Si è voluto così tentare, attraverso la documentazione fornita dai rinvenimenti sia terrestri che subacquei, un approffondimento sul tema specifico del mare.

Coppa di vetro, di produzione alessandrina dalla tomba degli Ori di Canosa, III-II sec. a.C.
coppaÈ pertanto il mare il principale protagonista di questa mostra, con le rotte, i commerci, gli approdi: approdi leggendari come quello dei Cretesi nel Salento; approdi militari e commerciali come quelli di Bari, di Taranto, di Brindisi e di Otranto; approdi sicuri come quello di Santa Sabina, sbocco al mare di un vasto abitato messapico gravitante intorno all'antica Carbina (Carovigno), o quello di Brindisi che aveva in antico fatto coniare il proverbio - ... nel mondo essere tre porti, quello di giugno, di luglio e di Brindisi ..., - tanto a significare che nel porto di Brindisi le navi stavano al sicuro, come sogliono essere per mare nei mesi di giugno e di luglio.
Ma il mare vuole dire anche paure, naufragi, relitti carichi di storia e di arte e, perché no, di quotidianità che sa di vino, di olio e di salsa di pesce, trasportati nelle anfore; quotidianità che riflette nel vasellame da mensa il gusto decorativo dei modelli culturali dei popoli che abitarono il bacino del Mediterraneo.

Statua in bronzo di Lucio Emilio Paolo ricostruita dai frammenti rinvenuti in mare presso Punta del Serrone (Br), metà del II sec. a.C.

Brindisi
(Museo Arch. Provinciale)

statuaNasce la mostra Andar per mare. Puglia e Mediterraneo tra mito e storia da un progetto scientifico elaborato nel 1997 in occasione della XII edizione dei Giochi del Mediterraneo.
Particolarmente opportuna ci è sembrata l'iniziativa di accoglierne l'esposizione nelle sale del Museo F. Ribezzo, quale giusta continuità con l'impegno profuso dalla sezione didattica del Museo in mostre, pubblicazioni e scavi in particolare nel settore dell'archeologia subacquea che tanta curiosità suscitò nei Brindisini, allorchè nel 1992 restituì importanti sculture bronzee dalla località di punta del Serrone.
Parte di queste sculture, oggi fruibili in seguito alle opportune operazioni di restauro ed esposte in mostra, al fianco di altri reperti archeologici provenienti da musei pugliesi, rappresentano un momento significativo della storia della Puglia legata al mare.

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