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Liceo Scientifico e Classico "G. Asproni" - Iglesias

 

Sangue

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Formazione del sangue

L’organo emopoietico per eccellenza è il midollo rosso delle ossa spugnose, ma i linfociti vengono prodotti anche nel timo e a livello del sistema linfatico. Gli eritrociti hanno una vita media di 120 giorni e vengono degradati ed eliminati dalla milza.
I globuli bianchi hanno vita assai breve e vengono continuamente distrutti e sostituiti. I componenti del plasma si formano in diversi organi, tra cui il fegato, che fabbrica l'albumina e il fibrinogeno, accumula il glicogeno, libera elementi importanti come il sodio, il potassio e il calcio.

 

Coagulazione

Il sangue si coagula al di fuori dell'organismo, a contatto con l’aria e ad esempio in seguito a ferite. Nei vasi il sangue è fluido ma, poco dopo essere stato prelevato, diventa viscido e si addensa in una massa gelatinosa; questa poi si scompone in un coagulo che si separa dal siero (plasma defibrinato, trasparente, paglierino).

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Coagulazione del sangue

Il coagulo è formato da eritrociti imbrigliati in un reticolo di fibrina. Questa non è presente già formata nel sangue circolante, ma viene fabbricata a partire dal fibrinogeno attivato per azione della trombina, anch’essa non presente nel sangue circolante, si forma a partire dalla protrombina. Quest'ultima viene attivata attraverso un complesso processo che coinvolge ioni calcio, trombociti e una serie di fattori, in assenza dei quali la formazione del coagulo è difettosa, ad esempio nella emofilia, malattia ereditaria legata al sesso ( il gene si trova nel cromosoma X ) in cui è assente il fattore ottavo.


Omeostasi

Alcune caratteristiche del sangue devono essere mantenute entro limiti rigidi, da processi regolati con precisione. Ad esempio, se il pH scende da 7,4 (valore normale) a 7,0 (valore dell'acqua pura), l'individuo cade nello stato di coma da acidosi, che può essere mortale.

Se, invece, il pH supera 7,5 sopravviene uno stato di tetano da alcalosi (contrazione spasmodica della muscolatura) che può portare alla morte.

Analogamente, un calo della glicemia (concentrazione del glucosio nel sangue), che solitamente si aggira intorno allo 0,1%, a meno dello 0,05% provoca convulsioni.
Una glicemia alta prolungata, accompagnata da numerose alterazioni metaboliche importanti, provoca spesso il coma diabetico. Normalmente la temperatura del sangue non si discosta di più di 0,3 °C dal suo valore normale medio di 37°C. Un aumento della temperatura del sangue superiore ai 3 °C può risultare addirittura mortale.


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