Premia
la musica italiana
Il
15 maggio 2003 a Segrate (MI) PalaSegrate
premiati:
Daniele
Silvestri
Mircomenna
Claudio Lolli & Parto delle Nuvole Pesanti
Têtes
de Bois
Davide Van De Sfroos
N.B. Gli artisti premiati hanno confermato la loro presenza alla serata, TRANNE Daniele Silvestri
“L’isola
che non c’era” il periodico di riferimento per chi ama la canzone
d’autore, da qualche anno ha indetto un Referendum tra i collaboratori della
testata con lo scopo di individuare chi, nel corso dell’anno solare, si sia
distinto nel panorama musicale italiano.
Diverse le categorie in cui si articola il referendum:
Oltre ad assegnare le quattro targhe ai vincitori, un
riconoscimento particolare viene attribuito a chi, negli anni, abbia sostenuto
un ruolo di assoluto rilievo nel panorama musicale italiano:
“Artista dell’Isola”, è la targa che l’anno scorso è stata
conferita a Enzo Jannacci, che in quarant’anni di carriera ha non solo
scritto pagine di rara intensità musicale e letterale, ma ha anche segnato un
percorso le cui tracce sono state e sono tuttora le fondamenta
della musica d’autore italiana.
Nella passata edizione, nelle diverse categorie, sono
risultati vincitori artisti come Francesco De Gregori, Davide Van De
Sfroos e Sergio Cammariere .
Quest’anno, le votazioni hanno portato a risultati
particolarmente interessanti.
Sono risultati vincitori:
q
Daniele Silvestri: Miglior Album con
il suo lavoro “unò, dué…”
q
Mircomenna: Miglior Opera Prima, con
l’album “Nebbia di Idee”
q
Têtes de Bois, con la collaborazione di
Daniele Silvestri si sono aggiudicati la targa per la “Miglior
Canzone” con “Non si può essere seri a diciassette anni”,
traduzione a quattro mani della omonima lirica di Rimbaud, musicata da Ferrè;
q
Davide Van De Sfroos,
il cantautore laghèe, quest’anno si è aggiudicato il premio nella categoria
“Miglior Concerto”;
Come la passata edizione Enzo Jannacci, quest’anno la
targa “Artista dell’Isola”
viene consegnata ad un altro grande personaggio della scena musicale italiana: Claudio
Lolli, un maestro, un caposcuola e
soprattutto un grande poeta civile.
La premiazione è divenuta
quest’anno anche un’occasione per il Comune di Segrate (ente che ospita e
co-finanzia l’operazione) di dare inizio a una serie di attività volte
a promuovere le capacità artistico – musicali dei giovani. Per questo
motivo, verrà consegnata una Targa Città di Segrate all’artista che
si è segnalato come Miglior Opera Prima.
Anche quest’anno, la premiazione degli artisti sarà una
vera e propria festa in musica: un
evento che offrirà al pubblico performance uniche all’insegna della grande
qualità.
Per l’occasione, Radio Popolare registrerà la serata e
la manderà in onda in differita sulle frequenze del network
Gli onori di casa saranno affidati a Gianni De
Berardinis, voce e volto della radio e della televisione da sempre dedicato
alla musica di qualità.
Per maggiori informazioni, consultate il sito www.lisolachenoncera.it
Giovedì
15 maggio, ore 20.30, Pala Segrate
via
Degli Alpini, 34 –Segrate (MI).
Posto
Unico: € 12,00 – per prenotazioni tel 02/3581586
oppure
redazione@lisolachenoncera.it
(i biglietti prenotati devono essere ritirati il giorno dello spettacolo entro le ore 20 alla cassa del PalaSegrate)
Le targhe, i vincitori, le
motivazioni:
Claudio
Lolli
Inizia
la sua attività discografica con l’album
Aspettando Godot
(1972), produce molto nei primi anni settanta, ma con l’inizio degli
anni ottanta, rallenta il passo discografico risentendo di una generale crisi
della canzone d’autore.
Tuttavia
lascia traccia indelebile di sé con opere capitali come Ho visto anche degli
zingari felici, Disoccupate le strade dai sogni, Extranei, Antipatici Antipodi.
Dischi che hanno per molti versi rivoluzionato la struttura stessa della canzone
italiana.
In
uscita a maggio 2003, con la
riedizione della mitica suite di Ho visto anche degli zingari felici che
Storie Di Note pubblica in versione live con la collaborazione de Il Parto
delle Nuvole Pesanti. Il gruppo calabro/bolognese ha curato tutti i nuovi
arrangiamenti ed a fine maggio partirà insieme a Lolli in un’inedita turnèe.
Al Pala Segrate avremo un assaggio dello spettacolo.
·
Premio
Miglior Opera Prima:
Mircomenna
Emergente cantautore bolognese,
Mircomenna si aggiudica il premio con l’album ‘Nebbia di idee’:
un album fatto di sonorità che riecheggiano, come in un caleidoscopio musicale,
alcuni dei più suggestivi capitoli della canzone italiana d’autore, spaziando
da atmosfere sferzanti, incisive e travolgenti a melodie oblique e trame
crepuscolari e, ancora, da refrain piacevolmente ‘swinganti’ a sussurri più
intimi e chiaro-scurali,
Ad
accorgersi del lavoro fatto, primo fra i primi, Paolo Conte, che di cuore
ha così commentato l’esordio discografico di Mircomenna: “Finalmente
un disco elegante e saporito!”.
La premiazione al Pala Segrate è un’occasione per
ascoltare alcuni brani di un’artista che dimostra la vitalità della nuova
canzone d’autore.
Mircomenna riceverà anche la Targa Città di
Segrate come primo testimone delle iniziative del Comune ospitante volte a
valorizzare le capacità artistico – musicali dei giovani.
“Non
si può essere seri a diciassette anni”
Têtes
de Bois e Daniele Silvestri
La canzone, tradotta con Daniele
Silvestri, è interpretata in un duetto agro-dolce con Andrea Satta, leader dei Têtes de Bois.
Inserita nel cd “Ferré,
l’amore e la rivolta”, (un omaggio alla figura geniale del
musicista-poeta francese Léo Ferré, scomodo, sensibile, anarchico), la canzone
“Non si può essere seri a diciassette anni”, ha colpito e emozionato
in modo particolarmente intenso non solo molti addetti ai lavori (da non
dimenticare la targa attribuita ai Têtes de Bois dal Club Tenco), ma
soprattutto un pubblico sempre più numeroso.
Davide
Van De Sfroos
Il cantautore laghèe è, secondo i risultati del
referendum de “L’isola che non c’era” il massimo interprete di
quell’esigenza connaturata agli artisti veri, di ottenere sempre e comunque il più possibile dal rapporto con il proprio pubblico, dal
suo coinvolgimento durante le performance “dal vivo”.
Dimostrazione della grande passione e emozione è data dal
successo dell’ultimo lavoro di Davide Van De Sfroos: “Laiv” un doppio cd
dal vivo dove traspare l’importanza e l’intensità del rapporto tra
l’artista e il suo pubblico.
Daniele
Silvestri
Ha messo d’accordo tutti, mercato e critica, con il
suo ultimo lavoro. “Unò, dué…” è un album completo e intenso, che
riesce nell’alchimia di unire testi e musiche leggere e ironiche (“salirò”
e “ 1.000 euro al mese”) con brani di impegno (“il mio nemico” ,
“manifesto” e la stessa “unò, duè…”), oltre a pagine intime e
personali (“di padre in figlio”).
Un artista, Silvestri, che anno dopo anno consolida il
ruolo di punto di riferimento per chi si avvicina alla nuova musica d’autore.
Per maggiori informazioni, consultate il sito www.lisolachenoncera.it
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