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Ho letto ahi me il grido di un atleta che lamenta la solita crisi dell'atletica palermitana. Ho qualche anno in più e
degli amici che hanno condiviso con me (anche se per poco) lo spirito dell'atletica leggera, ne sono rimasti ben pochi. Troppi i talenti degli anni '70 che si sono eclissati in attività distanti dal mondo sportivo.
E' questo il + grosso handicap. Il testimone è caduto!! La staffetta è compromessa. Le facce e sempre le stesse a livello dirigenziale prima e tecnico dopo, sono rimaste invariate col peso degli anni che imperterriti
passano anche su di esse. L'apatia è sublime. Non c'è ricambio e quel poco che si vede non è all'altezza di riprendere il testimone caduto miseramente; mi riferisco alla moltitudine di guru improvvisati
tecnici che altro non fanno che compromettere anzitempo la volatile carriera e soprattutto la salute dei poveri malcapitati.E se negli anni ottanta si dovevano correrere 2 batterie dei 1500 ai campionati
provinciali nel 73 ce ne volevano ben 3 per una garetta di 2000 metri categoria ragazzi ,della quale facevo parte, ai campionati comunali.Lo spettacolo era garantito per la quantità di mini atleti e per la
qualità e livello tecnico della gara. In barba alla pista e alle attrezzature di allora!! Tempi che ancora oggi rimangono inavvicinabili ad atleti di categorie superiori Ndr.Cosa ne è stato di quel vivaio?? Il vuoto
totale e non mi riferisco alla sola disciplina del mezzofondo.Ma a parte gli inossidabili La Mantia, Gargano, Zingales e qualche altro che approfitta del grosso movimento amatoriale per sgranchirsi un pò cosa è rimasto
di quelli che hanno scritto la storia anche a livello internazionale Selvaggio prima Antibo dopo; nulla se non qualche comparsa in memorandum o ricorrenzucole varie. Che peccato!!! Una così nobile disciplina
ridotta all'osso senza + nula da dare nè <da spolpare>. "The answer,my friends, is blowing in the wind".Con rimpianto e con affetto E.Monte |