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Personaggi famosi


William Shakespeare
William Shakespeare, poeta e drammaturgo inglese, nacque a Stratford-on-Avon nel 1564. Egli e' amato sia da chi apprezza l' arte con la quale traduce una vicenda in termini teatrali, sia da chi ammira l'accuratezza nella descrizione degli stati d'animo dei personaggi e delle loro contraddizioni.                                                         Il primo lavoro di Shakespeare pubblicato fu il poemetto mitologico Venere e Adone nel 1593, dedicato all'amico conte di Southampton, in compagnia del quale si è supposto che egli compisse un viaggio in Italia tra il 1592 e il 1594. Nel 1594 Shakespeare entrò a far parte, come attore, autore e comproprietario, della compagnia protetta dal lord ciambellano, i Lord Chamberlain's Men, e della quale egli fu il membro più autorevole. In quello stesso anno scrisse la tragedia Tito Andronico e la Bisbetica domata .                                               Senza dubbio, Shakespeare, si servi' di materiale altrui quando gli torno' comodo o quando doveva mettere in scena uno spettacolo in fretta e furia, ma cio' non sminuisce certo il suo valore, infatti, una storia semplice e grezza per diventare un' opera d'arte deve essere "plasmata" e trasformata in linguaggio.                                             Fra le sue opere piu' importanti ci sono The merchant of Venice (il mercante di Venezia), Romeo and Juliet (Giulietta e Romeo) e Hamlet (Amleto).

 

The Merchant of Venice

Il mercante di Venezia e' caratterizzato dall'intrecciarsi di diversi motivi (intreccio realizzato in modo superbo dal grande Willy, n.d.r.): quello fiabesco degli scrigni, quello dell' amicizia fra i due giovani protagonisti (Bassanio e Antonio) e quello della libra di carne, che porta la commedia in un filone drammatico. In questa opera, Shakespeare, prende spunto da diversi testi: per la libbra di carne e l' incidente degli anelli si ispiro' a una novella italiana, mentre per il personaggio di Shylock si rifece al Jew of Malta di Marlowe. Tutti questi elementi sono pero' rielaborati dal drammaturgo in modo del tutto originale e adattati alla scena.

 

Romeo and Juliet

Giuletta e Romeo, composta nel 1595-96, e' una dramma intorno a due amanti sfortunati che ha come fonte una novella italiana raccontata sia in prosa che in versi. Shakespeare si rifece a quella in versi, rendendo l'azione molto piu' veloce e dando un nuovo aspetto al carattere dei personaggi e ai loro contrasti interiori. Romeo e Giuletta sono i rappresentanti dell' amore giovanile, il loro primo vero amore e' caratterizzato dal brevissimo tempo in cui nasce e dall' intensita' che non conosce limiti (neanche la morte potra' dividerli).               All' inizio dell' opera Romeo e' descritto come un giovane sdolcinato innamorato di Rosalina, ma non appena i suoi occhi si posano su quelli di Giulietta egli diventa un uomo.                                         In tutto il dramma Shakespeare mette in contrasto la concezione che Romeo e Giulietta hanno dell' amore con quella che hanno gli altri personaggi: per il padre di Giulietta l'amore e' tutto una questione di interesse, per la balia e' appagamento fisico, mentre per Paride e' una questione di buona educazione.                                                      Una delle piu' grandi creazioni comiche shakespeariane e' la balia, donna piena di buone intenzioni ma alla stesso tempo incapace di capire il vero significato dell' amore e che lascia Giulietta al proprio destino. Infatti, e' proprio il destino che portera' alla fine alla tragedia.

 

Hamlet

Hamlet, composto nel 1600, e' la piu' popolare e discussa delle tragedie di shakespeare. La storia si basa su un racconto scandinavo del principe Amleth, che si finse pazzo per ingannare lo zio usurpatore e riconqui- stare il trono. Nella sua opera, Shakespeare, inserisce un significato nuovo e tragico, trasformando il carattere e la psicologia dei personaggi e facendoli parlare in modo poetico.                                Amleto e' gia' in una situazione di frustazione mentale ancora prima che gli appaia il fantasma di suo padre che gli rivela del fratricidio di cui suo zio si e' macchiato. La sua pazzia e' parte vera, in parte un mezzo per mascherare agli altri cio' che intende fare, anche se questo non fa' che crescere i sospetti. La tragedia di Amleto, dunque, sta nel fatto che la morte del padre pur essendo stata un' offesa era ormai "irrecuperabile" e quindi non si potevano prendere provvedimenti. Il fantasma, apparendo ad Amleto, commette gia' un grosso errore imponendogli di portare a termine un compito che in ogni caso non produrrebbe nulla di buono.

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