PRIMA EDIZIONE NELLA TRADUZIONE
TEDESCA DI W.J.GUGGENHIM (ZURIGO, EUROPA VERLAG, 1941); PRIME EDIZIONE
ITALIANA PER L'EMIGRAZIONE: LUGANO, NUOVE EDIZIONI DI CAPOLAGO, 1941.
PRIMA EDIZIONE ITALIANA IN ITALIA: MILANO, MONDADORI,
<<MEDUSA>>,1950; SECONDA EDIZIONE INTERAMENTE
RIVEDUTA DALL'AUTORE: MILANO, MONDADORI, << NARRATORI ITALIANI
>>, 1961.
RACCONTO:
Numerosi
sono i personaggi che si muovono nel romanzo di Ignazio Silone "Il
seme sotto la neve", ma il protagonista è Pietro, già personaggio
centrale di "Vino e pane".
Per sfuggire alla cattura dei gendarmi, anziché prendere la strada dei
monti, com’era nel piano di fuga, si nasconde in un tugurio, lungo la
strada.
Il
proprietario della stalla, che scopre l’identità del fuggiasco, si
accorda con la nonna di Pietro.
A
lei consegna il nipote dietro cospicuo compenso.
La
voce della morte del ribelle, a cui fornisce credito il ritrovamento di
ossa lungo un sentiero (sono quelle della ragazza aggredita dai lupi),
fa cessare le ricerche della polizia e mette al riparo la nonna dai
sospetti.
Intanto
nel paese degli Spina un avvocato decide di concedere la grazia a
Pietro, se la nonna firma una petizione.
La
donna rifiuta e Pietro è costretto a continuare la vita da clandestino.
Egli
torna ben presto da un suo amico, che viveva come un povero cafone e si
ferma con lui.
Nel
nuovo rifugio Pietro, vive con due suoi amici e due animali e ritrova
nella povertà e nell’amicizia una grande pace.
Purtroppo
il proprietario del tugurio, dove si era rifugiato precedentemente,
decide di denunciare la presenza del clandestino alle autorità, perché
desideroso di ottenere altro denaro dagli Spina.
Gli
amici di Pietro fanno cambiare idea all’uomo e decidono di cambiare
rifugio a Pietro, facendolo accompagnare al nuovo da Faustina, una donna
bandita dalla società.
Qui
cambia nome e diventa don Saverio Spina, sotto il consiglio del
locandiere dove alloggia .
I
meriti militari dello zio da cui aveva copiato il nuovo nome procurano a
Pietro il rispetto di tutto il paese.
Dopo
alcune ore di permanenza Faustina parte e sembra che tutto vada per il
meglio.
Un
amico di Pietro, però, comincia a preoccupare l’uomo, poiché un
giorno il ragazzo viene arrestato come autore di misteriosi punti
interrogativi apposti alle scritte murali inneggianti al regime, ma poi
viene liberato.
All’uscita
dalla prigione lo attende il padre, tornato dall’America dov'era
emigrato. La vita con il padre è molto diversa da quella trascorsa con
gli amici e lo uccide.
Pietro,
deciso a salvare l’amico, si consegna ai carabinieri, facendosi
passare per l’autore del delitto.
Nel
romanzo il sentimento religioso ora assume forme mistiche, esalta la
rinuncia eroica e il volersi bene, ora si presenta sotto l’aspetto
drammatico, come nel culto della croce, del Cristo in agonia.
Il
sentimento politico sostiene la satira ai gerarchi e ai borghesi, il
sentimento sociale riguarda il modo di delineare i rapporti dei notabili
verso i poveri e fra loro.
Tra
gli affetti, trova note dolcissime la tenerezza materna, ma più largo
spazio è dato all’amicizia e l'amore è sentito con purezza.
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