Liceo Scientifico e Classico "G. Asproni" - Iglesias |
Trasfusioni |
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STORIA
DELLA TRASFUSIONE DEL SANGUE Tavola di Leonardo da Vinci sui vasi sanguigni Accenni vari, quasi leggendari, di questa pratica si ritrovano in iscrizioni degli antichi templi e in papiri egiziani, nel sacro libro dei sacerdoti di Apollo, in scritti ebraici in cui si racconta di un principe siriano che guarì dalla lebbra in seguito alla somministrazione di sangue fresco. Il medico greco Ippocrate raccomandava di assumere sangue in caso di mal caduco. Si racconta anche che i romaniusassero bere il sangue fresco che sgorgaca dalle ferite dei gladiatori impegnati nelle lotte cruente davanti al pubblico dell'arena. In periodo augusteo, il poeta romano Ovidio (Sulmona 43 a.C. - Tomi 17 d.C.) così racconta nelle "Metamorfosi, VII, VV. 285 / 293", a proposito dell'intervento della celebre maga Medea sul vecchio Esone, sottoposto a salasso e ringiovanito in seguito all'introduzione nelle sue vene di un umore segreto:
E ancora: ... "Brandite le spade, fuori traetegli il sangue senile, perchè gli riempia di giovanile vigore le arterie svuotate: la vita e l'età fresca del padre dipende da voi..." Per bocca della magia Medea, Ovidio esprime il concetto di trasfusione del sangue, che in passato veniva appunto indicata come "cura medeana". A quel tempo nulla si sapeva della circolazione
del sangue, né in quale modo il sangue potesse essere introdotto nell'organismo, pertanto
espressioni come "somministrare" e "trasfondere" assumevano lo stesso significato, è probabile che il sangue venisse
impiegato come pozione medicinale o ricostituente; si riteneva infatti che fosse la sede
dellanima, lelisir della vita. Non ci sono
più informazioni fino al Medioevo, sul sangue come medicinale, ma alla fine del XV secolo
viene riferito lintervento di un medico ebreo sul Papa Innocenzo VIII, al quale fece
bere come farmaco a gocce sangue cavato in precedenza da
bambini di dieci anni, al fine di tentare una cura di ringiovanimento. Inoltre a metà
del XVI secolo, Gerolamo Cardano (matematico e fisico italiano) così scriveva: Ci
sono persone che sperano di poter scambiare il sangue, a mezzo di due cannule, con un
giovane di buoni costumi
Tra il 1604 e
il 1615, ad opera del professore Magnus Pegel e del chimico e medico Andreas Libavius, si
ha notizia di un tedesco ( di cui non si conosce il nome ) che ha descritto con cura la
trasfusione sanguigna: |
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