gli insediamenti rupestri medioevali

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Fabbisogno alimentare

Il fabbisogno calorico giornaliero, nel Medioevo oscillava fra le 2300- 2400 calorie.

Gli uomini erano meno alti e meno robusti rispetto ai contemporanei, inoltre il fatto che la razione alimentare fosse ridotta, determinava fenomeni di selezione e di adattamento, tali da consentire la sopravvivenza senza gravi conseguenze. La scelta alimentare, rispetto ai nostri tempi, era molto limitata. Le persone più ricche amavano le spezie provenienti dall’ Oriente: pepe, garofano, noce moscata. Bevevano vino bianco, a volte aromatizzato con zucchero e spezie.

Il latte e l'acqua fredda non erano sicuri perché le mucche potevano trasmettere malattie e l'acqua poteva essere inquinata dai liquami delle discariche.

I contadini mangiavano più che altro erbe selvatiche, pane ed ortaggi per cui si determinavano deficienze alimentari che causavano carenze di calcio e di vitamine (B6,C,A,D) e soprattutto di vitamina A, responsabile di molte malattie oculari. I regimi dell'epoca medioevale erano quindi carenti e soprattutto inadatti per l'infanzia. Determinavano infatti, una condizione endemica sotto alimentazione, i cui danni più evidenti erano costituiti da un'altissima mortalità infantile, una larga predisposizione alle malattie della pelle, degli occhi, della struttura ossea ed infine da una scarsa reattività alle malattie infantili.

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                                             e-mail: manzonimottola@tiscali.it 

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