Pompa di Alessia

 

 

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Sento la tua lingua che rovista tra la mia bocca e l'umido della tua saliva
che, mischiata con la mia, cola sul mento. Sei focoso, hai voglia, mi baci
appassionatamente. Il tuo pizzetto mi solletica le labbra mentre cerci di
mordicchiarmi il labbro. Sono rapita: con gli occhi chiusi ti lascio leccare
il collo, le orecchie, e la bocca ancora. Ansimi. Ansimo. Sento il calore
del tuo fiato. Mi stringi e sento che sei quasi pronto. Mi baci ancora con
un bacio forte, massiccio, la tua lingua tutta nella mia bocca. Mi piace. Mi
eccita. Stacco una della mani che ti afferravano il collo le la faccio
scendere fino ai tuoi jeans: qualcosa di cilindrico, discretamente duro si
distingue attraverso la tela; non posso trattenere un lieve sorriso quando
lo sfioro. Sorriso che aumenta quando ti fermi un attimo quando lo afferro.
Avvolto tra la spessa stoffa sembra ancora più largo, sembra ancora più
pronto. Nonostante stia usando una mano sola, i bottoni cedono presto. La
infilo veloce lo cerco tra i boxer e lo prendo in mano. Ha quasi raggiunto
la sua massima turgidità; ha quasi raggiunto la sua massima dimensione.
Adesso non mi stai più leccando, non mi baci più: hai gli occhi chiusi e la
bocca semi-aperta e -- aspetti. So cosa vuoi: vuoi godere, vuoi che ti faccia
godere.
-Adesso ti ciuccio il cazzo-
-S-si--- è l'unica cosa che riesci a balbettare.
Ti butto sul divano, mi inginocchio di fianco a te e comincio a farti una
sega. Butti la testa indietro. Ansimi. Il glande è tutto bagnato e qualche
colpo di mano lo fa diventare fradicio: è così che mi piace prenderlo in
bocca. Mi avvicino. Appoggio le labbra sulla cappella. Spingo lievemente la
testa verso il basso e lascio le che le labbra si schiudano permettendo al
tuo membro di entrarmi in bocca. Lo sento caldo, grosso, umido e voglioso.
Lo tolgo dalla bocca sfilandolo lentamente e facendo attenzione a fregare le
labbra e la lingua sul membro turgido e sulla cappella che è diventata
grossa. E' tutto fradicio: cola di umori e della mia saliva. Ricomincio a
pompare con la bocca ciucciando il cazzo e leccando la cappella di tanto in
tanto. Stringo le palle con una mano e le sento pronte, turgide e piene. La
cappella sfrega sulle labbra e sulla lingua di continuo. Tu ansimi e stai
per venire. Lo capisco dai colpi che dai col bacino dalle vibrazione delle
palle piene che aspettano solo di svuotarmi lo sperma in gola. Ancora due
colpi esperti della mia bocca e ci siamo. Eccola: un fiotto denso,
caldissimo di sperma mi viene schizzato in gola. Mi sembra di soffocare, ma
è solo un attimo. Deglutisco appena in tempo per sentire il secondo schizzo,
ancora più abbondante e caldo del primo. Non ce la faccio a mandare giù
tutto e lascio una fessura tra le labbra: lo sperma cola sul tuo cazzo
diluito dalla mia saliva. Una altro colpo e altro sperma mi si fionda in
gola, meno abbondante, ma altrettanto denso e caldo del precedente. Le tue
mani mi spingono la testa in giù per farmi entrare tutto il cazzo in bocca,
fino in gola. Un ultimo schizzo: riesco a mandarlo giù. Ti rilassi, mi lasci
la testa e ti abbandoni soddisfatto sul divano. Io me lo sfilo lentamente
dalla bocca, sempre sfregandoti il cazzo con le labbra per tutta la sua
lunghezza. Ti strappo un ultmo breve gemito, un ultimo soddisfatto sussulto.
Mi godo il sapore dello sperma in bocca.

 

 

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By Alessia