Quella danza  di Magenta e il Fantasista

 

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Giovanna era stata a mangiare il pesce con la sua amica Raffaella in quella
locanda gestita da pescatori.
La serata nonostante fosse trascorsa parlando di lavoro era stata comunque
piacevole; le chiacchiere tante....come non accompagnarle con un buon vino
fresco della casa? Raffaella continuava ad inveire contro certe dinamiche
lavorative e Giovanna continuava a sorseggiare annuendo.
Le colleghe si salutarono e al momento di tornare a casa Giovanna si sentiva
leggermente stonata...languida e pronta a vedere Mario.....
Mario il suo uomo, che l'aspettava nella loro villetta al mare, sicuramente
era alzato...
questa idea stuzzicava già la fantasia di Giovanna.

Lui era in cucina e l'accolse con un sorriso smagliante...
la conosceva fin troppo bene e sapeva che aveva bevuto....
le andò incontro; pose le sue mani grandi sui fianchi stretti di lei che era
vestita con dei pantaloni alla pescatora bianchi e una canottierina azzurra
che a malapena riusciva a contenere il seno generoso.
Le si avvicinò all'orecchio sussurrando:

" Credo che sia opportuno che io ti sorregga...
mi sa che non sei più capace di stare sui tacchi dopo il vino che hai
gradito...
non vorrei che le tue splendide gambe non ti sorreggessero più......"
e le cominciò a baciare il collo con un tocco leggero...

"Oh Mario, sei dolce come al solito ma stasera ho bevuto troppo; mi gira la
testa!"
disse lei sorridendo sorniona....

Lui non si diede per vinto sapendo che la sua adorabile gatta stava solo
giocando e cominciando a baciarle il volto le disse:

"Mescolerò i giramenti della tua testolina dovuti all'alcol a quelli
dell'eccitazione che ti procurerò con la mia lingua"

Questa metodicamente scese sul collo per poi risalire per tutto il viso fino
alle orecchie, insistentemente, mentre le mani andarono a cercare i
capezzoli dentro al reggiseno e li cominciarono a stringere.

"Ti sto facendo male?"

"Mmmmm.....un pochetto"

e Mario strinse ancora un po' ottenendo dalla sua Giovanna un gemito; una
mano si staccò e insinuandosi tra le cosce giunse al perizoma che era già
inzuppato dagli umori........

"Mi dici che ti faccio male ma ti sei già allagata come piace me ...come mai
Giò?
forse il vinello ti ha reso più porca del solito?"

Giovanna gemeva e non riusciva a rispondergli.

"... Fammi vedere come mi succhi l'uccello...."

"Mario non ce la faccio proprio; mi gira la testa, ... mi gira tutto ...."

Lui sorrise intenerito e si inginocchiò tra le sue cosce; le sfilò i
pantaloni scoprendo che da vera porcellina DOC non aveva indossato le
mutandine e guardandola dal basso verso l'alto affondò il naso in quella
profumatissima fica annusando a pieni
polmoni.
Lentamente la distese sulla panca di legno e lasciò andare la sua lingua
iniziando una danza con il clitoride.
Ritmi di valzer scandirono i passi tra la lingua e il clito, poi una rumba
che guizzante si ripeteva ed un tango che li vedeva avvinghiarsi e
lasciarsi.
Fu un twist che li fece girare e girare e un lento li vide stretti stretti.
Giovanna sembrava divincolarsi, Mario ripeteva quei passi e per finire
degnamente quella danza voleva sentire il suo orgasmo che in un coro di
gemiti arrivò.

Lei gridò cantando melodiosa il suo nome come fosse una liberazione fatta di
mare e salsedine.
Lui l'abbracciò e la prese in braccio per portarla nella loro stanza e
adagiarla dolcemente sul letto.

"Buonanotte gatta....."

.....Giovanna aveva già il respiro regolare di chi dorme beatamente.

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By Il Fantasista