gli insediamenti rupestri medioevali

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La cripta di Santa Margherita

   

La cripta dedicata a Santa Margherita si trova nella zona di Casalrotto di Mottola, in provincia di Taranto, in Puglia, nel sud dell'Italia.

Questa cripta si affaccia in una "lama", cioè una piccola  valle scavata dall'acqua a forma di "U", ed è rivolta verso oriente. È' stata probabilmente 'invasa' per la prima volta nell'800 d.C. e, oltre a un luogo spirituale, fu anche rifugio di monaci in fuga. Ha una pianta irregolare e, dato che è scavata nella roccia, le sue pareti non sono lineari.

La cripta è ricca di affreschi appartenenti all'arte povera e popolaresca influenzati dall'arte bizantina prima e dall'arte longobarda dopo.

All'entrata, sulla sinistra, troviamo il naos, cioè la zona dei fedeli: qui, superiormente ai sedili in pietra, c'è l'affresco del miracolo di S Nicola, unico dipinto rupestre in Puglia rappresentante il santo che dona il denaro necessario per la dote alle tre figlie di un uomo povero, destinate alla prostituzione.

Dopo S. Michele Arcangelo, la Vergine con il Bambino ed altri affreschi molto sbiaditi e rovinati anche dall'umidità, c'è il bema, cioè la zona sacra ancora oggi riservata ai sacerdoti,  affrescato il Cristo Pantocratore in Déesis (fra Adoranti, e cioè fra la Vergine e S. Giovanni Battista) che benedice alla greca (nelle cripte, infatti, inizialmente si svolgevano culti secondo il rito greco-orientale) con la Bibbia aperta.

Proseguendo, dopo altri affreschi databili come gli altri fra il XII e il XIV secolo, c'è la rappresentazione in 10 vignette del Martirio di S. Margherita (più volte raffigurata, anche con vesti preziose e ricche, sulle pareti della cripta a lei dedicata) perseguitata, torturata e decapitata per la sua fede cristiana.

Degno di nota è il Cristo monocromo, cioè di un solo  colore, che probabilmente è un affresco incompiuto, posto sopra un battistero (nel quale venivano battezzati gli adulti) vicino al quale ci sono due cisterne scavate nella roccia per raccogliere l'acqua piovana.

Segue un altro altare decorato con girali, che probabilmente risalgono al IX secolo, successivamente nascoste da uno strato di intonaco palinsesto ormai caduto.

Insomma, la cripta di Santa Margherita si può considerare una "perla" della civiltà rupestre.

 

SCUOLA MEDIA STATALE "ALESSANDRO MANZONI"  di Mottola 

                                             e-mail: manzonimottola@tiscali.it 

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