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Relazione
Accordo di rete Regolamento Relazione

Istituto di Istruzione Superiore

"Pietro Colonna"

 

Sezioni associate
Liceo Classico “P. Colonna” - Via P. Colonna, 2 Sezione associata
Istituto Magistrale - Via Ovidio

 

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

 


ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “P. COLONNA” – GALATINA (LE)
ISTITUTO CANDIDATO COME CAPOFILA PER IL Progetto “Biblioteche nelle scuole”


RELAZIONE

 

PREMESSA


In una società che vede il moltiplicarsi delle fonti di informazione e della loro tipologia, la scuola è chiamata a supportare i processi di apprendimento degli allievi con adeguate metodologie e strategie d’accesso ai luoghi di elaborazione e di fruizione dell’informazione. La biblioteca scolastica è chiamata, in tale contesto, a divenire momento essenziale della dinamica educativa e, per la grande varietà di fonti che rende disponibili, costituire un passaggio fondamentale per l’arricchimento del curricolo. Così la bibliomediateca scolastica accompagna gli allievi nella sviluppo delle capacità di recupero dell’informazione e li assiste nell’acquisizione delle abilità pratiche di uso e gestione delle fonti.
La biblioteca scolastica cessa così di essere un deposito di informazioni interno alla scuola, per divenire “ponte” tra scuola e società: suo obiettivo principale sarà fornire e far utilizzare informazione organizzata in modo tale da aiutare l’ampliamento delle conoscenze di base di ogni singolo allievo dotandolo della capacità di gestione dell’informazione, dalla ricerca alla utilizzazione, anche per il futuro. Ma il drastico cambiamento dei mezzi che rendono disponibili le informazioni (fonti sia multimediali sia on-line come Internet) se da un lato rende necessario educare gli allievi alla loro corretta fruizione, dall’altro trasforma la biblioteca accogliendo al suo interno, attraverso i punti d’accesso che ogni scuola può offrire, risorse che vanno ben al di là di quelle che la scuola si è procurata con il proprio programma di acquisizioni. Inoltre l’uso della rete consente, a chi ha saputo già fare il salto dalla Biblioteca alla Bibliomediateca, di creare nuove Reti tra Istituzioni pubbliche e private: questo è accaduto al Liceo “P.Colonna” di Galatina che si candida a svolgere un ruolo di interconnessione efficace con il territorio.

PASSATO PRESENTE FUTURO
 

Alla luce di queste considerazioni, la Dirigenza dell’Istituto di Istruzione Superiore Secondaria “P. Colonna” di Galatina, insieme al Collegio dei Docenti, già da diversi anni ha predisposto un “piano d’azione” per il recupero e, soprattutto, la fruizione della biblioteca scolastica sia per utenza interna che esterna.
La prima fase di questo intervento pluriennale si è concretizzata in un piano formativo ad hoc tanto per i docenti che per gli allievi: sono stati organizzati diversi corsi volti a fornire conoscenze e, soprattutto, ad acquisire competenze di tipo biblioteconomico e bibliografico. Infatti l’esigenza primaria era quella di preparare e formare il personale necessario per l’organizzazione, la guida ed il servizio in un’istituzione che riveste un ruolo così importante nel contesto educativo. Sono stati così progettati ed organizzati percorsi formativi modulari di varia durata dedicati al personale docente e al personale ATA proveniente anche da altri istituti scolastici e responsabili delle attività della biblioteca scolastica del proprio istituto.
Contemporaneamente sono stati proposti nel POF d’Istituto corsi extracurriculari rivolti agli studenti, soprattutto delle classi in uscita, per fornire loro competenze di tipo bibliografico e catalografico e avere un “aiuto” nelle operazioni di informatizzazione del catalogo.
Contemporaneamente alla fase formativa si è cominciata l’attività catalografica informatizzata con il recupero di tutte le informazioni, procedendo alla descrizione bibliografica secondo gli standard internazionali. Questa fase di lavoro, a tutt’oggi, viene portata avanti da docenti e studenti con l’obiettivo di terminare il recupero di tutte le informazioni entro l’anno scolastico in corso.
Un traguardo importante è stato raggiunto alla fine dell’anno scolastico 2003-2004 quando, avendo informatizzato circa 3.500 record, si è proceduto alla pubblicazione on-line del catalogo, OPAC, ( www.bibliowin.it/liceocolonna ), con tutti i vantaggi che ne derivano: allargamento della consultabilità delle informazioni e quindi maggiore visibilità della strutture biblioteca all’esterno. La consultazione in remoto dell’OPAC consente essenzialmente di effettuare ricerche sul catalogo, attraverso le quali è possibile ottenere: riferimenti bibliografici su un determinato argomento, il controllo dei dati sulla disponibilità prima di ricorrere al prestito interbibliotecario di un’opera, la prenotazione delle opere già da casa, servizi avanzati quali il document delivery. Nell’OPAC le opere sono registrate in unità/record, ciascuna delle quali contiene più campi ognuno dei quali rappresenta un’informazione sottoforma di descrizione bibliografica secondo gli ISBD. Il record informa anche su quante copie dell’opera sono possedute dalla biblioteca, nonché sulla loro collocazione e sulla disponibilità al prestito.

Si riportano di seguito delle schede di sintesi degli interventi.
 

1. DALLA BIBLIOTECA ALLA BIBLIOMEDIATECA
Il Progetto finanziato nell’anno scolastico 1999-2000 (C.M. 228 del 5.10.99 PROGRAMMA PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELLE BIBLIOTECHE SCOLASTICHE L.440/97 Dir. Min. n. 180/99) ha consentito alla Biblioteca scolastica un salto di qualità verso il superamento della biblioteca “monomediale” e verso la creazione di un sistema di biblioteche – scolastiche e non - progressivamente integrabile.

2. LAVORARE IN BIBLIOTECA
L'intervento formativo, inserito nel quadro dell’orientamento scolastico e professionale, ha voluto indirizzare gli studenti verso le “nuove professioni” inserite nel contesto del recupero, tutela e conservazione del patrimonio documentario al fine di renderlo maggiormente fruibile. La figura professionale che si intendeva promuovere era quella del bibliotecario, o meglio di una figura intermedia, il tecnico di automazione di biblioteche. L’introduzione delle nuove tecnologie e la loro sempre più diffusa utilizzazione stanno determinando trasformazioni radicali nella creazione, nel trasferimento e nella fruizione dell’informazione. Questo processo coinvolge notevolmente le biblioteche, comportando una ridefinizione del loro ruolo e competenze e ponendo con forza all’attenzione dei loro operatori la necessità di un profondo rinnovamento. Le nuove tecnologie offrono notevoli opportunità di sviluppo di nuovi servizi, di nuovi rapporti con l’utenza, di collaborazione per favorire la condivisione delle risorse e lavorare in rete - dove per rete non si intende solo rete telematica - di confronto per la definizione di nuovi regolamenti in grado di recepire gli interessi e tutelare i diritti dei cittadini, non più utenti passivi, ma clienti sui quali orientare le proprie attività. Sono opportunità che aiutano a realizzare i principi espressi dal Manifesto Unesco sulle biblioteche pubbliche:
 creare e rafforzare nei ragazzi l’abitudine alla lettura fin dalla tenera età;
 sostenere sia l’educazione individuale e l’autoistruzione, sia l’istruzione formale a tutti i livelli;
 offrire opportunità per lo sviluppo creativo della persona;
 garantire l’accesso ai cittadini a ogni tipo di informazione di comunità;
 fornire servizi d’informazione adeguati alle imprese, alle associazioni e ai gruppi di interesse locali;
 agevolare lo sviluppo delle capacità di uso dell’informazione e del calcolatore;
 sostenere le attività e i programmi di alfabetizzazione rivolti a tutte le fasce d’età, parteciparvi e, se necessario, avviarli.
L’avvio e la realizzazione di progetti di innovazione e miglioramento del servizio richiedono competenze e conoscenze nuove in termini di management. Analisi dell’utenza, valutazione e misurazione, analisi costi/benefici, indicatori di efficienza ed efficacia, lavoro per obiettivi, carta dei servizi, diritti dell’utente - fino a pochi anni fa praticamente assenti nella letteratura bibliotecaria italiana – sono oggi diventati un riferimento essenziale per ogni serio progetto di ristrutturazione e innovazione dei servizi bibliotecari. Ciò è particolarmente vero per le biblioteche di enti locali, coinvolte dal più vasto e generale processo di riforma della pubblica amministrazione.
Il progetto, della durata di 30 ore sia per l’anno scolastico 2002-2003 che per il 2003-2004, ha coinvolto circa 25 alunni e delle classi terminali e delle prime classi dell’Istituto di Istruzione Secondaria “P. Colonna” di Galatina con l’obiettivo di valorizzare la risorsa biblioteca come strumento di promozione culturale e sviluppo microterritoriale. I partecipanti hanno ricevuto una formazione che metterà loro in grado di partecipare a progetti volti ad innovare e far evolvere il ruolo e i servizi delle biblioteche scolastiche anche con l’applicazione delle innovazioni delle tecnologie informatiche e della multimedialità.
Obiettivo del corso è stato quello di fornire agli alunni conoscenze di biblioteconomia per la gestione ed il trattamento della documentazione in biblioteca, con particolare riguardo all'iter del documento, alla catalogazione descrittiva di monografie ed alla organizzazione di servizi e prodotti per gli utenti della biblioteca.
Pertanto lo scopo didattico finale è stato quello di formare studenti in grado di:
1) riordinare fisicamente il patrimonio documentario di una biblioteca scolastica;
2) procedere alla catalogazione informatizzata;
3) fornire l’assistence service agli utenti di una biblioteca scolastica.
I corsisti hanno frequentato 30 ore di lezione per ogni anno, tra aula e laboratorio di informatica. Durante le lezioni frontali, per un totale di 10 ore, sono state fornite da personale esperto e qualificato nozioni relative a:
 la biblioteca come struttura organizzata;
 l’organizzazione della biblioteca e la crescita delle raccolte;
 la catalogazione: descrizione bibliografica ed automazione.

Circa gli argomenti sopra elencati sono state svolte delle esercitazioni e, in merito alla descrizione bibliografica, sono state effettuate 60 ore di simulazione durante le quali i corsisti hanno realizzato, con l’ausilio di un software per l’automazione di biblioteche, schede informatizzate di catalogo relative a parte del patrimonio posseduto dalla biblioteca scolastica (costituita da circa 10.000 opere).

3. TECNICHE DI GESTIONE ED AUTOMAZIONE DI BIBLIOTECHE ED ARCHIVI
In un primo momento anche questo progetto è stato inserito nel POF d’Istituto e realizzato con fondi propri della scuola. In seguito l’I.I.S.S. “P. Colonna” è diventato Centro risorse per la formazione e l’aggiornamento professionale del personale in servizio (d.d.g. 08/04/2003, prot. N° 3555, in attuazione dell’art. 5, comma 3 del Contratto decentrato regionale sottoscritto il 22/11/2002) e quindi l’intervento è stato inserito nelle attività di quest’ultimo.
L’intervento formativo, realizzato per tre annualità, era rivolto a personale docente e personale ATA per un max di 30 partecipanti. Il corso era articolato in tre moduli in grado di fornire a ciascun partecipante, al termine di ogni percorso, una precisa competenza.
I primi due moduli hanno fornito competenze relative alle tecniche di gestione ed automazione del patrimonio librario; il primo segmento formativo, della durata di 15 ore, ha trattato della catalogazione ed automazione della biblioteca. Ai partecipanti è stata data l’opportunità di acquisire la metodologia della catalogazione di materiali cartacei e non cartacei e gli elementi fondamentali per la conoscenza e l’utilizzazione delle nuove tecnologie informatiche con particolare riferimento all’automazione della biblioteca. L’obiettivo precipuo è stato quello di diffondere le tecnologie informatiche nella gestione della biblioteca e di acquisire la conoscenza delle principali fonti di informazione. Al termine del modulo i partecipanti hanno compreso gli elementi basilari di catalogazione, classificazione delle opere e organizzazione dei cataloghi cartacei. Inoltre, al termine del modulo, i corsisti sono stati in grado di usare le principali fonti di informazione e alcuni software di catalogazione libraria.
I corsisti, dopo alcune lezioni teoriche di introduzione alle principali regole di catalogazione libraria, sono stati avviati alla catalogazione automatizzata direttamente su PC mediante l’uso di un s/w appositamente creato, utilizzando i materiali della biblioteca scolastica del liceo classico “P. Colonna”.
Il secondo modulo, della durata di 15 ore, proseguendo il discorso sulle tecniche di catalogazione ed automazione di biblioteche, ha trattato della indicizzazione e della ricerca bibliografica. L’obiettivo è stato quello di far acquisire ai corsisti la metodologia dell’indicizzazione di materiali cartacei e non cartacei; della creazione di legami tra autori e titoli; della catalogazione semantica; delle ricerche bibliografiche su repertori cartacei. Al termine dell’intervento formativo i partecipanti hanno compreso gli elementi basilari di indicizzazione delle opere e organizzazione dei cataloghi cartacei.
Il terzo modulo, anch’esso della durata di 15 ore, ha spostato lo sguardo dal settore delle biblioteche al mondo degli archivi e si è proposto l'obiettivo di fornire ai corsisti alcune competenze basilari relative alla figura dell'archivista, in particolare alle mansioni legate alla sfera tecnico-gestionale. Ai partecipanti è stata data l’opportunità di conoscere le tecnologie informatiche più recenti e la loro applicazione in campo archivistico, che migliora la qualità del lavoro e ottimizza i tempi del lavoro dell'archivista. Poi sono state analizzate tutte le problematiche legate alla conservazione fisica dei documenti e al luogo destinato all'archivio. Particolare importanza è stata data al quadro normativo-giurisprudenziale relativo ai beni ed alla amministrazione archivistici, che in questi anni sta subendo notevoli modifiche. Al termine del modulo i corsisti hanno conseguito nozioni relative alle principali mansioni di un archivista, come per esempio il riordino di un fondo, la sua schedatura e la redazione dell'inventario.

4. PON 2000-2006, Misura 7 , Azione 7.2
Altra possibilità di formazione specifica è stata rappresentata dalla partecipazione degli allievi (60% donne) al PON Misura 7 , Azione 7.2 approvato per l’annualità 2002 dal titolo L’intrattenimento formativo per bambini e ragazzi dai tre ai dieci anni: la biblioanimatrice. L’intervento formativo della durata di 50 ore è stato il punto d’arrivo di una esperienza maturata attraverso l’inserimento per tre anni nel POF di un Progetto Lettura che vedeva anche la proficua collaborazione con la Scuola Elementare “G. Martinez” III Circolo di Galatina presente sul territorio con la pluriennale esperienza della Biblioteca “Giona”, esempio di corretta, moderna ed efficace interpretazione della biblioteca per bambini e ragazzi.
Al Progetto Lettura ed al PON La Biblioanimatrice ha fatto seguito per 4 anni l’esperienza del Tirocinio estivo formativo e di orientamento (L. 24 giugno 1997, n° 196, art.18; D.M. 25 marzo 1998, n° 142; D.Lga 10.09.2003, n° 276 Riforma del mercato del lavoro, art. 60 Tirocini estivi di orientamento) degli allievi del Colonna presso la Biblioteca Comunale “P. Siciliani” di Galatina.
5. PON 2000-2006, Misura 1 , Azione 1.2
Altra possibilità di formazione specifica è rappresentata dalla partecipazione di allievi e di docenti al progetto PON, Misura 1, Azione 1.2. approvato per l’annualità 2004 dal titolo Lavorare in biblioteca: conoscere e conservare la propria cultura. L’intervento formativo della durata di 150 ore, sulla scia delle precedenti esperienze, si pone in continuità e ha come scopo finale, attraverso le 120 ore di stage previste, il recupero totale del pregresso con la catalogazione informatizzata e l’apertura sistematica della struttura soprattutto all’utenza esterna. PON appena avviato.

6. IL PROGETTO ARCHIVIO
Parallelamente alla riqualificazione della biblioteca scolastica, negli stessi anni, è stato avviato un progetto modulare per il recupero dell’Archivio storico dell’Istituto, archivio che contiene materiali di particolare pregio e importanza, prodotti dall’Ente nell’arco ultracentenario della sua esistenza. Anche in questo caso si è proceduto innanzitutto ad una prima fase di formazione, che ben presto, si è trasformata in “azione su campo”. I lavori prodotti durante le varie fasi operative, schedatura dei materiali ed elenchi più o meno analitici di consistenza, sono stati pubblicati nel progetto GOLD della BDP.

7. LAVORARE IN ARCHIVIO
Il progetto di seguito descritto è stato riproposto nel POF d’Istituto per tre annualità consecutive. Dopo una pausa “forzata” per l’a.s. 2003-2004 a causa di lavori di adeguamento a norma dell’edificio scolastico anche nei locali destinati all’archivio, il progetto è stato riproposto per l’anno scolastico in corso.
L'intervento formativo, inserito nel quadro dell’orientamento scolastico e professionale, si proponeva di orientare gli studenti verso le “nuove professioni” inserite nel contesto del recupero, tutela e conservazione del patrimonio documentario al fine di renderlo maggiormente fruibile. La figura professionale che si intendeva promuovere è stata quella del documentarista, ossia di colui che concorre alla definizione, alla conoscenza e allo sviluppo della scienza della documentazione e dell'informazione, come aree culturali specifiche per l'esercizio e lo svolgimento della pratica documentaria e informativa; si tratta di una attività ad elevato contenuto specialistico, avente come oggetto la trasformazione e la riduzione del documento a unità informative, la creazione di linguaggi documentari, l'archiviazione, il ritrovamento e la circolazione delle informazioni. La diffusione della tecnologia informatica anche nel settore dei beni culturali, come del resto in tutti gli altri, rende quanto mai attuale la necessità di creare figure qualificate che, oltre a possedere competenze archivistiche, siano in grado di applicare ed utilizzare le tecnologie nel settore specifico.
Obiettivo del progetto è stato di fornire agli alunni le competenze di base di quella che un giorno potrebbe diventare una scelta professionale. Il tecnico di gestione ed automazione di archivi potrebbe difatti inserirsi nel mondo del lavoro attivandosi in forme autonome di occupazione a livello e individuale e di associazionismo (cooperative o società, etc…) oppure potrebbe attivarsi in forme di collaborazione presso gli enti di conservazione (Archivi di Stato), archivi di enti pubblici e territoriali (correnti, di deposito, storici), archivi di imprese, archivi ecclesiastici, archivi privati.

L’intervento formativo era rivolto a studenti del Liceo Classico “P. Colonna” di Galatina e si è svolto su due livelli:
1. il primo, di orientamento ed avviamento, con i ragazzi delle classi ginnasiali;
2. il secondo, di approfondimento e di orientamento in uscita, con gli allievi delle classi liceali che avevano già acquisito, durante esperienze simili nei precedenti anni scolastici, competenze nel settore.

Agli allievi sono state fornite le competenze minime relative alla figura professionale dell’archivista e alle sue mansioni principali, quali la schedatura e il riordino fisico di un fondo documentario, con la redazione dei strumenti di ricerca minimi per la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio. I corsisti, infatti, durante le 30 ore di formazione extracurriculare sono stati coinvolti in prima persona nelle attività di recupero dei materiali dell’archivio storico della scuola. In un primo momento si è proceduto al trasloco dei materiali da un deposito al piano terra dell’edificio scolastico alla sala destinata ad accogliere l’archivio. In seguito i materiali sono stati riordinati fisicamente sugli scaffali; si è poi proceduto alla redazione di elenchi di consistenza degli stessi, per permetterne una prima fruizione, in attesa di completare l’intervento, nei prossimi anni scolastici, attivando altre esperienze formative simili. Alcuni allievi di terzo liceo, avendo già partecipato, negli anni scolastici precedenti, ad altri progetti simili, e quindi avendo già acquisito competenze relative al riordino ed alla schedatura di documenti, si sono impegnati nella trascrizione di alcuni documenti, nello specifico si trattava di lettere di soldati dal fronte, contestualizzando i contenuti nel periodo storico di riferimento ed analizzando e confrontando sommariamente i caratteri linguistici.

Gli obiettivi formativi specifici raggiunti per il primo livello sono:
 l’acquisizione dei principi basilari di archivistica;
 la capacità di utilizzare le nuove tecnologie informatiche con particolare riferimento all’automazione degli archivi.
Gli obiettivi formativi specifici raggiunti per il secondo livello sono:
 la schedatura di un documento;
 la lettura di un documento di qualsiasi epoca;
 il riordino di un fondo documentario.

L’intervento formativo proposto sicuramente si è inserito pienamente in quello che è il curricolo di base dello “studente liceale”, avendo offerto a materie curriculari, come il latino o la storia, un valore concreto che, spesso, non viene immediatamente percepito dagli alunni.
L’archivio è un luogo che di solito viene associato a grossi volumi polverosi e a regole severe da rispettare, insomma, un luogo decisamente noioso. Se utilizzato in maniera adeguata, invece, diventa un luogo molto interessante e, perché no, anche divertente. Negli archivi sono conservati documenti che testimoniano fatti avvenuti nel corso dei secoli e che possono essere utilizzati a scopi didattici affinché gli studenti, vedendone il riflesso in un contesto a loro familiare, possano ricostruire la memoria storica dei grandi e piccoli eventi del passato per comprenderli meglio. I documenti perché possano essere veicolo di informazione e formazione devono necessariamente essere letti e studiati e nei loro contenuti e nella loro forma; fondamentale per queste operazioni di mediazione spesso risulta la conoscenza delle lingue classiche, in primis il latino.
L’intervento proposto, quindi, potrebbe essere considerato anche come una palestra per potenziare o consolidare le conoscenze e le competenze acquisite dagli alunni durante il loro percorso formativo curriculare.
L’azione ha inoltre raggiunto i seguenti obiettivi di carattere trasversale:
 ha ampliato le capacità di analisi e di sintesi;
 Ha favorito un uso continuo di “problem solving”;
 Ha favorito il lavoro di gruppo;
 Ha potenziato conoscenze e competenze curriculari già acquisite.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof. Antonio Minardi)
 

 
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