el 1965 l'Amministrazione Provinciale, dopo aver superato notevoli ostacoli di natura burocratica, entrò finalmente in possesso della Abbazia romanica di Cerrate, salvando da sicura rovina uno dei più importanti monumenti della nostra regione.

Abbazia di Cerrate
Abbazia

Durante i lavori di restauro l'Amministrazione si poneva il problema per la destinazione dell'importante complesso, perché avesse una funzione non solo ai fini turistici, ma divenisse anche un punto d'incontro per studiosi e per tutti coloro che amano conoscere il passato delle Genti Salentine.
Fra le varie proposte fu deciso di dare vita ad un Centro di Ricerche e Studi di Folklore e Tradizioni Popolari Salentine con annesso un piccolo Museo.
A sede del Museo è stato utilizzato un ex frantoio. In una piccola parte dello stesso, separata dal contesto per creare un ambiente quasi a sè, sono stati riuniti gli affreschi staccati dalla Chiesa. Si è dovuto sistemarli in tale modo perchè, data la loro grandezza, non potevano essere posti in altri locali nè, d'altra parte, si è voluto trasportarli altrove, considerando che essi fanno parte del patrimonio artistico di Cerrate.

 

L'Abbazia

L'Abbazia di Cerrate è una chiesa benedettina dell'inizio del sec. XII. Il prospetto, a capanna con rosone centrale, è decorato da una serie di archetti e lesene che scendono sullo zoccolo e scompartiscono gli spazi in tre settori.
L'interno è diviso a tre navate da una serie di colonne sormontate da capitelli, su cui insistono archi ad ogiva.
Il fianco destro della chiesa presenta frammenti di affreschi eseguiti probabilmente alla fine del '200 o agli inizi del secolo successivo. Tutta la serie di affreschi più antichi dovrebbe appartenere, per la maggior parte, a maestranze non locali, probabilmente greche, come provano i confronti di età paleologa in Sicilia e nello stesso Pelopponneso.
Il lungo fabbricato che entrando si nota a sinistra, dietro la Chiesa, era l'antica mangiatoia degli animali da lavoro; ora è stato adibito a salone di conferenze, mostre, dibattiti culturali.


Veduta del pozzo e del portico
pozzoNella zona compresa fra questo fabbricato ed il portico nel 1585 fu costruito il pozzo che ancora oggi si ammira.
Al centro dell'architrave è scolpito lo stemma dei De Leone, mentre in cima è scolpito un tritone che cavalca un delfino.
I locali dell'ex frantoio sono stati destinati a sede del Museo delle Tradizioni Popolari Salentine.