi amici e il commento di Paolo :"Oh, ma sei gay?".
Quando lui e Sara erano da soli Luca si sentiva più sciolto e
rilassato,poteva rompere temporaneamente quell'involucro esteriore che lo
difendeva dalle altre persone.
Quando Sara si sedette di fronte a Luca,la tensione che aleggiava un attimo
prima sparì quasi del tutto.Lui e Paolo accolsero Sara.Luca con un bel
sorriso.Paolo con bel ceffone sul viso.Dopo questo esordio Luca cominciava a
sentire il veleno che gli fluiva nel sangue.
"Sono arrivata appena in tempo"disse Sara con le guance arrossate per la
corsa e il freddo.Paolo per tutta risposta gli strinse la coscia con un mano
fino a quando lei emise un gemito di dolore.Luca allora cercò di travisare l
'attenzione di Paolo dicendo:"Avete visto che è uscito il calendario della
Canalis?"."Si,ha una tale faccia da troiiia"rispose Paolo,pronunciando
la
vocale in maniera più marcata,per dare più colore al suo pensiero.Sara
disse che lei avrebbe avuto vergogna a farne uno."Ci credo ,un cesso come
te!" rintuzzò Paolo.Luca era sempre più insofferente del comportamento del
suo compagno che dimostrava ogni volta che c'era Sara.Gli sembrava però che
ad ogni insulto o schiaffo Sara si affezionasse sempre di più a Paolo,
dimostrandosi più remissiva nei suoi confronti.Tutto ciò gli lacerava lo
stomaco.Non era la prima volta che si accorgeva di questa particolare
reazione di Sara,nei confronti di chi la trattava male.Ma cosa poteva fare
Luca?Forse difenderla?No. Questo no. Poteva immaginarsi la reazione di lei
che gli chiedeva perché aveva pestato Paolo.
Doveva forse seguire l'esempio del suo amico?Neanche questa era una ipotesi
considerabile,non era la sua indole trattare in un certo modo le
persone.Sapeva che ultimamente Paolo stava influenzando Sara e lei si
staccava sempre più da Luca.Lui era certo di questa cosa,dimostrata da
alcuni gesti di stizza senza motivo di lei,che benché fossero di media
intensità lasciavano Luca stupito e impotente .Mentre percorreva la stazione
della città della sua università rifletteva su queste
cose.Girandosi si
accorse che Paolo e Sara che erano al suo fianco da quando erano scesi dal
treno,non erano più lì,ma a dieci metri più indietro.Luca si aggiustò meglio
la sciarpa sulla bocca,e cosciente di una perdita importante e probabilmente
definitiva, non si guardò più indietro fino a scuola.
Di Tizio81