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THE GREAT NACO ORCHESTRA 1999
Come ogni festa che si rispetti, PercFest ha avuto il suo il clou nella serata finale: oltre quaranta musicisti hanno suonato nella "Notte dei tamburi" di fronte a più di tremila spettatori. La notte dei tamburi è stata animata dalla "The Great Naco Orchestra", un ensemble di batteristi e percussionisti che mette in scena alcune composizioni di Naco. Fanno parte dell'orchestra alcuni famosi musicisti come "Elio e le storie tese", che hanno divertito il pubblico con canzoni e gag memorabili, Ellade Bandini - beniamino del pubblico, Max Furian, il pianista Massimo Colombo, Daniele Di Gregorio - percussionista di Paolo Conte, il pianista Dado Moroni, il trombettista Flavio Boltro, l'eclettico polistrumentista Giancarlo Parisi ed il grande bassista Stefano Cerri. Ospiti speciali l'ensemble di percussioni "Tamburo", vincitore della scorsa edizione del festival, e la straordinaria marimbista giapponese Nanae Mimura, una delle massime virtuose nel suo difficile strumento.
Da sinistra: Carlo Martinelli, Dado Sezzi, Marco Fadda, Massimo Carrano. Ovvero "I quattro del vendicatore calvo" (già "I quattro dell'oca selvaggia")
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L'apertura del concerto è toccata alle percussioni, con il quartetto Carrano, Fadda, Martinelli, Sezzi, che l'anno precedente era stato battezzato da Elio come "I quattro dell'oca selvaggia" e che quest'anno si è presentato con un nome che un sito perbene non può riportare. Belle atmosfere, suoni ricercati (tubofoni, berimbau ed altri effetti) ed un gran finale tutto tirato.
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Una star a livello mondiale come Lee Konitz, un gruppo che ha vinto tutti i premi europei di jazz con Stefano Di Battista e Roberto Gatto, Nanae Mimura - la bella marimbista che viene dal Giappone. Questo ed altro a Percfest 1999.
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Arriva dunque il momento dell'orchestra, che cambia formazione in ogni brano dando la possibilità a tutti i batteristi ed i percussionisti di esibirsi. Il primo brano "Habanero" è di matrice cubana, con fiati e percussioni in evidenza e grande spazio per tutti i solisti fra cui si evidenzia il cubano Jorge Rodriguez Gonzales alle congas. Segue "Pablito", un tema sudamericano con la coppia di batteristi Meyer-Furian in bella evidenza. Bello carico è "Ostinato", un brano di "Linea C" (Calloni, Cerri e Colombo) dalla ritmica ostinata ed intrigante ed un bel solo di congas di Massimo Carrano.
Massimo Carrano e Carlo Martinelli
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"Sentimiento" è stato forse il brano più commuovente, con il tema condotto dai fiati e la base tracciata dalla marimba ed un'esplosione strumentale finale in cui emerge la grande classe di Ellade Bandini. Giro di basso ed ecco che parte "Micettina du pupu", un lungo riff che permette a tutti i musicisti di avere spazi solistici, il risultato è un po' disomogeneo, ma al pubblico piace. Breve intermezzo con il brano "Orchesta", per iniziare "Matbon", un altro riff di Rosario Bonaccorso, godibile e pieno di spazi per gli spunti solistici delle timbales di Jorge Rodriguez e delle congas di Massimo Carrano.
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Fra un brano e l'altro dell'orchestra si sono alternati gruppi e solisti, creando uno spettacolo sempre vario. Di altissimo livello la performance di Giancarlo Parisi, fiatista siciliano ben conosciuto anche per le sue collaborazioni con De André e Pfm. Giancarlo si è esibito alla zampogna, mescolando con successo musica tradizionale e contemporanea. La marimbista Nanae Mimura ha stregato la platea suonando alcuni brani classici su una marimba gigante arrivata apposta dalla Germania, mostrando sensibilità nell'interpretazione e bravura tecnica. La musicista giapponese, considerata un fenomeno sul suo strumento, è diventata subito la beniamina del pubblico (specie quello maschile). Daniele Di Gregorio è un musicista competitivo, ed ha voluto misurarsi sulla marimba con un'improvvisazione che ha strappato più volte applausi a scena aperta: grandissimo Daniele, ma il pubblico maschile continuava a preferire la Mimura anche senza la marimba.
Ellade Bandini
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Elio, che nella notte dei tamburi ha ricoperto il ruolo del presentatore e del flautista nella sezione di fiati dell'orchestra, ha portato anche una vecchia canzone della sua band. "First me, second me", cantata in un inglese improbabile (How you call you? How many years you have? From were come? How stay?) ha fatto sganasciare dalle risate tutta la platea, eccettuati giapponesi, inglesi e americani, che non hanno afferrato il senso della canzone.
Da sinistra: Giacomo Tringali, Mario Riggio, Marco Tindiglia
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La chiusura è stata affidata ai "Tamburo", l'ensemble di Verona vincitore della passata edizione, che ha presentato "Suite in due tempi", un brano originale di soli tamburi africani. Eccellente l'esecuzione, ottimo l'interplay della band e buon tiro nella parte finale. A proposito di finale... in conclusione tutti i quaranta musicisti sono saliti sul palco a suonare "Dream", il gran finale cantato a gran voce anche dal pubblico, momento in cui tutti i protagonisti della serata hanno attraversato la platea danzando e suonando in mezzo agli spettatori, commossi e confusi da quattro ore di spettacolo nel nome di Naco.
The Great Naco Orchestra
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La formazione:
Massimo Colombo - director
Massimo Carrano, Daniele Di Gregorio, Marco Fadda, Antonio Gentile, Beppe Gioacchini, Carlo Martinelli, Nanae Mimura, Giorgio Palombino, Jorge Rodriguez Gonzales, Dado Sezzi, Giacomo Tringali - percussion
Ellade Bandini, Furio Chirico, Max Furian, Riccardo Lombardo, Christian Meyer, Roberto Paglieri, Mario A. Riggio - drums
Elio - Vocals and flute
Stefano Cerri, Rosario Bonaccorso, Enzo Pietropaoli - bass
Dado Moroni, Rocco Tanica, Eric Legnini - piano
Bebo Ferra, Alessio Menconi, Marco Tindiglia - guitar
Flavio Boltro, Giampaolo Casati - trumpet
Stefano Calcagno - trombone
Riccardo Luppi - tenor sax
Claudio Capurro - soprano sax
Giancarlo Parisi - bag pipes
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Il leggendario sassofonista Lee Konitz a Percfest 1999
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Elio in una rara espressione intelligente
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La marimbista giapponese Nanae Mimura. Strage di cuori al Percfest
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Christian Meyer. Strage di cuori anche per lui
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Daniele Di Gregorio, percussionista di Paolo Conte e cintura nera (quindi nessun commento)
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Dado Sezzi, multi-percussionista, si è fatto valere come timbalero
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Giancarlo Parisi & zampogna
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