Il Museo

Una breve presentazione di ciò che il visitatore vedrà raccolto ed esposto nel Museo è scritto su un pannello sulla parete destra dell'ingresso.
Alla parete sinistra sono appesi alcuni acquarelli che ritraggono vari costumi caratteristici usati verso la fine del '700 in alcuni paesi della nostra Provincia. Di fronte all'ingresso è la riproduzione di una tavola del sec. XVI, raffigurante la chiesa di S. Maria delle Cerrate, con l'annesso cortile dove si svolgeva la fiera nel sec. XV.
Nel locale a destra dell'ingresso è stato sistemato un antico mulino restaurato nel 1896.
Si passa quindi nel primo locale a destra del frantoio, dove è stata ricostruita una semplice cucina con mobili ed utensili tipici: un piccolo focolare sulla parete in fondo, con l'immancabile caldaia di rame (quatara) .


Ricostruzione di una camera da letto di una casa contadina
Nel secondo ambiente, sempre a destra del frantoio, si è cercato di ricostruire una piccola stanza da letto.
Il letto è stato rifatto nella forma più semplice: una coppia di cavalletti di legno sostengono due tavole di abete e su queste è appoggiato il saccone, riempito di paglia. Sul letto è stesa la pezzara, una caratteristica coperta tessuta di striscioline ritorte di stracci variopinti, lavoro paziente delle contadine nelle lunghe serate invernali, soprattutto nei paesi dell'estremo Salento.

Frantoio
(XIX sec.)
frantoioNel frantoio vero e proprio, troneggiano due veri frantoi in pietra, che sono stati in parte restaurati per dimostrare la loro funzionalità. Accanto sono le c.d. misure per le olive; i crisculi (vasi di creta che servivano a raccogliere l'olio dal pozzetto).
Nelle due vetrine sono alcune ceramiche salentine, prodotte da figuli di Ruffano, Cutrofiano e Grottaglie: zuppiere, piatti, giare, brocche varie, giocattoli, ecc..
Nell'ambiente che si è ricavato a sinistra del frantoio, murando un arco, sono stati sistemati gli affreschi e le sinopie distaccati dalla chiesa.
Nel locale a sinistra entrando domina un vecchio telaio; molti altri attrezzi testimoniano quanto era intenso, in questa zona, l'artigianato della tessitura a mano.