Si definisce postura la posizione complessiva del corpo e degli arti – l'uno rispetto agli altri – ed il loro orientamento nello spazio. Il mantenimento della postura rappresenta un elemento essenziale
nell'interazione tra corpo ed ambiente: è evidente che in ambito sportivo tale considerazione è molto pertinente. Relativamente ai corridori, il controllo posturale è particolarmente esaltato: il loro centro di gravità
si sposta continuamente in avanti e le gambe devono muoversi al momento giusto.
Nella stazione eretta, nel cammino ed in qualsiasi altro movimento volontario e non, la stabilità posturale è assicurata da
meccanismi di controllo anticipatori (feed-forward) e da correzioni compensatorie rapide a feed-back. I primi generano risposte preprogrammate che assicurano il mantenimento della stabilità (un ruolo
fondamentale è quello di generare aggiustamenti posturali prima dell'inizio dei movimenti volontari), sono modificabili con l'esperienza (e quindi con l'allenamento) e la loro efficacia aumenta con il costante
esercizio. I secondi vengono evocati da stimoli sensoriali a seguito della perdita dell'equilibrio, e sono finalizzati, con un'organizzazione spazio-temporale relativamente stereotipata, alla stabilizzazione della
postura.
Da quanto detto, si evince l'importanza delle informazioni periferiche che il corpo raccoglie con i propri recettori, input necessari all'adeguamento dei segmenti corporei per il mantenimento
della postura (tabella 1).