capotesto -L-'11 giugno 1993 viene inaugurato il Museo Nazionale Jatta a conclusione di una vicenda iniziata centocinquant'anni prima da Giovanni Jatta senior e proseguita negli anni dai numerosi eredi con l'intento di non disperdere un così ricco patrimonio di oggetti antichi scoperti a Ruvo nei primi decenni dell'800.

Busto marmoreo di Giovanni Jatta senior (1767-1844)
Jatta seniorIn quegli anni l'interesse degli occasionali rinvenitori era attratto soltanto dalle monete o da altri oggetti in materiale prezioso, sicché il ritrovamento di semplici vasi di creta era motivo di tale delusione che, talvolta, ci si liberava di tali oggetti ritenuti inutili semplicemente scagliandoli via.
Ben presto, però, spargendosi la notizia di simili ritrovamenti ben oltre gli angusti limiti regionali, città come Ruvo, Canosa, Ceglie, furono invase da forestieri i quali, sfruttando l'inesperienza dei cittadini, si impossessarono degli oggetti migliori pagandoli molto meno del loro reale valore.
Tale speculazione e tale scempio erano motivo di viva preoccupazione per Giovanni Jatta senior che, invece, era ben consapevole del valore di quegli oggetti e dell'importanza di quei ritrovamenti e avrebbe voluto che le vestigia del passato, riportate alla luce, contribuissero a ravvivare nell'animo di ciascuno la consapevolezza e il giusto orgoglio delle proprie origini storiche e del valore di una cultura così antica e ricca.
Successivamente Giovanni Jatta junior, completando un'opera già intrapresa dai suoi familiari, riuscirà a realizzare l'allestimento delle sale del Museo nel nuovo palazzo di famiglia.

Busto marmoreo di Giovanni Jatta junior (1832-1895)
Giovanni Jatta juniorNel contempo si proseguiva in quelle trattative che, iniziate nell'aprile del 1914, avrebbero consentito il passaggio all'ente pubblico dell'importante collezione.
I ripetuti fallimenti delle trattative stesse, comunque, hanno determinato che la raccolta restasse in quelle stanze che la famiglia aveva adibito a tale scopo, fino alla felice conclusione della vicenda che vede questo bel patrimonio di oggetti antichi esposti al pubblico in quella che è la sua sede più giusta: il Museo Jatta di Ruvo.

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