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La scuola chiede certezze
A Bondeno il faccia a faccia fra aspiranti sindaco
a.p.
BONDENO. Scocca l'ora della verità anche per la futura organizzazione del sistema formativo e scolastico bondenese, tra tante incognite e poche certezze. Così i Democratici di Bondeno hanno organizzato, per capire meglio la situazione, un incontro-confronto (presente una cinquantina di persone) nella sala della Casa Operaia con i cinque candidati sindaco (Biancardi, Marescotti, Verri e Vincenzi, con Malagodi assente giustificato e con Maria Grazia Righetti come suo portavoce). Sul tema "Quale futuro per le scuole di Bondeno" ha aperto il dibattito Angela Balestra, del coordinamento locale dei Democratici, ribadendo che "il problema scuola, in questa campagna elettorale, è stato un po' offuscato dai temi riguardanti occupazione e sanità". Per tanto i Democratici hanno avvertito la necessità di un confronto pubblico sui programmi dei singoli candidati. Il responsabile del settore scuola della Cgil, Fabio Muzzi, ha aperto i lavori ripercorrendo le tappe fondamentali del processo di riforma in atto nel sistema scolastico italiano. Il decentramento dei poteri, con maggior coinvolgimento degli enti locali, l'autonomia organizzativa e didattica e il dimensionamento dei plessi scolastici, sono ancora "pezzi di un puzzle che via via sta prendendo forma, ma ancora non ha espresso tutte le potenzialità".
Tra scuole materne pubbliche e private, scuola dell'obbligo, e superiori, nel Bondenese la mannaia della razionalizzazione potrebbe coinvolgere anche le frazioni. Il polo liceale ha sì ottenuto l'avallo, ma resta ancora aperto il problema dell'apparentamento tra le sedi staccate di "Roiti" ed "Einaudi" con il "Carducci" di Ferrara. E nel corso del dibattito è emersa la necessità di incentivare i trasporti, se si vuole porre solide basi al progetto del polo scolastico, e a portare un ulteriore miglioramento per quello che concerne il servizio della mensa. |