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Autore: Julius Evola (Giulio Cesare Alessandro)
Editore:
Ulrico Hoepli,
Milano
Anno:
1937 (prima
edizione)
Il mito del sangue, edito nel 1937 (la seconda edizione è
del
1943), può essere considerato, senza ombra di dubbio, il
testo
nazionale basilare di ciò che, nella prima meta'
del XX
secolo, veniva considerato "ancor
più di un semplice concetto propriamente scientifico,
filosofico
o storico": la teoria della razza o razzismo.
Quello del mito del sangue o della razza, la cui esegesi aveva attraversato indenne i secoli, aveva assunto il carattere di vera e propria dottrina , tanto da essere pubblicato, nel caso del testo in argomento, tra i manuali Hoepli di divulgazione scientifica.
Nel mito del sangue, in
partcicolare,
Julius Evola analizza la genesi della teoria della razza, scorrendo gli
scritti dei maggiori autori dell'800 e dei primi del 900, partendo dal
De Gobineau e dal Chamberlain (a dire il vero piuttosto
ridimensionato), fino ad arrivare agli ideali di Hitler - ampiamente
criticato (fatto
eccezionale per il periodo storico), passando per i
vari De Lapouge, Rosemberg, Fritsch etc.
L'autore, inoltre, non si
limita allo
studio delle diverse teorie susseguitesi nel corso del tempo, di
carattere biologico piuttosto che culturale, ma affronta inoltre
discussioni prettamente di aspetto storico, religioso etico e
legislativo, soffermandosi in particolar modo sul problema, molto
sentito in quel periodo, dell'antisemitismo.