.

Il dispendio energetico
[Home Page] [Il Medico] [G.P. Maratonine] [G.P corsa su strada] [Primati siciliani] [Chi siamo] [News]

 

Archivio degli argomenti trattati

 

Dott.  Pomara Spec. Medicina dello Sport

 

Se vuoi scrivere alla nostra rubrica clicca qui

 Il corpo umano è una macchina in cui l'apparato muscolare è in grado di sviluppare forza, grazie alla capacità dei muscoli di trasformare energia chimica in energia meccanica; conseguentemente, essendo il corpo libero di muoversi nello spazio, è capace di produrre lavoro.  Perché il nostro corpo possa affrontare adeguatamente tutte le richieste legate alla vita, è necessario un apporto energetico dall'esterno (energia chimica) derivante dagli alimenti, che vengono sottoposti a costanti processi anabolici e catabolici nel nostro organismo.L' energia metabolizzata di un soggetto adulto si ricava dalla somma dell'energia spesa come lavoro esterno e calore e di quella accumulata con la sintesi delle sostanze di deposito (trigliceridi nel tessuto adiposo):

Energia Metabolizzata = Lavoro + Calore disperso + Energia immagazzinata

 

Si definisce Bilancio Energetico quella condizione in cui l'energia spesa equivale a quella fornita dall'assunzione di cibo, tale da mantenere costante il peso corporeo:

Introito energetico  Uomo macchina  Dispendio energetico

In sintesi, il dispendio energetico di un individuo adulto, è costituito da quattro componenti principali: l'attività fisica, la termogenesi alimentare, il dispendio nel sonno e il metabolismo basale (figura 1).

Figura 1. Componenti del dispendio energetico giornaliero nell'uomo.

AttivitA' fisica

E' una componente del dispendio energetico molto variabile, dipendendo da diversi fattori ambientali (tipo di lavoro, ambiente in cui si lavora, attività ludiche e sportive, stile di vita, eccetera). Il livello di attività fisica è direttamente misurabile con sistemi radar, oppure indirettamente con questionari autogestiti o condotti dal medico. L'energia consumata durante l'attività fisica può invece essere calcolata attraverso il consumo di ossigeno, per mezzo di apparecchiature oggi anche portatili. L'attività fisica incrementa il dispendio energetico giornaliero di un individuo sia in funzione della qualità e della durata di questo sia per l'azione di stimolo svolta dall'attività fisica sugli altri componenti del dispendio energetico. Questa seconda attività si realizza attraverso diversi meccanismi in parte mediati dal Sistema Nervoso, in parte legati alle modifiche ormonali e di composizione corporea. Se attuata con regolarità, l'attività fisica induce un incremento della massa muscolare, con un conseguente aumento del metabolismo basale che da quest'ultima dipende.

TERMOGENESI ALIMENTARE (TEF)

 Viene oggi definita come "quella condizione legata all'assunzione del pasto in grado di incrementare la spesa energetica al di sopra dei valori basali in condizioni di riposo". Rappresenta quindi la quota di calore prodotta in seguito ad un pasto, si sviluppa sia per l'ingestione di proteine, sia per l'ingestione di carboidrati e, in misura inferiore, di grassi.

Diversi studi hanno dimostrato che il TEF non è condizionato dall'età di un individuo, purché sano e che gli uomini fisicamente attivi, indipendentemente dall'età, hanno un TEF maggiore rispetto a uomini sedentari di pari età.

     

DISPENDIO DEL SONNO

Rappresenta la maggior parte del metabolismo basale, che si completa sommando a questo il costo del risveglio (il 5% circa della spesa energetica totale).

METABOLISMO BASALE

Il metabolismo basale rappresenta la quota maggiore del dispendio energetico giornaliero di un individuo sano. Si definisce come Metabolismo Basale (MB) "la spesa energetica di un individuo a digiuno da almeno 10 ore, essendo disteso in posizione supina, sveglio, a riposo assoluto fisico e mentale, in condizioni di neutralità termica ed in assenza di stimoli psicofisici" .

Esso è il maggiore componente della spesa energetica giornaliera. Nella gran parte degli adulti sedentari, esso è responsabile dal 60 al 75% del dispendio

energetico giornaliero totale. Il MB è fortemente correlato con la taglia corporea, anche se l'elemento determinante è rappresentato principalmente dalla massa muscolare, che dipende dal sesso e dall'età.

La stretta correlazione con la taglia corporea ha portato negli anni a considerare il MB come una costante per una data taglia corporea e ad usare, conseguentemente, delle equazioni per predire il MB basate sull'altezza e sul peso corporeo (tabella 1). Le donne tendono ad avere un MB inferiore degli uomini, tra il 5 ed il 10%. Anche l'età gioca un importante ruolo nel determinismo del MB; esso infatti declina con gli anni per modifiche peculiari della composizione corporea, come la riduzione della massa muscolare e l'incremento della massa grassa, eventi generalmente conseguenti a stili di vita sedentari e all'eccessivo intake calorico.

L'attività fisica ha un impatto notevole sul metabolismo basale. Le attività di resistenza, miste e di potenza, anche se in misura e modalità diverse, sembrano incrementare notevolmente il metabolismo basale, che può essere direttamente misurato tramite la tecnica della calorimetria indiretta, una metodica che risale al dispendio energetico basale attraverso la determinazione del consumo di ossigeno e della produzione di anidride carbonica.

Anni

MB (calorie/die) maschi

MB (calorie/die) femmine

< 3

(0.167 x P) + (1517 x H) - 616

(16.24 x P) + (1022 x H) – 413

3 – 9

(19.59 x P) + (131 x H) + 416

(16.96 x P) + (162 x H) + 370

10 – 17

(16.2 x P) + (136 x H) + 516

(8.36 x P) + (466 x H) + 201

18 – 29

(15.3 x P) + 679

(14.7 x P) + 496

30 – 59

(11.6 x P) + 879

(8.7 x P) + 829

60 – 74

(11.9 x P) + 700

(9.2 x P) + 688

> 75

(8.4 x P) + 819

(9.8 x P) + 624

P = peso ideale (kg) H = statura (m)

(fonte: FAO/OMS/Onu)

Tabella 1. Equazioni predittive per la misurazione del metabolismo basale.

 Da quanto detto si capisce che nella definizione di un appropriato regime alimentare bisogna tenere conto della qualità degli alimenti ma, soprattutto, del fabbisogno energetico che è diverso da un individuo ad un altro.