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La palestra una scelta difficile
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Dott.  Pomara Spec. Medicina dello Sport

 

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Lo sport ha segnato in modo rilevante la storia dell'uomo nelle società occidentali negli ultimi cinquanta anni, venendo a costituire per molti soggetti un elemento essenziale della vita e dello stare in società, per altri un presidio terapeutico indispensabile, per la prevenzione di diverse patologie. Questa tendenza è dimostrata dal sempre più crescente numero di persone che praticano più o meno in modo amatoriale diverse discipline sportive e dall'aumento esponenziale di palestre e centri di fitness. Anche per chi pratica sport all'aperto, le palestre possono divenire una tappa importante per il proprio allenamento, soprattutto nei periodi invernali o in quei cicli che prevedono esercizi con attrezzi. Ma come si sceglie una palestra, tra le tante che ormai il mercato offre? A prescindere dai consigli di amici e conoscenti, l'identificazione di una palestra ideale dove allenarsi o prepararsi fisicamente si basa su dei principi di fondo che sono i seguenti:

  • Valutazione dell'ambiente – Bisogna controllare se nell'orario in cui si prevede di andarsi ad allenare la palestra scelta non sia sovraffollata, limitando conseguentemente l'uso delle macchine in dotazione; tra le 18:00 e le 20:00, ad esempio, quasi tutte le palestre presentano questo problema. Bisogna poi verificare la presenza di ampie sale libere da macchine in cui potere fare lo stretching, momento essenziale per qualsiasi attività sportiva venga scelta. Una visita preliminare Vi può consentire di valutare le condizioni igieniche dei diversi locali, la presenza di finestre o in alternativa di sistemi artificiali di ricambio dell'aria, l'ampiezza degli spogliatoi.
  • Valutazione dei macchinari – Bisogna preliminarmente valutare il parco macchine; una buona palestra deve avere attrezzi equamente ripartiti tra cardiofitness ed allenamento muscolare; gli attrezzi poi devono essere ben assortiti, per consentire una buona variabilità di esercizi, e devono essere il più possibile all'avanguardia, con tutto lo strumentario accessorio per il controllo dell'attività cardiaca (tutti gli attrezzi di cardiofitness dovrebbero essere muniti di cardiofrequenzimetro). Diffidare, ad esempio, di chi propone tapis roulant non motorizzati, solo quelli col motore sono ben ammortizzati, garantendo sicurezza alle articolazioni ed una buona resa biomeccanica della corsa.
  • Valutazione del personale – Anche questo punto risulta essenziale; innanzi tutto bisogna verificare la professionalità degli addetti alla reception: una segretaria che fuma in un "tempio della salute" o che risulti in soprappeso certo non è un buon biglietto da visita! Lo stesso si deve fare con gli istruttori, dei quali bisogna sapere il titolo di studio. Anche se la legge non obbliga le palestre, comunque è opportuno che gli istruttori siano dei diplomati ISEF o dei laureati in Scienze Motorie. Il conseguimento di mini corsi di perfezionamento o di altri titoli sono elementi aggiuntivi ma non costitutivi di una adeguata conoscenza del fitness. Tutto questo si può mettere in evidenza sulla base di quanto l'istruttore sia disposto a giustificare, spiegare, chiarire, motivare, correggere, colloquiare col cliente, eccetera; un istruttore che bighellona distrattamente in mezzo alla palestra, senza interessarsi di aiutare, motivare e controllare i clienti, mostra chiaramente scarsa professionalità e, forse, anche poca preparazione. Se poi non coltiva il proprio fisico, dando così il buon esempio, avrete la prova provata che il livello professionale è veramente basso. Infine, una buona palestra, deve avere un gestore d'impianto, che può definirsi come una specie di direttore tecnico che risponde di tutto quanto avviene nella palestra, ed un medico di fiducia che si occupi della visita medica d'ingresso. La legge italiana non impone la visita medica nelle palestre, ma chi lavora in questo settore seriamente sa che in palestra le persone vengono pensando di essere sane; la certezza del loro stato di salute può essere dato solo da un medico (possibilmente specialista in Medicina dello Sport), che può adeguare l'idoneità ad una attività fisica con le esigenze specifiche (una dieta, ginnastica correttiva, riabilitazione funzionale, eccetera), consentendo così anche un check-up di controllo che consenta di verificare la bontà del lavoro svolto in palestra.